Giorgio Gaber

Giorgio Gaber

25 gennaio 2022

Radio Birikina ricorda Giorgio Gaber

Giorgio Gaberscik, nasce a Milano il giorno 25 gennaio 1939. Adolescente, per curare il braccio sinistro colpito da paralisi, a 15 anni inizia a suonare la chitarra.

Dopo aver conseguito il diploma in ragioneria frequenta la facoltà di Economia e Commercio alla Bocconi pagandosi gli studi con i guadagni provenienti dalle serate in cui suona al Santa Tecla, famoso locale milanese. Conoscerà qui Adriano Celentano, Enzo Jannacci e Mogol; quest’ultimo lo invita alla Ricordi per un’audizione: è lo stesso Ricordi a proporgli di incidere un disco

Comincia una brillante carriera con “Ciao, ti dirò”, scritta con Luigi Tenco. Sono degli anni successivi le indimenticabili “Non arrossire”, “Le nostre serate”, “Le strade di notte”, “Il Riccardo”, “Trani a gogò”, “La ballata del Cerruti”, “Torpedo blu”, “Barbera e champagne”.

Nel 1965 sposa Ombretta Colli. Partecipa inoltre a quattro edizioni del Festival di Sanremo (con “Benzina e cerini”, 1961; “Così felice”, 1964; “Mai mai mai Valentina”, 1966; “E allora dai”, 1967), oltre a condurre vari spettacoli televisivi; nell’edizione 1969 di “Canzonissima” propone “Com’è bella la città”, uno dei primi brani che lasciano intravedere il successivo cambio di passo.

Nello stesso periodo, il Piccolo Teatro di Milano gli offre la possibilità di allestire un recital, “Il signor G”, il primo di una lunga serie di spettacoli musicali portati in teatro che alternando canzoni a monologhi trasportano lo spettatore in una atmosfera che sa di sociale, politica, amore, sofferenza e speranza, il tutto condito con un’ironia tutta particolare, che smuove risate ma anche la coscienza.

Scompare il giorno 1 gennaio del 2003, all’età di 63 anni, stroncato da una lunga malattia nella sua villa di Montemagno a Versilia, dove si era recato per trascorrere il Natale accanto alla moglie e alla figlia Dalia.