Bob Dylan

Bob Dylan

24 maggio 2023
Radio Birikina festeggia Bob Dylan

Robert Allen Zimmerman, meglio conosciuto come Bob Dylan nasce a Duluth il 24 maggio 1941. Bob trascorre gran parte della sua infanzia a Hibbing (Minnesota). Le prime esperienze all’interno di una band risalgono al periodo delle scuole superiori: “The Shadow Blasters” prima e poi i “The Golden Chords”. Da queste prime esperienze nasce la passione per la musica folk. Ben presto inizia a suonare al 10 O’Clock Scholar, un caffè situato vicino al campus; è durante queste serate che il cantante conosce estimatori di musica folk.

Dopo aver lasciato il college, Dylan si trasferisce a New York per intraprendere l’attività di musicista: suona in molti club e il 29 luglio 1961 presenzia alla trasmissione radiofonica “Saturday Of Folk Music”; in tale occasione suona con Ramblin’ Jack Elliot “Acne”, brano di Eric Von Schmidt, “Mean old Southern Man”, “Handsome Molly”, “Omie Wise” e “Poor Lazarus”. Il primo album (“Bob Dylan”) risale al 1961 e include brani della tradizione folk, blues e gospel oltre a due inediti. Il lavoro non riscuote molto successo. A questo fa seguito un secondo album: “The Freewheelin’ Bob Dylan” (1963) in cui figurano numerosi brani di protesta; tra questi citiamo la celebre “Blowin’ in the Wind” e “A Hard Rain’s A-Gonna Fall”. Molti brani composti dall’artista raggiungono il grande pubblico grazie all’interpretazione di altri artisti, tra cui: “The Byrds”, “Sony and Cher”, “The Hollies”, “The Turtles” e “Manfred Mann”.

Nel 1963 Dylan prende parte allo sceneggiato televisivo “Madhouse on Castle Street”. Nello stesso anno pubblica un nuovo album il cui titolo è: “The Times They Are A-Changing’” che contiene sia brani di denuncia sia due canzoni d’amore. Nel giugno del ’64 esce l’album “Another Side of Bob Dylan” che racchiude: “I Shall Be Free #10”, “To Ramona”, “Black Cow Blues” e “If Ain’t Me Babe”. Dal 1964 al 1965 il Dylan re del folk diventa nell’immaginario comune una rock star. In quel periodo esce “Bringing It Back Home”, il primo lavoro accompagnato da suoni elettronici. Il singolo estratto è “Subterranean Homesick Blues”.

Nel giugno del 1965 viene pubblicato il singolo “Like a Rolling Stone”, parte dell’album “Desolation Row”, seguito poi da “Highway 61” e da “Blonde on Blonde”. Dopo questi tre dischi di successo l’artista intraprende un fortunato tour mondiale in Europa e in Australia. Dopo un incidente ancor oggi provocato da cause misteriose, Bob si è dedicato al montaggio di alcuni spezzoni del film sul tour svolto nel 1966. La bozza di “Eat the Document” viene rifiutata dalla ABC perché giudicata incomprensibile. Successivamente collabora con gli “Hawks” ad alcune registrazioni sia di brani già editi, sia di nuove hit che poi, nel 1975, verranno pubblicate dalla Columbia col titolo “The Basement Tapes”.

Alla fine del 1967 gli “Hawks” mutano il nome in “The Band” e incidono l’album “Music from Big Pink”. Alla fine di quello stesso anno viene lanciato sul mercato “John Wesley Harding”, una raccolta di brani calmi e contemplativi di cui citiamo: “ All Along The Watch Tower” e “Drifter’s Escape”. Il lavoro successivo di Dylan è “Nashville Skyline” del 1969 che contiene un duetto con Johnny Cash e il singolo “Lady Lady Lay”. Nel 1972 il cantante partecipa alla realizzazione della colonna sonora per il film “Pat Garret & Billy the Kid”, di cui è parte anche il brano “Knockin’on Heaven’s Door”.

Nel 1973, passato alla casa discografica Asylum Records, registra “Planet Waves” che contiene due versioni di “Forever Young”. A questo fa seguito “Blood on the Tracks” (1974), “Desire” (1976), “Hard Rain” (nato come documentario e andato in onda come special televisivo e poi reso in versione audio). Nel 1976, insieme ad altri artisti di spicco come Joni Mitchell, Van Morrison e Neil Young, partecipa al concerto di addio del gruppo “The Band”. Risale al 1979 l’album “Slow Train Coming”, vincitore di un Grammy Award per il brano “Gotta Serve Somebody”. L’anno seguente pubblica “Saved” e si dedica all’attività concertistica: “A Musical Retrospective”, questo il titolo dei live. Sempre nello stesso periodo registra “Shot of Love” seguito, nel 1983 da “Infidels” e da “Knocked Out Loaded” (1986).

Tra il 1986 e il 1987 prende parte ad una lunga tournèe con Tom Petty and “The Heartbreakers”, documentata nel lavoro video “Hard to Handle”. Gli anni ’80 terminano con numerose critiche per l’album “Oh Mercy” (1989) di cui ricordiamo le tracce: “Most Of The Time” e “What Was It You Wanted?”.

Degli anni ’90 citiamo i seguenti album: “Under the Red Sky” del 1990 (hanno partecipato George Harrison, Slash dei Guns N’ Roses, David Crosby, Bruce Hornsby, Stevie Ray Vaughan e Elton John), “Good as I Been to You” (1992), “World Gone Wrong” (1993), “Time Out of Mind”. Famoso è il rifiuto di Dylan di presenziare al Festival di Woodstock del 1995. A seguito di un grave problema al cuore il cantante riprende il tour musicale; la prima esibizione avviene davanti a Papa Giovanni Paolo II, a Bologna. L’11 settembre 2001 Bob pubblica un nuovo lavoro: “Love and Theft”, che viene nominato dal pubblico per alcuni Grammy Awards.

Nel 2003 esce il film “Masked and Anonymous” nato dalla collaborazione tra Dylan e il produttore televisivo Larry Charles. Tre anni dopo registra le tracce per l’album dal titolo “Modern Times” che vince il premio come “Miglior album di musica folk americana contemporanea” per poi, nel 2007 pubblicare il brano “Huck’s Tune”, scritto per la colonna sonora del film “Le regole del gioco”. Nel 2009 registra l’album “Together Through Life”.

In occasione dei suoi settant’anni, nel 2010 è stato pubblicato il libro “Bob Dylan. Play a song for Me”. Due anni dopo grandi artisti come Sting, Patti Smith, Diana Krall ed altri, celebrano il cantante con un album che racchiude alcune delle canzoni del repertorio di Bob. Nel luglio dello stesso anno il cantante annuncia l’uscita di un nuovo lavoro: “Tempest”, che viene positivamente accolto dalla critica. L’ultimo album è uscito nel 2015, il titolo è “Shadows in The Night” a cui fa seguito un tour internazionale.
Nel maggio del 2016 viene pubblicato Fallen Angels, album che raccoglie interpretazioni di brani della tradizione statunitense insieme con altre re-interpretazioni di canzoni di Sinatra.

Il 13 ottobre 2016, l’Accademia svedese assegna a Dylan il Premio Nobel per la Letteratura, con la seguente motivazione: “Per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana”.

Dopo aver annunciato una serie di date in programma in Europa per la primavera del 2017, il 31 gennaio annuncia l’imminente uscita (prevista per il 31 Marzo) di Triplicate, il primo album triplo in oltre 50 anni di carriera. In Triplicate sono contenute 30 nuove registrazioni di classici della tradizione americana, i tre album si chiamano rispettivamente: Til The Sun Goes Down, Devil Dolls e Comin’ Home Late.
A fine 2020 sottoscrive un accordo con l’Universal per la vendita dei diritti di oltre 600 canzoni, ovvero gran parte del suo repertorio.