Eurovision Song Contest 2016

I concorsi canori, si sa, hanno il potere di coinvolgere ed incollare davanti alla Tv migliaia di persone, ne è la prova il tam tam mediatico che il Festival di Sanremo ogni anno inevitabilmente porta con sé.
Ma un evento in particolare ha il potere di unire tutta Europa e non solo, è l’Eurovision Song Contest.
In Italia è ancora poco conosciuto, ma tutti i paesi europei si bloccano per assistere, tra riunioni di amici e feste di piazza, all’evento tanto atteso.
Il meccanismo è semplice: ogni paese Europeo può partecipare inviando un cantante della propria nazione, giurie di qualità e televoto hanno la possibilità di eleggere il proprio preferito senza poter votare però il proprio cantante, vale a dire che nel nostro caso gli italiani possono votare chiunque ma non il cantante in gara per l’Italia.

Il primo ESC nasce nel 1956 e si è svolto senza interruzione da allora. E non a caso abbiamo citato il festival sanremese perché è stato proprio quello il modello di gara preso in considerazione dall’Unione Europea di Radiodiffusione che ne è l’organizzatrice. Ed è a Roma che il 19 ottobre 1955 si stabilì la data della prima edizione svoltasi il 24 maggio 1956 a Lugano, Svizzera.
Furono solamente sette i paesi partecipanti, ma i semi gettati furono buoni e via via, negli anni a venire si aggiunsero numerosi altri paesi.
Il meccanismo attuale, in vigore dalla seconda edizione, prevede che il paese vincitore ospiti l’edizione successiva nel proprio Stato.

L’Italia vede la sua prima vittoria con la giovanissima Gigliola Cinquetti che canta “Non ho l’età (per amarti)” nel 1964 e così tutta l’Europa si sposta a Napoli scelta per ospitare l’evento nel 1965.
Solo un’altra vittoria va all’Italia con Toto Cutugno nel 1990 a Zagabria che trionfa con “Insieme”.
Per la seconda volta L’Eurovision Song Contest torna in Italia ospite a Roma degli studi di Cinecittà e a presentarlo sono proprio i due storici vincitori: Gigliola Cinquetti e Toto Cutugno.

Nei vari anni di partecipazione l’Italia ha inviato diversi cantanti: Domenico Modugno per ben tre volte, Claudio Villa che partecipa nel 1962 e nel 1967, Bobby Solo, Iva Zanicchi, Al Bano e Romina Power, Mia Martini, Riccardo Fogli, solo per citarne alcuni.

Dopo il 1997 l’Italia che partecipa con i Jalisse, esce dalla gara per farvi ritorno solamente nel 2011 con Raphael Gualazzi che si classifica secondo.
Seguono Nina zilli, Marco Mengoni, Emma, Il Volo classificati terzi e Francesca Michielin nell’ultima edizione.

Il brano del 2016 è la versione rivisitata che la cantante bassanese ha presentato lo scorso febbraio a Sanremo: “Nessun grado di separazione” tradotto in inglese in “No degree of separation” cantata in italiano con un ritornello in inglese.
Un palco allestito con palloncini e fiori, uno stagno virtuale in cui la Michielin si è esibita senza esitazione, bella e limpida nella sua giovane età.

L’anno prossimo saremo tutti invitati in Ucraina dato che l’edizione di quest’anno è stata vinta dalla cantante Jamala che ha portato un brano a tema sociale, storico e politico intitolato “1944”.