ALFRED HITCHCOCK MAESTRO GIALLO

Cari amici di Radio Birikina,

oggi vogliamo parlare del maestro del thriller ovvero il grande regista e produttore cinematografico Alfred Hitchcock.

Alfred Joseph Hitchcock entra nel mondo del cinema intorno al 1920 quando viene assunto agli Famous- Players- Lasky- Studios (futura Paramount Pictures); successivamente passa alla Gainsborough Pictures dove si occupa di numerose mansioni: come sceneggiatore, scenografo, assistente di regia e montatore.

 

La prima esperienza come regista risale al 1925 quando Michael Balcon gli affida la direzione del lungometraggio muto “Il labirinto delle passioni” (il cinema sonoro non esisteva ancora). A questo fanno seguito altri nove film muti: “ L’aquila della montagna”, “Il pensionante”, “Il declino”, “Virtù facile”, “Vinci per me!”, “La moglie del fattore”, “Tabarin di lusso” e “L’isola del peccato”. Nonostante l’avvento del sonoro (1927), Hitchcock continua a lavorare in muto fino al 1929, anno di “Ricatto”. Nel 1934 il regista firma un contratto con la “Gaumont British Picture Corporatio”; dopo due fiaschi commerciali (“L’isola del peccato”, “Ricco e Strano”), con “L’uomo che sapeva troppo” il successo sia con il pubblico che da parte della critica è assicurato. A questo seguono: “Il club dei 39”, “Amore e mistero”, “Sabotaggio”, “Giovane e innocente” e “La signora compare”.

Se tutte queste pellicole sono state realizzate su suolo britannico, nel 1937 la meta dell’artista diventa l’America; qui si trasferisce con la moglie Alma e la figlia Pat. Il periodo americano risulta fiorente per Hitchcock che perfeziona lo stile e dà voce alle sue idee. Nascono film come “Il sospetto”, “Il signore e la signora Smith”, “Prigionieri dell’oceano”, “Io ti salverò”, “Notorius- L’amante perduta”.

“L’altro uomo” segna il passaggio alla Warner Bros che gli offre appoggio anche per il successivo lavoro intitolato “Io confesso”, che non viene ben accolto dal pubblico. Hitchcock non si arrende e si avvale della bellezza e bravura di Grace Kelly per il prossimo film: “Il delitto perfetto”. Sempre con lei gira nel 1954 “La finestra sul cortile”, definito dal cineasta Truffaut: “Un film sul cinema”.

L’anno successivo il regista allarga i propri orizzonti inserendosi nel mondo televisivo; stiamo parlando della serie “Alfred Hitchcock presenta”, una ventina di film il cui motivo conduttore è il crimine. I soldi guadagnati con queste piccole produzioni gli permettono di avventurarsi in progetti cinematografici più complessi come “L’uomo che sapeva troppo”, “Il ladro”, “La donna che visse due volte”, “Marnie” e il suo capolavoro: “Psycho”. Per questi film Hitchcock si avvale della collaborazione del compositore statunitense Bernard Hermann. Le ultime produzioni non si rivelano proficue e oltre all’insuccesso lavorativo, Hitchcock deve farei conti con il peggioramento del suo stato di salute. A causa di problemi cardiaci, il 29 aprile 1980 il regista muore (80 anni).