CANDY CANDY COMPIE 40 ANNI

“Dolce Candy” nasce come manga del genere shojo, ossia un fumetto giapponese dedicato all’universo femminile, nel 1975.
La storia è stata scritta da Kyoko Mizuki e trasposta in fumetto da Yumiko Igarashi. La vicenda si ambienta nei primi anni del Novecento quando Candy, la protagonista e Annie vengono abbandonate nell’orfanatrofio religioso di Miss Pony e Suor Maria.Tra le due nascerà una grandissima amicizia destinata a durare nel tempo.

Dopole prime avventure dell’infanzia all’orfanotrofio, Annie viene adottata da una famiglia benestante, questo provocherà nella protagonista un senso di solitudine, colmato dal misterioso “Principe della collina”, un ragazzo biondo, che indossa un kilt scozzese e che consola le sue pene suonando la cornamusa. Poco dopo anche Candy viene affidata ad un’abbiente famiglia che la costringe però a lavorare come cameriera e a dormire nelle stalle.

Nello stesso periodo conoscerà anche, gli Andrew il cui capofamiglia (il misterioso zio William Albert) ha affidato il comando del nucleo all’anziana zia Elroy. Candy stringerà amicizia con il damerino Archie, suo fratello Stear e il cugino Anthony, tanto che gli Andrew decidono di legalizzare l’adozione della fanciulla.

Tra Candy e Anthony nasce un legame, stroncato dall’improvvisa morte del ragazzo; questo spinge Candy a far ritorno all’orfanatrofio per ritrovare la serenità di un tempo. Una serie di avventure, lo scoppio della Grande Guerra porteranno la protagonista a nuove esperienze e conoscenze; tra queste Terence di cui si innamora e Albert, un giovane vagabondo che scoprirà essere il suo benefattore o meglio, lo zio William Albert.

La storia si è trasformata da fumetto a serie animata, trasmessa nel 1980. La prima sigla “Candy Candy” è stata cantata dai Rocking Horse fino al 1989 quando ad aprire la puntata del cartone animato sarà sigla “Dolce Candy” intonata dalla voce di Cristina D’Avena.
Sempre in quel decennio sono stati proiettati due film: “Candy” e “Candy e Terence”. Ora che Candy compie quarant’anni al personaggio è stato dedicato un libro.