BREVE STORIA DEL PHON PER CAPELLI

Cari Birikini,

il phon è un oggetto di uso comune, ma come è nato questo strumento? Oggi vogliamo ripercorrere un po’ la sua storia.

Prima della sua invenzione, lo stilista francese Alexandre Ferdinand Godefroy progettò un aggeggio composto da un sedile con un cappuccio collegato ad una stufa a gas. Come funzionava il tutto? La cliente si doveva accomodare sotto il casco e una manovella soffiava aria calda sui capelli. Il primo brevetto per un asciugacapelli è stato concesso nel 1911. Non dobbiamo pensare ai phon di oggi ma a grossi e pesanti oggetti che producevano aria poco più calda di quella dell’ambiente. Dobbiamo attendere il 1920 per avere i primi prototipi del phon odierno; l’invenzione si deve a Racine.

Negli anni ’50 si registra una vera e propria svolta: gli asciugacapelli cominciarono ad essere usati dalla massa; diciamo che nei primi anni ’50 i phon erano ancora delle specie di cuffie in plastica collegate ad una macchina generatrice di aria calda. Negli anni successivi numerosi furono gli accorgimenti tecnici operati su questi strumenti tra cui l’inserimento di ioni volti ad attenuare i danni di eccessivo calore sui capelli.

Negli anni ’90 vennero lanciati sul mercato anche i primi phon portatili, migliori anche nella realizzazione: non più zinco e acciaio, ma plastica.

Ed ora, amici di Radio Birikina vogliamo darvi anche qualche piccolo consiglio su come usare il vostro asciugacapelli: non appoggiatelo mai direttamente sulla spazzola ma tenetelo ad una distanza di un paio di centimetri; inoltre inclinatelo di 45 gradi in modo che segua il senso di crescita dei capelli!