Gianni Bella

on 14 Marzo 2024 in Remembering

14 marzo 2024
Radio Birikina festeggia: Gianni Bella.

Il cantautore e compositore Gianni Bella, nasce a Catania il 14 marzo 1947.

Alla fine degli anni ’70 si trasferisce nel nord Italia con la sorella Marcella (aspirante cantante); per lei compone una prima canzone: “Hai ragione tu”. Nel 1972 Gianni insieme a Giancarlo Bigazzi scrivono “Montagne vedi” con cui Marcella gareggia al Festival di Sanremo. Da questo momento, Bella e Bigazzi collaboreranno più volte; tra i brani ricordiamo “Sole che nasce, sole che muore” (1972), “Io domani” (1973) e “Nessuno mai” (1974). Il nostro protagonista decide di seguire le orme della sorella e dedicarsi al canto: nel 1974 partecipa a “Un disco per l’estate 1974” con “Più ci penso”; nel 1976 vince la manifestazione “Festivalbar” con il brano “Non si può morire dentro”. Nel 1977 Gianni lavora ad un secondo album: “Io canto e tu”. Nel 1981 partecipa al Festival di Sanremo presentando “Questo amore non si tocca” per poi, nel 1983 collaborare con Mogol nella realizzazione della canzone “Nell’aria”, interpretata da Marcella Bella in occasione del Festival della canzone italiana di quell’anno. Con la sorella, due anni dopo, incide il 45 giri “L’ultima poesia”.

Cinque anni dopo (1990) il cantautore partecipa al Festival di Sanremo in coppia con la sorella: il brano in questione è “Verso l’ignoto”. Anche l’anno 1991 vede l’artista presenziare al Festival con “La fila degli oleandri”. Alla fine degli anni ’90 firma uno dei maggiori successi della carriera di Adriano Celentano: “L’emozione non ha voce”.

Nel 2001 e nel 2007 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo con le canzoni “Il profumo del mare” e “Forever per sempre” (questa seconda partecipazione in coppia con la sorella).

Nel gennaio del 2010 il cantautore viene colpito da un ictus e ricoverato presso l’ospedale di Ferrara, specializzato nella riabilitazione.

Il 15 gennaio del 2010 l’artista viene colpito da un ictus e ricoverato presso l’ospedale San Giorgio di Ferrara, centro specializzato nella riabilitazione. Dopo una degenza durata sette mesi, l’artista viene dimesso grazie ai notevoli miglioramenti ottenuti e si mette subito al lavoro insieme all’amico Mogol ed a Geoff Westley.
Nel 2011 la sua canzone “Rinascimento”, composta con Mogol, viene interpretata da un commosso Gianni Morandi al Festival di Sanremo, per rendergli omaggio.
Nel 2014, superata la convalescenza, scrive la sua prima composizione autobiografica. Tale brano viene presentato ai provini per il Festival di Sanremo 2015 dalla sorella Marcella, ma viene scartato.
Il giorno 8 marzo del 2015, a Milano, si è tenuta una serata evento fortemente voluta da Marcella Bella in onore del fratello Gianni. Il concerto, intitolato Una serata Bella… per te Gianni, ha visto la partecipazione di artisti da tempo vicini ai fratelli Bella come Loredana Bertè, Umberto Tozzi, Mario Biondi, Mario Lavezzi e di alcune nuove voci del panorama italiano, quali Annalisa Scarrone e Deborah Iurato. Scopo dell’evento è stato ripercorrere, sin dalle prime composizioni, la carriera di Gianni Bella, senza trascurare i successi scritti per altri artisti, primo tra tutti Adriano Celentano; molti i duetti ai quali Marcella ha dato vita assieme ai colleghi.

Luciano Ligabue

on 13 Marzo 2024 in Remembering

13 marzo 2024

Radio Birikina festeggia Luciano Ligabue

Luciano Ligabue nasce a Correggio il 13 marzo 1960.

Nel 1987 il cantante con il suo gruppo “Orazero” ottiene la vittoria al concorso “Terremoto rock”. E’ così che incide un 45 giri che contiene i brani “Anime in plexiglass” e “Bar Mario”. Nel mese di maggio del 1990 nasce il primo LP, intitolato semplicemente “Ligabue”. Con il pezzo forte dell’album, “Balliamo sul mondo”, vince il premio più importante della sua fin qui breve carriera, il “Festivalbar Giovani”.

Il successo incalza e così l’artista decide di pubblicare il suo primo libro: “Fuori e dentro il borgo”, ritratto del sottobosco bolognese con le sue storie e i suoi straordinari personaggi. Il libro, com’era prevedibile, è un successo; non solo di pubblico ma anche di critica. Da questo scritto nasce “Radio Freccia”, un film che ottiene tre nastri d’argento . Segue un altro brano di successo: ” Certe notti”.

Nel 2002 è la volta dell’ennesimo successo con il disco “Fuori come va?”, seguito dal tour, e da un DVD.Dopo tre anni lontano dagli studi di registrazione, nel mese di settembre 2005 esce l’attesissimo “Nome e cognome”, preceduto da un concerto evento durante il quale Ligabue si alterna su quattro palchi diversi, uno principale, uno per un’ebisizione acustica solista, uno per una performance in coppia con il violinista Mauro Pagani e uno per esibirsi con la ex band dei “ClanDestino”.

Altro successo scritto e interpretato nel 2007 è “Gli ostacoli del cuore”, in coppia con Elisa.  Nel 2010 torna con un nuovo disco di inediti dal titolo “Arrivederci, mostro!” e torna anche al cinema con un film-documentario dal titolo “Niente paura – come siamo, come eravamo e le canzoni di Luciano Ligabue”.

A novembre 2016 esce “Made In Italy”, primo concept album della carriera di Ligabue che balza immediatamente al primo posto delle classifiche. A gennaio 2019, dopo un anno di silenzio, Ligabue torna con un nuovo singolo in radio, “Luci d’America”, tra i brani più trasmessi in radio.

 

James Taylor

on 12 Marzo 2024 in Remembering

12 marzo 2024
Radio Birikina festeggia: James Taylor.

Oggi Radio Birikina celebra il compleanno del cantautore statunitense James Vernon Taylor, nato il 12 marzo 1948. La passione per la musica viene assecondata fin dal principio: inizialmente James si dedica allo studio del violoncello per poi approdare alla chitarra. Ben presto decide di abbandonare la scuola per fondare una band musicale ma poco dopo, viene ricoverato in un ospedale psichiatrico. Uscito da quest’esperienza, forma il gruppo”The Flyin Machine”, con cui incide un primo brano: “Brighten Your Night with My Dad”.

Successivamente si trasferisce a New York: risale a questo periodo la canzone “Jump Up Behind Me”, in segno di ringraziamento al padre per averlo soccorso più volte e aiutato nei momenti di crisi dalla tossicodipendenza. Nel 1968 il cantautore approda a Londra, dove ottiene un’audizione per la “Apple Records” dei Beatles. In tale occasione viene presentato il brano “Something in the Way She Moves”; il brano colpisce molto Peter, Paul McCartney e George Harrison che decidono di collaborare alla realizzazione del disco del cantante. Nasce in questo modo l’album “James Taylor”. Nel 1970 James incide un nuovo disco: “Sweet Baby James” portato al successo dal brano “Fire and Rain”.

Nel 1971 esce “Mud Slide Slim and the Blue Horizon”, album vincitore di un Grammy Awards per la versione di “You’ve Got a Friend”, originariamente scritta da Carole King. L’anno dopo esce “One Man Dog”, seguito da “Walking Man”. Nel frattempo Taylor sposa la cantante e autrice Carly Simon, tuttavia nel 1983 i due divorziano. Dopo aver collaborato per un periodo con Broadway, il cantautore lascia passare due anni prima di pubblicare un nuovo album: “Flag”(1979). All’inizio degli anni ’80 James Taylor è demotivato a causa dell’insuccesso degli ultimi tempi, della separazione dalla moglie e per problemi derivati dall’abuso di droghe. Per questi motivi l’artista dichiara di voler lasciare il mondo della musica (dopo aver adempiuto agli obblighi contrattuali). Nel 1985, si esibisce sullo stesso palco di Ozzy Osbourne al “Rock in Rio”. La calda ed inaspettata accoglienza del pubblico lo spronano a continuare la carriera musicale: incide la canzone “Only a Dream in Rio”. Risale al 1988 “Never Die Young” che viene seguito da un tour. Altri due album sono “New Moon Shine” del 1991 e “Hourglass” del 1997. Nel 2001 Taylor ritrova la felicità accanto a Caroline (“Kim”) Smedvig; la loro unione viene trasposta anche nello stile musicale del cantautore, in particolar modo nell’album “October Road” del 2002. Il nostro protagonista è sempre stato molto sensibile alle tematiche ambientali, questo lo porta nel 2004 ad unirsi al tour “Vote for Change”, progetto politico che prevede una serie di concerti volti a favorire le elezioni del presidente John Kerry, in competizione contro George Bush.

Tra il 2008 e il 2009 vengono portati a termine e pubblicati due album di cover, intitolati “Covers” e “Other Covers”.

Nel Febbraio del 2018 è stato ospite sul palco di Sanremo, insieme a Giorgia, interpretando You’ve got a friend”. Nello stesso anno collabora con il cantante Charlie Puth, nel brano “Change”.

Bobby McFerrin

on 11 Marzo 2024 in Remembering

11 marzo 2024
Radio Birikina festeggia: Bobby McFerrin.

Robert “Bobby” McFerrin, nato a New York l’11 marzo 1950, è un cantante jazz statunitense.
Interprete stimatissimo nell’ambito della musica jazz, McFerrin ha visto la sua fama varcare i confini degli appassionati del genere grazie al successo internazionale della sua canzone “Don’t Worry, Be Happy” (1988).

Nato a New York negli anni cinquanta da una famiglia di cantanti lirici, a sei anni comincia a studiare pianoforte, e già al liceo fondò il Bobby Mack Quartet.
Nel 1978 iniziò a cantare nel gruppo Astral project di New Orleans, scoperto dal cantante Jon Hendricks, con il quale ha duettato più volte. Grazie a questo successo entrò prima nella band del chitarrista George Benson e poi si aggregò in tournée a Herbie Hancock.
Nel 1984 incise il disco “The Voice”, il primo album, nella storia del jazz, per sola voce. Durante il suo percorso non convenzionale egli perseguì fedelmente il suo obiettivo di esibirsi in concerti dal vivo totalmente improvvisati, senza alcun materiale preparato.
Nel 1986 vince con il Grammy Award for Best Vocal Arrangement for Two or More Voices il Grammy Award for Best Jazz Vocal Performance.
Nel 1988, con il brano Don’t Worry Be Happy, canzone improvvisata nello studio di registrazione sovrapponendo due volte la propria voce, Bobby McFerrin raggiunse il vertice in quasi tutte le classifiche pop del mondo. La canzone fu usata da George Bush come sfondo ai suoi comizi della campagna presidenziale del 1988 sino a quando McFerrin, convinto sostenitore del Partito Democratico, non gli impose il suo stop.
Dieci volte vincitore del Grammy Award e all’apice della popolarità, McFerrin decise di studiare direzione d’orchestra, prendendo lezioni da Bernstein, Meier e Ozawa. Ottenne successo anche nell’ambito della musica classica; nel 1990 diresse l’Orchestra Sinfonica di San Francisco, nel 1994 fu direttore creativo dell’Orchestra da Camera St. Paul e, nello stesso anno pubblicò Paper Music, una collezione di classici che rappresenta la sua prima registrazione come direttore d’orchestra.
Da allora collabora frequentemente con le più grandi orchestre del mondo, tra cui la New York Philharmonic e i Wiener Philharmoniker, che nel 2003 ha diretto nel tour europeo. L’8 maggio 2007 e il 17 maggio 2010 si è esibito al Teatro alla Scala di Milano dirigendo la Filarmonica della Scala.
Le registrazioni di Bobby McFerrin hanno venduto venti milioni di copie, e le sue collaborazioni con Yo-Yo Ma, Chick Corea ed Herbie Hancock lo hanno reso ambasciatore nel mondo del jazz e della musica classica.

Umberto Balsamo

on 10 Marzo 2024 in Remembering

10 Marzo 2024
Radio Birikina festeggia Umberto Balsamo.

Umberto Rosario Balsamo nasce a Catania il 10 Marzo 1942.

La sua passione nei confronti della musica inizia fin da giovane, quando a 16 anni si compra la sua prima chitarra e comincia a prendere lezioni private.

Negli anni 60 si trasferisce a Milano dove iniza a collaborare con un grandissimo paroliere dell’epoca, Luciano Beretta. Da questa collaborazione nascono due brani incredibili come “Lettera d’Amore”, del 1966 e cantata poi da Orietta Berti e “Vita”, del 1967 e cantata da Iva Zanicchi.

Nel 1969 assiste Alberto Testa nella composizione del brano “Occhi neri, occhi neri”, poi cantato da Mal, dedicandosi alla composizione musicale.

Il suo brano più noto rimane “Balla” uscito nel 1979, che nonostante i molti dubbi ha conquistato in pochissimo tempo il pubblico, vendendo più di un milione di copie.

Vanta tantissime collaborazioni, con diversi artisti italaini, per canzoni portate a Sanremo, da Mino Reitano a Cristiano Malgiolgio.

Nel 2003 poco dopo la pubblicazione dell’album “Vorrei aprire il cielo sabato sera a spina di rosa” decide di ritirarlo perché come ha dichiarato “essendo perfezionista, non sono soddisfatto appieno del prodotto definitivo”.

Antonino

on 9 Marzo 2024 in Remembering

9 marzo 2024
Radio Birikina festeggia: Antonino.

Antonio Spadaccino, conosciuto come Antonino nasce a Foggia il 9 marzo 1983.

La fama giunge nel 2004 con il programma televisivo “Amici di Maria De Filippi”. Il cantante viene apprezzato sia dalla critica che dal pubblico. Durante le puntate duetta con grandi personalità della musica nazionale ed internazionale come Gino Paoli, Lucio Dalla, Grazia di Michele, Michael Bublè e Ricky Fantè. Le sue doti vengono riconosciute ed Antonino si aggiudica la vittoria del programma.

Nel 2005 Gigi D’Alessio propone al cantante di esibirsi con lui durante la quarta serata del Festival di Sanremo, nel brano “L’amore che non c’è”. Lo stesso anno incontra Mario Lavezzi con cui lavora all’uscita del singolo “Ce la farò”. Risale al 2006 l’album “Antonino”, anticipato dal singolo “Un ultimo brivido”. Nel 2008 viene pubblicato un secondo disco: “Nero indelebile”. Nel 2009 partecipa al Festival Internazionale della Musica a Brasov (Romania) in cui ottiene un buon punteggio. Nel 2011 Antonino si è aggiudicato la vittoria al concorso “Io ci sono” realizzato da Maria De Filippi; dalla vittoria è nato un album di inediti intitolato “Costellazioni” e anticipato dall’omonimo singolo e dal brano “Chi sono”. L’anno seguente viene presentato al pubblico il disco “Libera quest’anima”.

Nel 2013 il cantante è autore, insieme a Salvator Gabriel Valerio e Roberto Cardarelli del brano “Chimera”, posto all’interno dell’album “Schiena di Emma”.

Dal 28 marzo al 25 aprile 2014 è coach nel programma televisivo “La pista” di Flavio Insinna in onda in prima serata su Rai 1.
Il 25 marzo 2016 torna con un nuovo singolo “Ali nere”, che fa da apripista al nuovo album in uscita il 22 aprile, “Nottetempo”. Nello stesso anno vince assieme alla cantante e collega Emma la prima edizione di Bake Off Italia Celebrity Edition.

Il 20 aprile 2016 fa coming out dichiarando la sua omosessualità, e augurandosi di potersi sposare presto.

Nel 2018 partecipare alle audizioni di X-Factor in Inghilterra, tuttavia l’avventura non va come vorrebbe, venendo subito scartato dalla giuria.

Antonello Venditti

on 8 Marzo 2024 in Remembering

8 marzo 2024

Radio Birikina festeggia Antonello Venditti

Antonello Venditti nasce a Roma l’8 marzo 1949.

Fin da piccolo si fa vivo l’amore per la musica e i genitori decidono di iscriverlo al corso di pianoforte. All’età di quattordici anni scrive le sue prime canzoni dai titoli: “Sora Rosa”, “Lontana è Milano” e “Roma Capoccia”. Nel 1973 Venditti consegue la laurea alla Facoltà di Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, per poi proseguire con la specialistica in Filosofia del diritto. Nel 1969 firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta “It”, che lavora insieme al cantautore nella realizzazione del 45 giri del gruppo “Le impressioni”, in cui figurano i brani “Il prete rosso” e ” E’ la fine della vita” (quest’ultima scritta da Venditti).

Il nostro protagonista conosce De Gregori con cui forma un duo: il primo ed unico album pubblicato risale al giugno del 1972 e s’intitola “Theorius Campus”; nel disco vengono pubblicate canzoni scritte in precedenza, tra cui “Ciao uomo”, “Roma Capoccia” e “Sora Rosa”. Micocci, proprietario della casa discografica “It”, decide di produrgli un primo album da solista, intitolato “L’orso bruno”, composto da otto tracce tra le quali figura “L’ingresso della fabbrica” nata dalla penna di De Gregori. Negli stessi anni Venditti compone per la cantante Mia Martini “Ma quale amore” (1973) e “Ruba” (1974).

Il cantautore decide di lasciare la “It” e stipula un contratto discografico con la RCA che si propone di produrre e pubblicizzare l’album “Le cose della vita” (1973) in cui compaiono brani come “Le tue mani su di me”, “Il treno delle 7″, “Mio padre ha un buco in gola”. Nel 1974 Venditti è costretto a scontare una pena di sei mesi: durante un concerto l’artista aveva intonato il brano “A Cristo” le cui parole, ritenute offensive da un ufficiale della Polizia, fecero scattare la denuncia. Il 1975 è un anno fortunato per il cantautore che convola a nozze con Simona Izzo e pubblica il brano di successo “Lilly”. L’anno successivo nasce “Ullallà” che si discosta musicalmente dall’album precedente per le profonde ed importanti tematiche affrontate.

Nel 1978 e nel 1979 incide “Sotto il segno dei pesci” e “Buona domenica” a seguito delle quali il cantante rimarrà fermo tre anni (durante questo periodo si separa dalla moglie). Nel 1982 Venditti fonda una propria etichetta discografica: la “Heinz Music”, con cui pubblica “Sotto la pioggia” (1982), “Cuore” (1984) e “Venditti e segreti” (1986). Sempre nel 1986 realizza la colonna sonora per il film “Troppo forte” dell’amico Carlo Verdone.

Altri dischi che ricordiamo sono: “In questo mondo di ladri” (1988) che contiene il famoso brano “Ricordati di me”; “Benvenuti in paradiso” (1991) dove troviamo “Alta marea” o “Amici mai”, “Tutti all’inferno” (1995). Nel 1997 esce “Antonello nel paese delle meraviglie” in cui alcuni brani di successo, vengono arrangiati orchestralmente; tra le tracce figura anche “Ho fatto un sogno” con Ennio Morricone e Sergio Bardotti.

Nel 2000 viene invitato al Festival di Sanremo, occasione in cui interpreta le canzoni: “Goodbye Novecento: che tesoro che sei” e “Su questa nave chiamata musica”. Nel 2003 Venditti pubblica il disco “Che fantastica storia è la vita”, in cui compare il brano “Io e mio fratello” cantato in coppia con De Gregori. Nel 2006 esce un cofanetto formato da tre CD ed intitolato “Diamanti”: si tratta di una raccolta di successi del cantautore. Nel 2007 è la volta dell’album “Dalla pelle al cuore”, anticipato dal singolo omonimo e seguito da un lungo e fortunato tour.

Il 6 ottobre 2009 Venditti presenta “L’importante è che tu sia felice”, romanzo autobiografico. Due anni dopo, incide un nuovo album: “Unica”, anticipato dal singolo “Unica (mio danno ed amore)”. Il 2014 è l’anno del tour musicale “70.80 Ritorno al Futuro” in cui vengono proposti i brani dell’artista, portati al successo negli anni ’70 e ’80. Nel giugno del 2015 l’artista partecipa con “Ti amo inutilmente” alla terza edizione del Coca – Cola Summer Festival svoltosi allo Stadio Olimpico di Roma. Successivamente pubblica l’album “Tortuga”. 

Il 5 settembre 2015 inizia il suo “Tortuga Tour” davanti a ventimila persone allo stadio Olimpico di Roma.

Il 4 dicembre 2015 esce un cofanetto incluso di doppio cd live del concerto dello Stadio Olimpico del 5 settembre 2015, un dvd del concerto stesso e il cd Tortuga.

Nel 2019 intraprende un tour celebrativo per i 40 anni di  “Sotto il Segno dei Pesci”. Le tappe romane, svolte l’8 e il 9 marzo al Palazzetto dello Sport, vengono rinominate Venditti & Friends e sul palco insieme ad Antonello, salgono artisti italiani dello spessore di Zucchero Fornaciari e Ultimo.Nel 2021 compare nel terzo episodio della serie “Vita da Carlo” con protagonista Carlo Verdone. 

(immagine: visitjesolo.it)

David Gilmour

on 6 Marzo 2024 in Remembering

6 marzo 2024
Radio Birikina festeggia: David Gilmour.

David Jon Gilmour è nato a Cambrige il 6 marzo 1946.

Alla Perse School conosce il chitarrista e cantante dei Pink Floyd, Syd Barrett. Anche se i due non suonano ancora insieme (Gilmour è componenete della band “Joker’s Wild”) si esercitano durante le pause pranzo scolastiche. Nel 1966 il musicista lascia i “Joker’s Wild” e inizia a suonare nelle strade della Francia e della Spagna.

Nel 1967 Nick Mason, batterista dei Pink Floyd, lo invita ad unirsi alla band. David accetta tanto che nel 1968 arriverà a sostituire Syd Barrett, costretto ad abbandonare l’attività a causa dell’eccessivo uso di droghe. Ricordiamo il successo di questo periodo ottenuto con i brani “The Dark Side of the Moon” e “Wish You Were Here”.

I rapporti tra Gilmour e il cantautore Waters iniziano ad incrinarsi: Gilmour pensa che la sua influenza e capacità musicale non vengano sfruttate pienamente. Per questo, verso la fine degli anni ’70, decide di intraprendere un percorso solistico. Risale al 1978 il primo album dal titolo “David Gilmour”, che verrà seguito nel 1984 da “About Face”. Nel frattempo prosegue l’attività con i Pink Floyd: vengono pubblicati l’album e il film “The Wall”, che contengono il brano “Confortably Numb”, scritto da Gilmour per il disco da solista. Dopo il 1986 Gilmour assume il controllo dei “Pink Floyd” e dà luce all’album “Momentary Lapse of Reason” (tutti i brani portano la firma di Gilmour); Waters, nel frattempo, si isola dalla band.

Nel 2000 viene pubblicata l’ultima compilation dei Pink Floyd”, dal titolo “Is There Anybody Out There?: The Wall live 1980-1981”, seguita nel 2001 dalla raccolta: “Echoes: The best of Pink Floyd”. Il 2 luglio del 2005, Glamour suona con la storica band in occasione del “Live 8” di Londra.

Il 5 luglio 2014 Polly Samson (moglie di David Gilmour) ha annunciato l’uscita di un nuovo abum dei Pink Floyd. Il lavoro è intitolato “The Endless River”, uscito il 7 novembre dello stesso anno, anticipato dal singolo “Louder Than Words”.

Il 7 giugno 2015 dal suo sito ufficiale viene annunciato il titolo del quarto album “Rattle That Lock”, pubblicato il 18 settembre e anticipato dai singoli “Rattle That Lock” e “Today”.

L’album è stato promosso inizialmente da un tour europeo partito nel settembre 2015 e più tardi anche da una tournée svoltasi nel Nord America durante il 2016. Il 7 e 8 luglio 2016 Gilmour si è esibito nell’anfiteatro degli scavi archeologici di Pompei, 45 anni dopo il concerto con i Pink Floyd.

Lucio Battisti

on 5 Marzo 2024 in Remembering

5 marzo 2024
Radio Birikina ricorda Lucio Battisti.

Oggi Radio Birikina ricorda il cantautore, compositore e produttore Lucio Battisti. L’artista nasce il 5 marzo 1943 in provincia di Rieti. Nel 1947 la famiglia si trasferisce nel comune di Castel Sant’Angelo (Rieti), per poi, nel 1950, spostarsi a Roma. All’età di tredici anni Lucio chiede in regalo una chitarra: per questa trascura gli studi, suscitando la rabbia del padre Alfiero che, secondo la leggenda, arrivò a rompergli lo strumento in testa. Nonostante l’amore per la musica Lucio riesce a prendere il diploma diventando perito elettrotecnico. Nel 1962 Battisti entra nella band “I Mattatori”, per poi passare a “I Satiri”. Durante uno dei concerti, conosce i componenti del gruppo “I Campioni” che lo convincono a lasciare la vecchia band per unirsi a loro. Per accompagnare il gruppo, Battisti si trasferisce prima a Milano e poi in una villa a Molteno, in Brianza. “I Campioni” si esibiscono sia in Italia che all’estero, specialmente in Germania: questo permette all’artista di documentarsi, ascoltare ed apprezzare sonorità e canzoni che in Italia non venivano trasmesse. A spronare lo spirito poetico di Battisti è il leader della band, Matano.

Il 14 febbraio 1965 il cantautore riesce ad ottenere un appuntamento con Franco Crepax: l’esibizione durante il provino viene notata dall’editrice musicale Christine Leroux che riesce a procurargli un incontro con l’autore Mogol. Quest’ultimo non rimane entusiasta ma decide di collaborare ugualmente. L’esordio della coppia Mogol-Battisti giunge con il 45 giri “Dolce di giorno / Per una lira”.

Di Mogol e Battisti ricordiamo: “29 settembre”, “Nel cuore, nell’anima”, “Uno in più”. Per quanto riguarda la carriera come solista, egli lavora a “Luisa Rossi / Era”. Negli stessi anni (1967), il cantautore scrive “Non prego per me” per Mino Reitano. L’anno successivo viene pubblicato il singolo “Prigioniero del mondo / Balla Linda” (la prima presentata alla manifestazione “Un disco per l’estate”, la seconda al “Cantagiro 1968”). Nel 1969 Battisti prende parte alla competizione sanremese con il brano “Un’avventura”, che anticipa l’uscita del singolo “Un’avventura / Non è Francesca”.

Il 4 marzo 1969 esce il primo album del cantante, intitolato “Lucio Battisti”, una raccolta di brani già pubblicati nei precedenti singoli. Nello stesso mese propone al pubblico “Acqua azzurra, acqua chiara / Dieci ragazze” a cui fa seguito il primo tour composto di 21 serate. Sempre nel 1969 Battisti e Mogol decidono di fondare una casa discografica indipendente: la “Numero Uno”, in cui vengono coinvolti grandi personalità come Edoardo Bennato, Adriano Pappalardo, Bruno Lauzi e Oscar Prudente. Risale all’ottobre 1969 il terzo singolo “Mi ritorni in mente / 7 e 40”. Oltre al canto Battisti non abbandona l’attività di scrittore, componendo brani di successo come “Questo folle sentimento”, “Il paradiso della vita” e “Mamma mia”, “Sole giallo, sole nero”, “Per te”, “E penso a te”.

Nel giugno del 1970 esce il singolo “Fiori rosa, fiori di pesco / Il tempo di morire”; “Fiori rosa, fiori di pesco” vince il “Festivalbar” del 1970. Ad ottobre esce “Emozioni / Anna”, seguito nell’aprile del 1971 da “Pensieri e parole / Insieme a te sto bene”. A luglio del ’71 viene reso disponibile al pubblico l’album “Amore non amore” accompagnato dal singolo “Dio mio no / Era”. Con l’etichetta discografica “Numero Uno” pubblica “La canzone del sole / Anche per te”. Nello stesso anno compone per i Dik Dik “Vendo casa”; per la “Formula 3” “Eppur mi son scordato di te”, “Nessuno, nessuno” ; “Amor mio” per Mina e “L’aquila” per Bruno Lauzi.

Nell’aprile del ’72 partecipa alla trasmissione condotta da Alberto Lupo, “Teatro 10”, in cui presenta “I giardini di marzo”, parte del disco “Umanamente uomo: il sogno”. Siamo ancora nel 1972 quando viene pubblicato l’album “Il mio canto libero”.

Alla fine del 1974 esce un disco ambizioso dal titolo “Anima latina”, caratterizzato dall’ampio uso di sintetizzatori, di cori e di strumenti a fiato. Nel 1975 Battisti parte per un viaggio negli Stati Uniti, utile per conoscere ed assimilare le novità musicali. Nel 1976 accoglie la proposta di lavorare ad un album in lingua inglese: “Images” che non ottiene il successo sperato. L’anno seguente pubblica “Una donna per amico”, accompagnato dal singolo “Una donna per amico / Nessun dolore”. Nel frattempo l’artista porta a termine un secondo album in inglese. Nello stesso periodo termina il sodalizio professionale tra Mogol e Battisti, per divergenze a livello artistico.

Nel 1982 viene pubblicato l’album “E’ già”: disco composto da melodie brevi su arrangiamenti elettronici. Il disco non riscuote grandi consensi anche se è possibile notare attraverso testi e musica, il cambiamento stilistico del cantautore. Tra il 1982 e il 1983 Battisti collabora con Adriano Pappalardo, alla realizzazione degli album “Immersione” e “Oh! Era Ora”.

Nella seconda metà degli anni ’80 il cantautore inizia a collaborare con Pasquale Pannella. Dalla coppia nascono cinque album: “E’ già”, “Don Giovanni”, “L’apparenza”, “La sposa occidentale”, “Cosa succederà alla ragazza”. L’ultimo album viene pubblicato il 29 settembre del 1994; il titolo è “Hegel”.

Il 29 agosto del 1998 Battisti viene ricoverato in una clinica milanese. Il cantante muore l’8 settembre a soli 55 anni. 

Lucio Dalla

on 4 Marzo 2024 in Remembering

4 marzo 2024
Radio Birikina ricorda: Lucio Dalla.

Lucio Dalla è nato a Bologna il 4 marzo 1943, città in cui trascorre la prima parte dell’infanzia.

Il padre muore quando Lucio ha solo sette anni e la madre decide di iscrivere il figlio al Collegio Vescovile Pio X di Treviso. Agli inizi degli anni ’40, Dalla inizia lo studio della fisarmonica; nel frattempo frequenta la scuola di ragioneria.

Walter Fantuzzi in occasione del decimo compleanno, gli regala un clarinetto ed è così, da autodidatta, che Lucio si avvicina sempre più al mondo della musica, esibendosi in alcuni gruppi dilettantistici. In questi stessi anni è uno dei componenti di un complesso jazz bolognese chiamato “Rheno Dixieland Band”. In seguito Lucio duetterà con importanti personalità nel mondo del jazz, come Bud Powell, Charles Mingus e Eric Dolphy. Nel 1960 Dalla prende parte al Primo Festival Europeo del Jazz, insieme alla sua band, classificandosi al primo posto. La partecipazione a questa manifestazione risulta importante poichè il cantante viene notato dai membri di un’orchestra romana, la “Second Roman New Orleans Jazz Band”, formata da Mario Cantini, Maurizio Majorana, Peppino De Luca, Roberto Podio e Piero Saraceni.

L’anno seguente (1961) con la formazione romana inciderà il brano “Telstar”, cover di una canzone internazionale. Nel 1962 è membro dei “Flippers” (qui Dalla presterà la sua voce e la maestria nel suonare il clarinetto e il sassofono). Nello stesso periodo inizia a presentarsi al pubblico che lo nota per i particolari gorgheggi scat.

La prima incisione scat viene inserita nella canzone “Hey You” presente nell’album “At Full Tilt”. La carriera da solista inizia dopo il “Cantagiro” del 1963, quando Gino Paoli persuade Dalla ad abbandonare la band “Flippers”. L’esordio come solista si ha con il 45 giri intitolato “Lei (non è per me)”/ “Ma questa sera” (versione italiana del brano di Curtis Mayfield). Nonostante l’insuccesso ottenuto nel Cantagiro del 1966, Dalla non si perde d’animo e fonda un proprio gruppo: “Gli idoli”, con cui incide l’album “1999”. Con la canzone intitolata “Il cielo”, Lucio partecipa al Festival delle Rose, ottenendo il consenso e il premio da parte della critica. Nel 1970 esce il secondo album del cantante: “Terra di Gaibola” (che prende il nome da un sobborgo collinare di Bologna). L’anno seguente partecipa al Festival Di Sanremo con la canzone “4/3/1943”, aggiudicandosi il terzo posto. A questa esperienza fa seguito l’album “Storie di casa mia” dallo stile musicale semplice ed immediato, contrapposto a testi socialmente impegnati e profondi.

Sempre nel 1972 partecipa a Sanremo con la suggestiva “Piazza Grande”, brano composto insieme a Ron su testo di Sergio Bardotti e Gianfranco Balduzzi. La canzone parla di un barbone realmente vissuto ed è proprio il testo a sensibilizzare la città di Bologna su questa tematica, che dà vita all’Associazione “Amici di Piazza Grande Onlus”. Nel 1973 Dalla si rivolge a Roberto Roversi per i testi delle proprie canzoni; il sodalizio tra i due inizia con il brano “Il giorno aveva cinque teste” (1973). Due anni dopo viene pubblicato “Anidride solforosa”, in cui figurano i brani: “Le parole incrociate”, “Carmen Colon” e “Mela da scarto”.

In quello stesso anno partecipa al Festival del proletariato giovanile al Parco Lambro di Milano, riscuotendo successo. La coppia Dalla-Roversi terminerà di collaborare dopo lo spettacolo teatrale: “Il futuro dell’automobile e altre storie”. Nel 1977 il cantante decide di ritirarsi nelle isole Tremiti per dedicarsi alla scrittura di un nuovo album autoriale: la prima canzone che viene resa nota al pubblico è “Come è profondo il mare” (che dà il nome anche all’album). Tra gli altri brani ricordiamo “Anna e Marco”, “L’ultima luna”, “La signora”, “Stella di mare” e “L’anno che verrà”. Gli anni ’80 sono caratterizzati anche dall’uscita di alcuni album di successo come “Lucio Dalla”, “Dalla” e il 45 giri “Ma come fanno i marinai” (quest’ultimo in collaborazione con Francesco De Gregori). Nel 1981 Dalla pubblica il disco “Q disc” il cui successo è determinato dai brani “Telefonami tra vent’anni”, “Ciao a te” e “Madonna disperazione”. Due anni dopo l’attore Carlo Verdone decide di dedicare al cantautore bolognese un film: “Borotalco”; in occasione del lancio di questo, esce la canzone “Grande figlio di puttana”. Viene pubblicato l’album “1983” che ottiene successo nelle vendite (all’epoca dalla collaborava con gli “Stadio” che poi abbandona per unirsi a Mauro Malvasi). Il risultato di questa nuova collaborazione è “Viaggi organizzati”. Nel 1985 riprende il lavoro con gli “Stadio”: insieme pubblicheranno l’album “Bugie” che si aggiudica il disco di platino. Tra i brani ricordiamo “Chissà se lo sai”, “Ribot” e “Lunedì film”. Con gli Stadio, l’artista eseguirà una lunga tournèe all’estero da cui nascerà il doppio album dal vivo “DallAmericaruso”. Unico inedito risulta essere la famosissima “Caruso”, oggi considerata un classico della musica italiana.

Risale al 1988 la nuova esperienza musicale che vede come protagonisti Lucio Dalla e Gianni Morandi: da questa collaborazione nasce un disco di quindici tracce dal titolo “Dalla/Morandi”. All’album fa seguito un fortunato e lungo tour. Due anni dopo esce “Cambio”, anticipato dal fortunato singolo “Attenti al lupo” (scritto da Ron), che diventa un vero e proprio tormentone. Nel 1993 esce “Henna” che prende il nome da uno dei brani del disco; il video musicale della canzone viene per la prima volta presentato durante la trasmissione “Roxy Bar” condotta da Red Ronnie. Sempre nello stesso anno, Dalla riceve il Premio Librex Montale nella sezione “Poetry for Music”, volta a premiare testi poeticamente ben scritti.

A partire dal 1996 si registra un cambiamento nelle sonorità adottate dal cantautore che si avvicina al pop; a tal proposito citiamo l’album che ha evidenziato questa nuova tendenza musicale: “Canzoni”. Nel settembre del 1999 Dalla pubblica “Ciao”, che si aggiudica il doppio disco di platino; poco prima gli era stata conferita la Laurea Honoris Causa dalla facoltà di “Lettere e Filosofia” di Bologna.

Arriviamo al 2001, anno in cui viene pubblicato “Luna Matana”, album che viene preceduto dal brano “Kamikaze” (probabilmente ispirato all’attentato terroristico dell’11 settembre). Lucio Dalla ha sempre dimostrato di essere un artista eclettico e pronto a mettersi in gioco; dal pop passa alla musica lirica componendo la sua “Tosca- Amore disperato”, ispirata alla “Tosca” di Giacomo Puccini. Dopo un progetto che unisce le opere “Pulcinella” di Igor Stravinskij e “Arlecchino” di Ferruccio Busoni, nel 2008 l’artista mette in scena “L’opera del mendicante” di John Gay (una ballad opera). In seguito alle esperienze teatrali nasce un nuovo album: “Il contrario di me”, seguito da un lungo e fortunato tour teatrale.

Nel 2010 tutti i giornali comunicano la “riunion” artistica tra Lucio Dalla e Francesco De Gregori: il tour ha inizio nella primavera di quello stesso anno nelle maggiori piazze italiane.

L’8 novembre 2011 viene pubblicato un nuovo disco, intitolato: “Questo è amore” (doppio CD che contiene brani d’amore). Lo stesso anno inizia a lavorare alla canzone “Nanì” che verrà presentata in coppia con Pierdavide Carone al Festival di Sanremo.

Lucio Dalla muore il 1 marzo 2012, a causa di un infarto.