Il fotoromanzo

Cari amici di Radio Birikina,

chi di voi non ha almeno una volta, sfogliato una rivista di fotoromanzi? Oggi vogliamo parlare proprio di questi giornalini fatti di immagini.

Prima del fotoromanzo esisteva in in Italia una rivista denominata “Grand Hotel” i cui racconti erano soltanto disegnati, non veniva ancora utilizzata la fotografia.

Il primo fotoromanzo compare l’8 maggio 1947 ad opera di Cesare Zavattini e Damiano Damiani. La rivista “ Il mio sogno” era formata da dodici pagine in bianco e nero all’interno delle quali venivano presentate due puntate di fotoromanzi intervallati da altre rubriche. Il costo del giornale era di 20 lire.

I primi due fotoromanzi pubblicati erano “Nel fondo del cuore” e “Menzogne d’amore”.

A seguito di “Sogno” una diversa casa editrice crea la testata “Bolero”. Le eroine di questi scritti sono sempre giovani ragazze, povere, romantiche ma determinate; queste storie non sono la lettura della società del dopoguerra ma i sogni delle ragazze portati su carta. Negli anni ’50 si calcola che circolassero 1.600.000 copie di fotoromanzi.

Durante il decennio successivo, si afferma la casa editrice “Lancio” che esporta le sue produzioni anche in Francia e a New York.

Il fotoromanzo ha avviato la carriera di molti artisti divenuti poi famosi in tutto il mondo; alcuni esempi sono Sophia Loren, Franco Gasparri, Gina Lollobrigida, Sebastiano Somma, Antonio Migliacci, Barbara De Rossi.

A partire dagli anni ’80 la diffusione di questo genere comincia a scemare tuttavia, ancor oggi sul settimanale “Grand Hotel” e nelle testate proprietà della “Lancio” (“Letizia”, “Kolossal”, “Charme” e “Kiss”) vengono narrate alcune vicende amorose sotto forma di fotoromanzo.