DON BACKY

Don Backy è uno dei cantati più noti degli anni Sessanta. Il cantante nel 2014 riceve il “Premio Italiano alla Carriera” assegnato da CAPAM, durante la serata si esibisce interprentando i suoi successi e ottenendo un grande successo dal pubblico che lo acclama.

Aldo Caponi, prima di diventare Don Backy, lavora in una conceria di pellame a Santa Croce sull’Arno, e intanto coltiva la passione per la pittura, la recitazione e il rock. Riuscirà a realizzarsi in tutti e tre i campi.

Inizia a strimpellare la chitarra da ragazzino, dopo aver visto al cinema, nel 1956, il film “Senza tregua il rock and roll”, in cui Bill Haley canta, accompagnato dal gruppo dei Comets, “Rock around the clock”. Comincia quindi a cantare il genere con il gruppo dei “Golden Boys” – lavorando di giorno come impiegato in una conceria di pellami –  usando il nome d’arte di Agaton e, ben presto, a comporre canzoni, finché nel 1960 incide il suo primo 45giri, registrato a Roma e autoprodotto, contenente le canzoni “Volo lontano” e “Solo con te” con il nome di ‘Agaton e i Pirati’.

L’anno successivo scrive “La storia di Frankie Ballan”, una ballata ispirata alla storia di Franco, un suo amico scappato di casa con la sua ragazza Wally : la musica, assolutamente inusuale in quel periodo, ricorda molto le atmosfere western. Il giovane Aldo crede fino in fondo a questa canzone : si reca a Torino per inciderla in un terzo 45 giri autoprodotto. Il disco fu inviato a discografici e produttori. Il maestro Detto Mariano, all’epoca collaboratore di Alessandro, Celentano, ascolta il disco e lo segnala ad Adriano, che sta cercando nuovi artisti da lanciare per la sua casa discografica, il Clan Celentano. Solo la curiosità spinge Milena Cantù, all’epoca fidanzata di Celentano, a riascoltare il disco, rimanendone entusiasta. Adriano Celentano si convince allora dell’originalità del brano e del cantante e lo fa contattare dal fratello con una lettera raccomandata. Il ragazzo si presenta emozionatissimo a Milano e fu subito scritturato.

Ricky Gianco, Guidone e altri componenti del Clan decidono di cambiare il nome d’arte di Agaton e optano per Don Backy. La neonata etichetta discografica lo invia al primo Cantagiro con “La storia di Frankie Ballan”. Sulla facciata B del disco fu incisa la canzone “Il Fuggiasco”. L’anno successivo Don Backy partecipa alla seconda edizione della manifestazione con il brano “Amico”, cover di un brano di Burt Bacharach, riscuotendo anche in questo caso un lusinghiero successo di vendite. Nello stesso anno, cantando “La carità”, facciata B di “Amico”, prende parte al film “Il monaco di Monza” con Totò, per la regia di Sergio Corbucci. In questo film Don Backy e Celentano compaiono nei panni di due frati, cantando una canzone di Don Backy, “La Carità”.

Un altro successo di quell’anno è l’irriverente “Ho rimasto” – che crea scandalo per l’errore grammaticale contenuto nel testo – seguito l’anno dopo da “Io che giro il mondo”. Don Backy scrive anche testi per altri autori del Clan : sulla musica di “Stand by me” racconta la storia di una ragazza non vedente, e la canzone “Pregherò” diventa un grande successo di Celentano ; per Ricky Gianco scrive il testo di “Tu vedrai”, sulla musica di “Don’t play that song”, che sarà lanciata quale seguito di “Pregherò”. Il 1964 è anche l’anno di “Cara”, che sarà seguita nel 1965 dal brano “L’amore”, giudicata da lui come la canzone che gli apre definitivamente il suo mondo di ‘cantainventore’.

Nel 1967 è al Festival di Sanremo in coppia con Johnny Dorelli con una delle sue canzoni più celebri, “L’immensità”, sarà ripresa subito da Mina, da Milva e da decine di artisti nel tempo. Segue il grande trionfo con “Poesia”, scritta nell’estate dello stesso anno. L’anno dopo, per problemi legati alle royalties effettive pagategli sui dischi venduti, abbandona il Clan Celentano. Le versioni di questa vicenda sono divergenti, ma nel 1974, Celentano giungerà a una transazione, considerate le prove inconfutabili presentate da Don Backy.

Il cantautore toscano nel 1968 avrebbe dovuto partecipare al Festival di Sanremo in coppia con Milva con il suo brano “Canzone”, ma Ornella Vanoni si è infatuata della sua canzone “Casa bianca” e la pretende per il festival. Don Backy non può però accontentarla, perché il regolamento di allora vietava a un compositore di presentare più di un brano. Il Clan trova l’escomotage di far presentare la documentazione riguardante “Casa Bianca” facendola firmare da un prestanome. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, già abbondantemente colmo dalla vicenda delle royalties che Celentano per 7 anni non ha pagato a Don Backy, per le canzoni che hanno portato al successo lo stesso Adriano Celentano. La situazione precipita e così Celentano gli impedisce di partecipare come cantante al Festival di Sanremo.

La sua “Canzone” sarà interpretata proprio da Adriano Celentano che, vendicandosi di quello che lui reputa il tradimento di un amico, la canta stonando volutamente, fingendo di dimenticarsi le parole, e con un tono distratto e svagato che non rende giustizia al brano. Nonostante ciò la canzone arriva terza, grazie soprattutto a Milva, e “Casa bianca” si classifica seconda. Il giorno successivo, il quotidiano “La Notte” titola in prima pagina : “Don Backy vince senza cantare”. Anche questa canzone è incisa da svariati artisti, tra i quali Massimo Ranieri.

L’artista toscano prontamente fonda una sua casa discografica, chiamandola ‘Amico’ dal titolo del suo primo successo, ma qualcuno vedrà in questo nome un riferimento ironico alla vicenda che lo vede contrapposto a Celentano. Il primo 45 giri esce con “Canzone” e, sul lato B, “Casa bianca”. Il Clan pubblica un altro 45giri usando il provino che Don Backy aveva inciso in precedenza, e tutto ciò, unito ai dischi cantati da Milva e da Celentano, fa in modo che nello stesso periodo ci siano ben 4 dischi con la stessa canzone : la versione di Don Backy risulta di gran lunga la più venduta e raggiunge il primo posto nella hit parade per due settimane. La vicenda prosegue in tribunale : Celentano denuncia Don Backy per aver rotto il contratto, e Don Backy a sua volta lo denuncia per royalties non pagate al 100% sui dischi realizzati da lui.

Don Backy si rifà l’anno dopo con “Un sorriso”, in coppia con Milva, che vince la prima serata e si classifica terza a Sanremo 1969 riscuotendo un buon successo di vendite, che continua negli anni successivi con “Cronaca” nel 1970 e con “Bianchi cristalli sereni”, presentata al Festival nel 1971. Nel 1971 propone a Mina “Sognando”, storia di un disagio mentale, che riscuote un grande successo nel 1976. La cantante inserisce in un 45 giri un altro brano di Don Backy, “Nuda”, che la radio censura per il testo. Con il passare degli anni Don Backy, allontanatosi dalle scene musicali, si dedica ad altre attività.

Il 16 maggio 2014 ritira a Genova presso il FIM, dove riceve il ‘Premio Italia alla Carriera’ assegnato da CAPAM e consegnato da Verdiano Vera, organizzatore della manifestazione. Durante l’evento si esibisce interpretando i suoi più grandi successi e ottenendo un ottimo consenso da parte di un folto pubblico che lo acclama.