Antonio Cripezzi dei Camaleonti

on 4 Luglio 2022 in Radio News, Remembering

Succede, a volte, e per fortuna poche, che non riesci a credere a quello che leggi. Per esempio, un mattino, apri Instagram e leggi quello che Mario Lavezzi scrive “Il mio caro amico di una vita Tonino Cripezzi se ne è andato nel sonno. Non posso crederci, sono sconvolto dal dolore. Tornano in mente i bei momenti vissuti insieme che terrò sempre nel mio profondo caro amico”.

Antonio Cripezzi dei CamaleontiEbbene sì, Antonio Cripezzi, se n’è andato senza disturbare nessuno. Nel sonno. Lo hanno trovato in una camera d’albergo a in Abruzzo, dove alloggiava con gli altri componenti della band. Perché i Camaleonti, non avevano mai smesso di suonare. Era una di quelle band che, per natura, resistono ai tempi ed alle mode. E tutti cantavano le loro canzoni ai concerti. Pescara è stata l’ultimo palco, l’ultima festa della musica per Tonino. In 76 anni di palchi ne aveva saliti, di televisione ne aveva fatta, di tour e festival di Sanremo ne aveva fatti. È la vita da musicista. Certo che, quando scompare una figura così storica, è faticoso farsene una ragione. Anche ieri sera, a Pescara, dopo il concerto, aveva cenato con la sua famiglia, la band, e con pochi fan, di quelli che cadesse il mondo, non mancano mai ai concerti. Sono quelle persone che, di un artista, sanno sempre tutto. Per esempio che, nell’arco della sua lunga carriera iniziata nel 1963, non aveva solo cantato ma aveva anche suonato i violini e i sintetizzatori. Aveva composto molte canzoni del repertorio dei Camaleonti. Fra un po’ ci sarà qualcun altro a cantarle al posto suo. E sarà bravissimo, lo sappiamo già. Ma non sarà Tonino.

Camaleonti

Roberto, anima di Radio Birikina, che Antonio Cripezzi con la sua band ha frequentato da sempre raccontandosi, cantando e partecipando a fior di serate, lo ricorda così: “Quando se ne va un artista, un uomo così, è sempre difficile, e forse inutile, trovare parole. Preferisco, alle parole, gli Applausi. Come il titolo di una dei più grandi successi dei Camaleonti. Ho vissuto gli anni sessanta come milioni di ragazzi di allora. Mettevamo i pantaloni come loro, cercavamo di essere “capelloni” all’altezza dell’epoca, insomma, siamo anche noi stati ‘quelli degli anni sessanta’ e i nostri idoli erano loro. Ci sembravano degli eroi, immortali”.

Tra poco, ce lo immaginiamo così, ricomincerà il tour che lo porterà a Castiglione delle Stiviere dove gli sarà attribuito l’ultimo applauso e da dove si incamminerà per… l’Eternità.