Neil Young

Neil Young

12 novembre 2022

Radio Birikina festeggia Neil Young

Neil Percival Young è nato a Toronto il 12 novembre 1945, dove ha trascorso la sua infanzia. All’età di 12 anni, a seguito del divorzio dei genitori, il ragazzo viene affidato alla madre: i due si trasferiscono a Winnipeg, in Manitoba. Durante il periodo scolastico comincia ad appassionarsi all’ambiente musicale, divenendo membro di alcuni gruppi folk. L’amore per la musica lo porta a comporre le sue prime canzoni. Nel 1965 forma il gruppo denominato “The Squires” seguito, un anno dopo dai “Mynah Birds” ma, prima di registrare il primo disco con la nuova band Neil viene arrestato per resistenza alle armi. A seguito di questa esperienza si trasferisce con l’amico, nonché bassista, Bruce Palmer a Los Angeles. In quel periodo i due si uniscono a Stephen Stills, Richie Furay e Dewey Martin per formare la band “Buffalo Springfield”caratterizzata dall’uso di sonorità folk, country, rock. Il loro primo lavoro: “Buffalo Springfield” viene pubblicato nel 1966. La band non ha vita lunga a causa di problemi sorti per questioni manageriali e per la dipendenza da droghe di Palmer. Nonostante questi ostacoli il gruppo riesce a presentare un secondo album. Abbandonato il progetto del gruppo, Neil Young comincia il proprio percorso da solista firmando un contratto con la casa discografica “Reprime Records”. Dalla collaborazione con il manager Elliot Roberts nasce agli inizi del 1969, l’album dal titolo “Neil Young”. Non contento del risultato ottenuto con questo suo primo lavoro recluta il chitarrista Danny Whitten , il bassista Billy Talbot e il batterista Ralph Molina per il nuovo album da solista (“ Everybody Knows This Is Nowhere”). Poco tempo dopo decide di entrare nel gruppo “Crosby, Stills e Nash” che viene ribattezzato “Crosby, Still, Nash e Young”. Il nuovo insieme musicale si esibisce anche al Festival di Woodstock. Con il gruppo Young incide dischi dal grande successo commerciale ed artistico, ne è un esempio “Déja Vu”.

L’artista non accantona il progetto come solista e decide di pubblicare un terzo album dal nome “After the Gold Rush”, designato come uno degli album più completi e caratteristici del cantante. Nell’autunno del 1970 l’artista si esibisce nelle principali città del nord America, presentando numerosi brani che andranno a confluire in successivi album. A Neshville, Neil fa la conoscenza di un gruppo country con cui inizia a collaborare per la realizzazione di un nuovo disco; il titolo è “Harvest”,uno dei maggiori successi nella carriera del cantante. Gli anni seguenti rappresentano un momento di crisi in campo artistico dovuto sia alla morte di alcuni amici, che ai problemi di depressione dello stesso cantante.

Il 1975 è l’anno che segna una svolta nella carriera di Neil. Gli album “Zuma”, “Long May You Run”, “American Stars’n Bars” riavvicinano il pubblico. Con la canzone intitolata “Rust Never Sleeps”, Young ottiene consensi commerciali, dal pubblico e dalla critica. Questo motiva il cantante che decide di intraprendere un tour.

Gli anni ’80 sono un ventennio di sperimentazione musicale: lo si può notare ascoltando l’ album “Hawks e Doves”, in cui viene eseguito un country straniante. Le nuove tendenze sonore portano Neil ad abbandonare la storica casa produttrice “Reprime” per unirsi alla “Geffen Records”, che lo lascia libero di utilizzare un sound più elettronico unito al rockabilly, alla new wave e al blues. Le scelte sempre più azzardate del cantante fanno nascere divergenze con la casa discografica che Neil decide di abbandonare. Negli anni ’90 si spinge al rock alternativo con l’album “Arc/Weld” del 1991. Nel 1995, dopo aver sperimentato il giunge, collabora con i Pearl Jam per “Mirror Ball”. L’anno seguente lo vediamo protagonista con “Broken Arrow”.

Tra i suoi recenti progetti il più ambizioso è “Greendale” risalente al 2003 (un concept- album). Nel 2005 un aneurisma cerebrale gli impedisce di pubblicare un nuovo album acustico. Nel 2006 pubblica “Living with War”, i cui testi polemizzano il sistema presidenziale di Bush. Quattro anni dopo vengono raccolti dieci inediti che vanno a comporre “Fork in the Road”. Nel giugno 2012 esce il disco dal titolo “Americana”, seguito da “Psychedelic Pill”. Nell’aprile del 2014 viene pubblicato “A Letter Home”: un album interamente costituito da cover. Sempre nello stesso anno: “Storytone”, anticipato dal singolo “Who’s Gonna Stand Up?”. Nel 2017 pubblica l’album “Hitchhiker”, album che contiene dieci canzoni incise da Young accompagnato dalla sua chitarra acustica o dal piano.