Gli autoscontri

on 17 Febbraio 2021 in Stile senza tempo

Gli autoscontri sono i re del luna-park! Chi non si fiondava subito a fare incetta di gettoni alla cassa per poi lanciarsi in una serie di scontri, inseguimenti e coraggiose sterzate immaginando di essere un famoso pilota o magari un agente segreto in fuga?

Gli autoscontri sono il simbolo della giostra moderna eppure hanno una storia che affonda le radici negli anni Venti, quando alle feste di paese iniziarono a diffondersi le prime giostre elettrificate. La forma era più o meno identica a quella odierna ovvero c’era un’autopista ovale e tante macchinine che permettevano di sentirsi al Circuito di Monza (inaugurato proprio nel 1922).

Pochi sanno che in Altopolesine, in provincia di Rovigo, si trovi un distretto della giostra rinomato a livello internazionale e creatosi proprio a partire da due ingegnosi meccanici che all’epoca cavalcarono l’onda del successo delle prime autopiste. A Bergantino i nostalgici e curiosi potranno visitare il celebre Museo della Giostra.

Guardando ai tempi moderni e pensando agli autoscontri la prima cosa che viene in mente è la musica. Più che delle piste per auto alcune giostre si trasformavano in discoteche a cielo aperto con musica techno che batteva sui timpani. Il resto lo facevano lo zucchero filato oppure le mandorle caramellate, altri elementi immancabili dei parchi divertimento che hanno animato la nostra gioventù!

Le Jolline

on 1 Febbraio 2021 in Stile senza tempo

Si sa, gli anni Ottanta ci hanno lasciato molti cult in tutti gli ambiti, dalla musica all’arredo, passando per il look fino agli oggetti di uso quotidiano che hanno segnato un’epoca.

In questo senso la Jollina rientra senz’altro in quest’ultima categoria. La penna colorata – che aveva il vantaggio di balzare subito all’occhio nell’astuccio – aveva non solo un profumo inconfondibile ma anche una storia decisamente curiosa.

Il primo logo della Jollina infatti rappresentava puffetta con un cappellino da jolly che ne camuffava l’aspetto. Dietro a questa operazione infatti c’era l’intento di cavalcare il successo del cartone animato “I Puffi” che proprio in quegli anni – fino poi agli anni Novanta – raggiungevano l’apice della loro diffusione. Tuttavia a breve emersero i primi problemi di copyright costringendo i creatori della penna, non solo a levare la puffa jolly ma anche a cambiare il nome da Jollyna a semplice Jollina senza la lettera “y”.

Oggi queste penne a sfera tanto amate dai bambini e ragazzi di ieri si trovano ancora e sono acquistabili navigando in uno dei tanti siti e-commerce offerti dal web. Al tempo per comprarne una bastavano appena 500 lire.

Le Jolline rimasero in vendita fino ai primi anni Novanta riscuotendo un grande successo in termini commerciali, prima di essere consegnate definitivamente ai ricordi d’infanzia di molti di noi.

Gioco nomi, cose e città

on 14 Gennaio 2021 in Stile senza tempo

Quanti pomeriggi trascorsi a divertirsi con poco, complici un po’ di fantasia e giochi facili come Nomi, Cose, Città. Ve lo ricordate? O meglio, vi ricordate l’ultima volta che ci avete giocato e con chi?

Questo gioco diffuso in tutto il mondo, consiste nell’estrarre una lettera e una serie di parole (appartenenti a diverse categorie) che hanno quella lettera come inziale. Es. Nomi di persona, Cose (oggetti), Città, Verbi, Animali, Frutta, Fiori e Piante, Colori, Cantanti, Nazioni, Mestieri, Personaggi famosi o storici, ecc.

Per giocarci bastano una griglia e un foglio di carta. Il numero di righe della griglia dipende da quante partite verranno giocate. Per scegliere la lettera, un giocatore a caso (bendato) fa un segno a penna in un foglio dove precedentemente sono state riportate tutte le lettere dell’alfabeto ad esclusione di quelle più difficili (es. X, Y, W).

Quella più vicina al segno sarà la protagonista del gioco nato con tutta probabilità fra i banchi di scuola. Una volta scelta la lettera, inizia la partita: tutti i giocatori devono completare l’intera riga della loro griglia trovando una parola per ogni categoria. Il primo che la completa gira il foglio. Dopo 15 secondi tutti i giocatori dovranno completare e procedere alla conta dei punti.

Un gioco semplice e senza tempo, che vale la pena riscoprire per divertirsi fra amici o in famiglia!

Succo di Frutta Billy

on 14 Gennaio 2021 in Stile senza tempo

Non si trova più fra gli scaffali del supermercato, ma il succo di frutta Billy rimane un’icona anni Ottanta!

Il suo packaging innovativo e la sua inconfondibile dolcezza (anche troppa per gli standard di oggi!), hanno contribuito a farne il succo di frutta più amato dai bambini degli anni ’80. Va detto che questo prodotto è stato pioniere nel mondo dei succhi in brick, fra i primissimi in Italia in questo formato accompagnato da tanto di cannuccia pieghevole.

Il Billy era distribuito da Fonti Levissima e lo si trovava in diversi gusti tra cui  arancia, mela e pompelmo. Non a caso l’innovativo formato ingolosì anche un’altra marca molto nota di succhi (Zuegg) che negli stessi anni comparve sugli scaffali con il medesimo brick, con la differenza che la sola cannuccia del Billy poteva essere piegata. I colori vivaci del brick e l’aspetto nel complesso “simpatico” della confezione dato dal frutto sorridente, attraeva i bimbi tanto quanto il miele fa  con le api.

Chi si è occupato della comunicazione del Billy ha giocato su concetti di novità, brio e divertimento. “Bevi nuovo, bevi Billy!”, “Allegria da bere!” erano alcuni slogan utilizzati.

Tutto questo ha decretato il successo del succo, che però è scomparso negli anni ’90 per motivi non ben definiti. In ogni caso questo prodotto iconico rimane impresso nella memoria di molti cresciuti sorseggiando lo zuccherosissimo succo!

Nancy Sinatra

on 11 Gennaio 2021 in Stile senza tempo

Sinatra non è un cognome facile da portare per la biondissima Nancy, la figlia primogenita di Frank.

Tuttavia la voce di These Boots Are Made for Walkin’ si dimostra subito all’altezza del tritacarne del pop fin dall’album d’esordio del ’66 dal titolo “Boots“. Nel 1967 duetta con il padre nella canzone Somethin’ Stupid, che ebbe un successo mondiale, ripresa in anni recenti da Robbie Williams e Nicole Kidman.

Negli anni Novanta l’ultra cinquntenne Nancy Sinatra posa per la rivista Playboy destando non poco scandalo, complice quella disinvoltura e quella faccia tosta che ne hanno fatto un’icona.

Nel 2020 la rivista People with Money la colloca in vetta fra le cantanti più pagate al mondo.

Kodak Instamatic Camera 124

on 20 Novembre 2020 in Stile senza tempo

Ve la ricordate la Kodak Instamatic camera 124? Questo modello, compagno di viaggio inseparabile fra gli anni Sessanta e Settanta, oggi è un oggetto vintage molto ricercato.

Figlia del genio George Eastman, fondatore dell’omonima azienda, questa Kodak vede la luce nei primi anni Sessanta, gli stessi in cui nasce la pellicola Instamatic 126.

Questa pellicola veniva inserita proprio nel retro della macchina fotografica evitando il difficile compito di caricare il classico rullino.

Il recente ritorno delle polaroid e di alternative alle foto digitali, ne hanno fatto il simbolo di un’epoca in cui l’attimo immortalato rimaneva per tutta la vita custodito negli album di famiglia.

Pianola Bontempi

on 5 Novembre 2020 in Stile senza tempo

Ed eccola qui, l’inseparabile compagna delle ore di musica: la pianola Bontempi, ma non una qualunque, quella a fiato!

La Bontempi è una storica azienda italiana di strumenti musicali fondata sul finire degli anni Trenta a Potenza Picena. Iconici i suoi organetti in plastica detti Chord Organ ma anche le sue tastiere elettroniche.

Magari per i genitori un po’ meno (quanto chiasso si faceva!) ma per bimbi e ragazzi le tastiere ma anche le chitarre e le batterie Bontempi sono state protagonisti di pomeriggi in cui ci si improvvisava veri e propri musicisti!

Campus

on 21 Ottobre 2020 in Stile senza tempo

Chi è cresciuto negli anni ’80 sentirà una stretta al cuore riguardando l’etichetta dell’iconico shampoo alla mela verde Campus! Chi si ricorda il suo profumo intenso ed avvolgente?

Il colore sgargiante del flacone, il tappo e l’immagine della donna con un’acconciatura di mele sono impressi nella memoria di molti giovani del tempo.

Nell’87 il prodotto sparì improvvisamente dagli scaffali – si dice che contenesse delle sostanze nocive per la salute – lasciando tuttavia un nostalgico ricordo. Alcuni fan di questo shampoo hanno addirittura creato delle pagine Facebook in omaggio a quello che rimane un simbolo dei magici Eighties.

Le acconciature anni Sessanta

on 17 Ottobre 2020 in Stile senza tempo

Come è noto, anche le mode sono cicliche ed ecco che puntualmente stili, colori e forme che hanno caratterizzato i decenni passate tornano alla ribalta. Tra le mode tornate in voga negli ultimi tempi ci sono quelle legate ai gloriosi anni ’60 che hanno dato vita ad icone senza tempo.

Ve la ricordate la celebre modella Twiggy Lawson? Tra gli aspetti più curiosi e imitati di quel decennio rientrano senz’altro le acconciature, riprese da molte cantanti fra cui Lana del Rey ed Amy Winehouse, per citarne alcune.

Imitare un’acconciatura in perfetto stile Sixties richiede molto lavoro, se vi piace è tempo di munirsi di lacca e pettine! Che stile scegliere? Il capello cotonato super voluminoso anni Sessanta ha tante declinazioni: dal capello cortissimo con frangia di lato, al caschetto con punte all’insù, passando per il corto con ciocche laterali a copertura delle orecchie, fino a quello tanto comune in molti film dell’epoca con nastri e bande colorate ben fissati in una chioma voluminosa. Non mancano le versioni per i capelli lisci spaghetto. In quel caso per adeguarsi allo stile in voga nella swingin’ London basterà richiedere al parrucchiere una bella frangia netta e lunga. Linee geometriche e sbarazzine proprie del pixie cut o della scodella sono altre forme iconiche dello stile anni Sessanta.