I BLUE MOON BAND

I BLUE MOON BAND

La Mattonella: Gruppi
Informazioni inviate da: Francesco Gentile

13-Blue-Moon-Band-Trieste-Hurrah-1984-572x800
12-Lega-Nazionale-Muggia-572x800

Il complesso Blue Moon Band si forma a Trieste nel marzo del 1983. Ad otto anni di distanza dallo scioglimento del complesso Piacevole Incontro, Francesco (Franco) Gentile (chitarra), Giorgio Barbariol (batteria) e Sergio Gianneo (basso) decidono di riprendere l’attività.
Come al solito il problema è trovare un tastierista e mentre il gruppo inizia la preparazione del repertorio, in sala prove si avvicendano diversi elementi provenienti da altre formazioni musicali. Il reperimento non è dei più facili, anche perché i tre elementi del Piacevole Incontro si ritrovano con un repertorio già consolidato dalla precedente attività, che spazia nei più svariati generi musicali e l’integrazione di un nuovo elemento non è cosa semplice.

Una sera va a trovarli in sala prove l’amico Livio Pistacchio, ex cantante del complesso I Coralli. Dilettandosi con le tastiere prova suonare qualche pezzo del repertorio, ma il punto forte di Livio è il canto dove è risaputa la sua eccellenza. Lui si dice disposto ad imparare il repertorio e che sarebbe ben felice di unirsi al gruppo.
A quel punto si decide di tentare e si inizia un periodo di prove dove Livio si dedica con passione e studio e pian piano i risultati cominciano a vedersi.
La prima serata in pubblico è al bagno del Dopolavoro ferroviario dove la BMB inizia a suonare tutti i sabati da luglio a settembre. In tal maniera la Blue Moon Band inizia con un discreto successo la sua attività nell’ambito cittadino.

In seguito trova una solida conferma dall’Hotel Lido dove suona alle feste del gruppo della Margherita, nei veglioni di fine d’anno sempre al Lido, alla Lega Nazionale di Muggia ed all’aperto per il Carnevale Muggesano ed in diverse feste organizzate dal DLF di Aurisina.
Inizia anche una collaborazione con Radio Quattro con la manifestazione di Trieste Estate presentata da Alex Bini, a cui segue Trieste Hurrah all’Ippodromo, diverse serate accompagnando Pilade, la festa del Rotary Club al Jolly Hotel, serate della Canzone triestina con il presentatore Fulvio Marion. Al veglione di fine carnevale del 1985, dopo aver suonato nella sala “Piccola Fenice” del Circolo Grandi Motori, si ha la definitiva conferma che Livio non nutre più quell’entusiasmo che lo aveva portato ad impegnarsi alle tastiere e raggiungere quel discreto livello di preparazione, che integrato nel gruppo era stato negli anni oggetto di soddisfazioni e di attestati da parte sia del pubblico che dei titolari delle strutture che fornivano al gruppo la possibilità di esibirsi. Proprio quando la Blue Moon Band aveva trovato quell’insieme collaudato di sinergia musicale che le aveva permesso di affermarsi ed avere i meritati consensi, inevitabilmente sorsero i primi contrasti e si giunge ad un punto di rottura, con l’uscita di Livio dal gruppo.

A quel punto si ripresenta il primitivo problema di trovare un tastierista e si ritorna alla ricerca dello stesso. Si riesce in qualche modo a sopperire ad impegni già assunti con elementi presi in prestito e con l’ingresso nel gruppo del sassofonista e clarinettista Bartolomeo Gianneo, fratello di Sergio.
Però la situazione non è delle più rosee ed anche Giorgio si dice stanco e non più motivato ed abbandona il complesso.
La fortuna fa’ sì che però si trovino degli ex professionisti a cui era tornata la voglia di suonare e pertanto con il batterista Danilo a cui si aggiunge alle tastiere Adriano, la Blue Moon Band continua la sua attività ed i posti ed i luoghi in cui suonare non mancano. Diverse feste e sagre ed a fine anno si ritorna a suonare all’Hotel Lido di Muggia
Siamo nel 1988, però anche per Franco qualcosa inizia a rompersi. La passione e quel senso di aggregazione che aveva unito il gruppo non esiste più. Viene a mancare il legame di amicizia che insieme alla comune passione per la musica aveva permesso di creare un quartetto piacevolmente unito e con tanto entusiasmo.

In definitiva ormai si era solamente alla ricerca del mero guadagno e Franco non si ritrova più in quel semplice gruppo di lavoro, non sposandosi con il primitivo ideale per il quale era nata quella formazione e cioè lo stare bene insieme, coniugando quel trasporto, interesse, entusiasmo, emozione che magicamente si creano attraverso quelle semplici sette note.
Quello che in sinergia con i compagni dell’avventura musicale iniziata anni prima si identificava in amicizia, divertimento, passione musicale.
Per le suddette ragioni Franco abbandona il gruppo ed a quel punto nonostante un tentativo da parte di Sergio di continuare ugualmente, la Blue Moon Band dopo poco cessa di esistere.