Lucio Battisti

Lucio Battisti

5 marzo 2024
Radio Birikina ricorda Lucio Battisti.

Oggi Radio Birikina ricorda il cantautore, compositore e produttore Lucio Battisti. L’artista nasce il 5 marzo 1943 in provincia di Rieti. Nel 1947 la famiglia si trasferisce nel comune di Castel Sant’Angelo (Rieti), per poi, nel 1950, spostarsi a Roma. All’età di tredici anni Lucio chiede in regalo una chitarra: per questa trascura gli studi, suscitando la rabbia del padre Alfiero che, secondo la leggenda, arrivò a rompergli lo strumento in testa. Nonostante l’amore per la musica Lucio riesce a prendere il diploma diventando perito elettrotecnico. Nel 1962 Battisti entra nella band “I Mattatori”, per poi passare a “I Satiri”. Durante uno dei concerti, conosce i componenti del gruppo “I Campioni” che lo convincono a lasciare la vecchia band per unirsi a loro. Per accompagnare il gruppo, Battisti si trasferisce prima a Milano e poi in una villa a Molteno, in Brianza. “I Campioni” si esibiscono sia in Italia che all’estero, specialmente in Germania: questo permette all’artista di documentarsi, ascoltare ed apprezzare sonorità e canzoni che in Italia non venivano trasmesse. A spronare lo spirito poetico di Battisti è il leader della band, Matano.

Il 14 febbraio 1965 il cantautore riesce ad ottenere un appuntamento con Franco Crepax: l’esibizione durante il provino viene notata dall’editrice musicale Christine Leroux che riesce a procurargli un incontro con l’autore Mogol. Quest’ultimo non rimane entusiasta ma decide di collaborare ugualmente. L’esordio della coppia Mogol-Battisti giunge con il 45 giri “Dolce di giorno / Per una lira”.

Di Mogol e Battisti ricordiamo: “29 settembre”, “Nel cuore, nell’anima”, “Uno in più”. Per quanto riguarda la carriera come solista, egli lavora a “Luisa Rossi / Era”. Negli stessi anni (1967), il cantautore scrive “Non prego per me” per Mino Reitano. L’anno successivo viene pubblicato il singolo “Prigioniero del mondo / Balla Linda” (la prima presentata alla manifestazione “Un disco per l’estate”, la seconda al “Cantagiro 1968”). Nel 1969 Battisti prende parte alla competizione sanremese con il brano “Un’avventura”, che anticipa l’uscita del singolo “Un’avventura / Non è Francesca”.

Il 4 marzo 1969 esce il primo album del cantante, intitolato “Lucio Battisti”, una raccolta di brani già pubblicati nei precedenti singoli. Nello stesso mese propone al pubblico “Acqua azzurra, acqua chiara / Dieci ragazze” a cui fa seguito il primo tour composto di 21 serate. Sempre nel 1969 Battisti e Mogol decidono di fondare una casa discografica indipendente: la “Numero Uno”, in cui vengono coinvolti grandi personalità come Edoardo Bennato, Adriano Pappalardo, Bruno Lauzi e Oscar Prudente. Risale all’ottobre 1969 il terzo singolo “Mi ritorni in mente / 7 e 40”. Oltre al canto Battisti non abbandona l’attività di scrittore, componendo brani di successo come “Questo folle sentimento”, “Il paradiso della vita” e “Mamma mia”, “Sole giallo, sole nero”, “Per te”, “E penso a te”.

Nel giugno del 1970 esce il singolo “Fiori rosa, fiori di pesco / Il tempo di morire”; “Fiori rosa, fiori di pesco” vince il “Festivalbar” del 1970. Ad ottobre esce “Emozioni / Anna”, seguito nell’aprile del 1971 da “Pensieri e parole / Insieme a te sto bene”. A luglio del ’71 viene reso disponibile al pubblico l’album “Amore non amore” accompagnato dal singolo “Dio mio no / Era”. Con l’etichetta discografica “Numero Uno” pubblica “La canzone del sole / Anche per te”. Nello stesso anno compone per i Dik Dik “Vendo casa”; per la “Formula 3” “Eppur mi son scordato di te”, “Nessuno, nessuno” ; “Amor mio” per Mina e “L’aquila” per Bruno Lauzi.

Nell’aprile del ’72 partecipa alla trasmissione condotta da Alberto Lupo, “Teatro 10”, in cui presenta “I giardini di marzo”, parte del disco “Umanamente uomo: il sogno”. Siamo ancora nel 1972 quando viene pubblicato l’album “Il mio canto libero”.

Alla fine del 1974 esce un disco ambizioso dal titolo “Anima latina”, caratterizzato dall’ampio uso di sintetizzatori, di cori e di strumenti a fiato. Nel 1975 Battisti parte per un viaggio negli Stati Uniti, utile per conoscere ed assimilare le novità musicali. Nel 1976 accoglie la proposta di lavorare ad un album in lingua inglese: “Images” che non ottiene il successo sperato. L’anno seguente pubblica “Una donna per amico”, accompagnato dal singolo “Una donna per amico / Nessun dolore”. Nel frattempo l’artista porta a termine un secondo album in inglese. Nello stesso periodo termina il sodalizio professionale tra Mogol e Battisti, per divergenze a livello artistico.

Nel 1982 viene pubblicato l’album “E’ già”: disco composto da melodie brevi su arrangiamenti elettronici. Il disco non riscuote grandi consensi anche se è possibile notare attraverso testi e musica, il cambiamento stilistico del cantautore. Tra il 1982 e il 1983 Battisti collabora con Adriano Pappalardo, alla realizzazione degli album “Immersione” e “Oh! Era Ora”.

Nella seconda metà degli anni ’80 il cantautore inizia a collaborare con Pasquale Pannella. Dalla coppia nascono cinque album: “E’ già”, “Don Giovanni”, “L’apparenza”, “La sposa occidentale”, “Cosa succederà alla ragazza”. L’ultimo album viene pubblicato il 29 settembre del 1994; il titolo è “Hegel”.

Il 29 agosto del 1998 Battisti viene ricoverato in una clinica milanese. Il cantante muore l’8 settembre a soli 55 anni.