Lucio Dalla

Lucio Dalla

4 marzo 2024
Radio Birikina ricorda: Lucio Dalla.

Lucio Dalla è nato a Bologna il 4 marzo 1943, città in cui trascorre la prima parte dell’infanzia.

Il padre muore quando Lucio ha solo sette anni e la madre decide di iscrivere il figlio al Collegio Vescovile Pio X di Treviso. Agli inizi degli anni ’40, Dalla inizia lo studio della fisarmonica; nel frattempo frequenta la scuola di ragioneria.

Walter Fantuzzi in occasione del decimo compleanno, gli regala un clarinetto ed è così, da autodidatta, che Lucio si avvicina sempre più al mondo della musica, esibendosi in alcuni gruppi dilettantistici. In questi stessi anni è uno dei componenti di un complesso jazz bolognese chiamato “Rheno Dixieland Band”. In seguito Lucio duetterà con importanti personalità nel mondo del jazz, come Bud Powell, Charles Mingus e Eric Dolphy. Nel 1960 Dalla prende parte al Primo Festival Europeo del Jazz, insieme alla sua band, classificandosi al primo posto. La partecipazione a questa manifestazione risulta importante poichè il cantante viene notato dai membri di un’orchestra romana, la “Second Roman New Orleans Jazz Band”, formata da Mario Cantini, Maurizio Majorana, Peppino De Luca, Roberto Podio e Piero Saraceni.

L’anno seguente (1961) con la formazione romana inciderà il brano “Telstar”, cover di una canzone internazionale. Nel 1962 è membro dei “Flippers” (qui Dalla presterà la sua voce e la maestria nel suonare il clarinetto e il sassofono). Nello stesso periodo inizia a presentarsi al pubblico che lo nota per i particolari gorgheggi scat.

La prima incisione scat viene inserita nella canzone “Hey You” presente nell’album “At Full Tilt”. La carriera da solista inizia dopo il “Cantagiro” del 1963, quando Gino Paoli persuade Dalla ad abbandonare la band “Flippers”. L’esordio come solista si ha con il 45 giri intitolato “Lei (non è per me)”/ “Ma questa sera” (versione italiana del brano di Curtis Mayfield). Nonostante l’insuccesso ottenuto nel Cantagiro del 1966, Dalla non si perde d’animo e fonda un proprio gruppo: “Gli idoli”, con cui incide l’album “1999”. Con la canzone intitolata “Il cielo”, Lucio partecipa al Festival delle Rose, ottenendo il consenso e il premio da parte della critica. Nel 1970 esce il secondo album del cantante: “Terra di Gaibola” (che prende il nome da un sobborgo collinare di Bologna). L’anno seguente partecipa al Festival Di Sanremo con la canzone “4/3/1943”, aggiudicandosi il terzo posto. A questa esperienza fa seguito l’album “Storie di casa mia” dallo stile musicale semplice ed immediato, contrapposto a testi socialmente impegnati e profondi.

Sempre nel 1972 partecipa a Sanremo con la suggestiva “Piazza Grande”, brano composto insieme a Ron su testo di Sergio Bardotti e Gianfranco Balduzzi. La canzone parla di un barbone realmente vissuto ed è proprio il testo a sensibilizzare la città di Bologna su questa tematica, che dà vita all’Associazione “Amici di Piazza Grande Onlus”. Nel 1973 Dalla si rivolge a Roberto Roversi per i testi delle proprie canzoni; il sodalizio tra i due inizia con il brano “Il giorno aveva cinque teste” (1973). Due anni dopo viene pubblicato “Anidride solforosa”, in cui figurano i brani: “Le parole incrociate”, “Carmen Colon” e “Mela da scarto”.

In quello stesso anno partecipa al Festival del proletariato giovanile al Parco Lambro di Milano, riscuotendo successo. La coppia Dalla-Roversi terminerà di collaborare dopo lo spettacolo teatrale: “Il futuro dell’automobile e altre storie”. Nel 1977 il cantante decide di ritirarsi nelle isole Tremiti per dedicarsi alla scrittura di un nuovo album autoriale: la prima canzone che viene resa nota al pubblico è “Come è profondo il mare” (che dà il nome anche all’album). Tra gli altri brani ricordiamo “Anna e Marco”, “L’ultima luna”, “La signora”, “Stella di mare” e “L’anno che verrà”. Gli anni ’80 sono caratterizzati anche dall’uscita di alcuni album di successo come “Lucio Dalla”, “Dalla” e il 45 giri “Ma come fanno i marinai” (quest’ultimo in collaborazione con Francesco De Gregori). Nel 1981 Dalla pubblica il disco “Q disc” il cui successo è determinato dai brani “Telefonami tra vent’anni”, “Ciao a te” e “Madonna disperazione”. Due anni dopo l’attore Carlo Verdone decide di dedicare al cantautore bolognese un film: “Borotalco”; in occasione del lancio di questo, esce la canzone “Grande figlio di puttana”. Viene pubblicato l’album “1983” che ottiene successo nelle vendite (all’epoca dalla collaborava con gli “Stadio” che poi abbandona per unirsi a Mauro Malvasi). Il risultato di questa nuova collaborazione è “Viaggi organizzati”. Nel 1985 riprende il lavoro con gli “Stadio”: insieme pubblicheranno l’album “Bugie” che si aggiudica il disco di platino. Tra i brani ricordiamo “Chissà se lo sai”, “Ribot” e “Lunedì film”. Con gli Stadio, l’artista eseguirà una lunga tournèe all’estero da cui nascerà il doppio album dal vivo “DallAmericaruso”. Unico inedito risulta essere la famosissima “Caruso”, oggi considerata un classico della musica italiana.

Risale al 1988 la nuova esperienza musicale che vede come protagonisti Lucio Dalla e Gianni Morandi: da questa collaborazione nasce un disco di quindici tracce dal titolo “Dalla/Morandi”. All’album fa seguito un fortunato e lungo tour. Due anni dopo esce “Cambio”, anticipato dal fortunato singolo “Attenti al lupo” (scritto da Ron), che diventa un vero e proprio tormentone. Nel 1993 esce “Henna” che prende il nome da uno dei brani del disco; il video musicale della canzone viene per la prima volta presentato durante la trasmissione “Roxy Bar” condotta da Red Ronnie. Sempre nello stesso anno, Dalla riceve il Premio Librex Montale nella sezione “Poetry for Music”, volta a premiare testi poeticamente ben scritti.

A partire dal 1996 si registra un cambiamento nelle sonorità adottate dal cantautore che si avvicina al pop; a tal proposito citiamo l’album che ha evidenziato questa nuova tendenza musicale: “Canzoni”. Nel settembre del 1999 Dalla pubblica “Ciao”, che si aggiudica il doppio disco di platino; poco prima gli era stata conferita la Laurea Honoris Causa dalla facoltà di “Lettere e Filosofia” di Bologna.

Arriviamo al 2001, anno in cui viene pubblicato “Luna Matana”, album che viene preceduto dal brano “Kamikaze” (probabilmente ispirato all’attentato terroristico dell’11 settembre). Lucio Dalla ha sempre dimostrato di essere un artista eclettico e pronto a mettersi in gioco; dal pop passa alla musica lirica componendo la sua “Tosca- Amore disperato”, ispirata alla “Tosca” di Giacomo Puccini. Dopo un progetto che unisce le opere “Pulcinella” di Igor Stravinskij e “Arlecchino” di Ferruccio Busoni, nel 2008 l’artista mette in scena “L’opera del mendicante” di John Gay (una ballad opera). In seguito alle esperienze teatrali nasce un nuovo album: “Il contrario di me”, seguito da un lungo e fortunato tour teatrale.

Nel 2010 tutti i giornali comunicano la “riunion” artistica tra Lucio Dalla e Francesco De Gregori: il tour ha inizio nella primavera di quello stesso anno nelle maggiori piazze italiane.

L’8 novembre 2011 viene pubblicato un nuovo disco, intitolato: “Questo è amore” (doppio CD che contiene brani d’amore). Lo stesso anno inizia a lavorare alla canzone “Nanì” che verrà presentata in coppia con Pierdavide Carone al Festival di Sanremo.

Lucio Dalla muore il 1 marzo 2012, a causa di un infarto.