Bacheca dei ricordi anni 60

on 29 Aprile 2014 in La Mattonatta, Ricordi

Giorgio 

1969 – Una estate meravigliosa a Malcesine (Lago di Garda).
Il lago, il paese, gli amici, la musica e … una splendida ragazza.
Altro? No! Questo è già il massimo … il tutto ancora nei miei ricordi.

Quattro ricordi:
Il primo ricordo è al “Grande”(ma … dimenticato) Alighiero Noschese con un 45 in cui imita 14 famosi personaggi del cinema e della televisione. Anno 1968.
Il secondo ricordo è “Una voce dalla Luna” un 45 con le voci di Armstrong, Aldrin, Collins e di Biagi e Zavoli. Anno 1969
Il terzo ricordo è all’indimenticabile “Piccolo Grande Uomo” Renato Rascel. Anno 1960
Il quarto ricordo è rivolto all’unico e leggendario “Tenore dei Tenori” Mario del Monaco con la SUA (scritta appositamente per Lui) canzone: Un amore così grande. Anno 19…76

Blaseotto Francesco – San Michele al Tagliamento (VE)

Allego due fotografie di Massimo Ranieri ad un concerto tenuto a Ronchis di Latisana (UD) nel 1971

Luciana Caradona – Gaggiano (MI)

A metà degli anni 60 c’erano ancora tanti alberi e tanto verde alla periferia di Bari, era una bella consuetudine il lunedì di Pasqua fare un pò di chiasso e divertirsi con poco: un giradischi portatile scassato e tanta voglia di vivere.

Ora ci sono tantissimi palazzi e nuovi quartieri, il verde ormai si è perso per strada.

Con affetto
Luciana Caradonna

ERA 1968

on 29 Aprile 2014 in La Mattonatta, Ricordi

La Mattonella: Ricordi
Informazioni inviate da: Walter Graser

Era il 1968 e ci si divertiva proprio così, in un garage trasformato in “taverna”, con i muri rivestiti dai poster di “GIOVANI”, una rivista settimanale di attualità che includeva all’interno il manifesto di qualche emergenza musicale del momento.
Ci si dava da fare per colorare le lampadine, che sarebbero poi servite per creare la giusta atmosfera, con i risparmi si comperavano le “rele”, cannucce di legno, per nascondere gli imgombri del garage o creare angoli appartati.

Ci si dava da fare per organizzare i “festini”: ritrovo generalmente accordato per la domenica pomeriggio in cui quasi ognuno di noi arrivava con qualcosa: Con pacchi di dischi 45 o 33 giri, con le bibite, altri con pastine ed altri con…..ragazze. I più bravi ballavano i twist e shake, però tutti (chissà perché) sapevano ballare il lento…!
La nostra festa non durava mai più di due o tre ore, perché, specialmente le ragazze, dovevano essere a casa prima dell’ora di cena.

Quelli che potevano avere la moto, magari presa in prestito dal papà, dedicavano molta attenzione agli adesivi da mettere nella carrozzeria o convincendo il genitore che la moto con più colori era più bella. Ovviamente nel rifornimento (fatto sempre dal papy) aggiungevano di nascosto un po’ d’olio di ricino; in questa maniera quando passavano o si fermavano vicino a qualche gruppetto di amici facevano gli indifferenti ed accelerando facevano sentire quall’odore di bruciato tipico di una moto da corsa….. magari era solo un “cinquantino”!!

Arrivò dall’Inghilterra la moda Beat e la prima cosa che molti ragazzi volevano raggiungere era proprio la musica, ma non solo per ascoltarla, bensì per imparare uno strumento ed imitare i big nel miglior modo possibile. Era nel sogno di tutti noi arrivare ad essere “qualcuno” di famoso ed i complessi (ora chiamati band) nascevano come funghi.
Quanto tempo si dedicava per questo!…. trascurando ovviamente la scuola e quant’altro fosse stato per un richiamo diverso (sigh!).
E’ proprio allora che anch’io intrapresi la strada per suonare la chitarra e a far parte di gruppi musicali…..

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Negli anni ’60 nascevano tante novità: meno regole fisse e più trasgressione che fino a quel momento era solo utopia, e qualunque cosa s’inventasse andava bene: io ho scelto la musica, per poi coltivarla con gli anni pur rimanendo sempre vicino all’attualità.

Nella foto sono con il mio amico Adriano (poi diventato mio cognato….) con il quale ho condiviso i primi anni di esperienza musicale (io sono quello con l’abito rosso).

Che sia stato proprio così tanta la mia passione? Fatto sta che ora mi ritrovo ad essere anche il sosia di Antonello Venditti ed insieme a lui vi mando il nostro messaggio: i “figli dei fiori” ringraziano e salutano tutti voi di Radio Birikina!

1960’s

on 29 Aprile 2014 in La Mattonatta, Ricordi

La Mattonella: Ricordi
Informazioni inviate da: Willy Jolly

Cara Mattonella,

Sono olandese, ma risico in la vostra lingua:

I miei complimenti per i programmi di Radio Birikina. Penso che nell’anno 2010 non sia possibile trovare una transmissione come quella di Radio Birikina.

Il vostro mix degli anni 60, 50 italiano, le Jazz da tutti anni, gli strumentali uptempo o le slow, benissimo! Unico nel Mondo. L’influenza inglese è forte da battere. Lo stesso con cinema DVD. Per esempio, sono obligato da trovare i film Italiani per internet.

Photo 1: Con la mia famiglia sono stato per la vacanza in bella Arma di Taggia da 1961-1965.
Souvenirs emozione. fortunatamente ho un collezione dei dischi 45 di questo periodo. Vi piace questo photo sulla sabbia in 1961? Da sinistra Franco Regina, Pino del Bello et Willy Jolly(Olanda), i due giovani dietro sono sconosciuti. A destra Henny van Bommel (Olanda), Gitta e Karin Boettger (Tedesco). Blue Beach Bungalows è la rendez-vous per i miei amici Italiani e noi, i turisti. Peppino di Capri’s Twist a Saint Tropez era favorito per ballare le Twist.

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Photo 2: Bobby Solo d’un illustrazione anno 1964. Mi piace l’articolo e Lacrima sul viso (b-side: Non è posso piú).

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Mini Festival

on 29 Aprile 2014 in La Mattonatta, Ricordi

La Mattonella: Ricordi
Informazioni inviate da: Willy Jolly

Carissima Radio Birikina,

ho visto Mattonella sul web e ricordo molti di quei complessi che suonavano all’epoca fra i tanti ritagli di giornale conservati ho visto anche questo forse vi può interessare, il famoso Minifestival di Mira Porte scontro finale con Ceneri, 4 dell’Ave Maria, Poppins, eccezionali ai tempi, vi invio allegato.

Ciaooooo.

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Dreher

on 29 Aprile 2014 in La Mattonatta, Locali

La Mattonella: Locale
Informazioni inviate da: Nino – Trieste (TS)

Vi ricordate voi Triestini della Dreher la vecchia birreria dove si andava ad ascoltare “El mulo Ucio” ed il suo complesso, si passava delle serate in allegria cantando e ridendo qualcuno accenava passi di danza e tutti a ridere a prenderli x i fondelli.

Chi si riconosce in questa foto o anche x far domande (esclusi i burloni e gli scemi) può scrivere a ningo50@alice.it buona vita a tutti.

Nella prima foto canto “Tutti Frutti”, la foto è datata 5 aprile 1960

Nella seconda invece sto cantando “It’s Only Make Believe”.
Entrambe le foto sono state scattate nel locale Birreria Dreher in cui si esibivano Carlo and his brlue boys a Trieste.
Ricordo queste cose perchè sul retro delle foto originali sono annotati i titoli.

Chi si ricorda della birreira Dreher? Tappa serale di tanti triestini e turisti che volevano passare una serata in allegria ascoltando musica, mangiando e bevendo birra Dreher.

Questa foto del 8 luglio 1968 e ritrae il maestro Ramiro (Uccio) Agostini, batterista e caratterista molto conosciuto a Trieste (oggi novantenne), alle tastiere Gianni (Vodopivez) Bo Bogatec, tromba e basso Ettore Maselli, chitarrista Cesare ed infine io come cantante solista Corrado (Dino) Lagonigro il più giovane del gruppo all’epoca con soli 20 anni.

Ho passato con loro la bellezza di 180 serate consecutive ed ho un ricordo bellissimo di quel periodo, spero che qualcuno guardando questa foto possa provare delle emozioni ricordando quel perido.

Un giorno telefono in radio per complimentarmi e ringraziare per avermi fatto riascoltare una canzone a me gradita “Le jour ou la plue viendra” di Gilbert Becaud e che non sentivo da almeno 50 anni.
Con la gentilissima e simpaticissima interlocutrice (mi vergogno ma ero troppo entusiasta per chiederle il nome), che credo sia la famosa Betty, ho intrattenuto una piacevolissima conversazione sulla musica che ha accompagnato la mia gioventù.
Bravi! Complimenti per l’enorme professionalità e la vastità dei vostri archivi, ed un sincero ringraziamento a Betty per l’ affabilità e la competenza. Per ringraziare provvedo ad inviarvi un qualcosa che rientra nei miei ricordi, ricordi che, grazie a voi vengono riesumati e mi fanno riandare ai bei tempi passati.
Ancora grazie, assicurando che non mancheranno le mie richieste di brani datati e poco richiesti.
Michele di Trieste