LAGUNA BLU

Credo che tutti almeno una volta, abbiano visto il film “Laguna Blu”, la storia di due bambini naufragati su un’isola deserta che, rimasti orfani, si trovano a dover affrontare le insidie dell’isola e i primi sentimenti.

Il film, del 1980, diretto da Randal Keiser è ambientato nel 1800. I giovanissimi cugini inglesi Richard e Emmeline assieme all’anziano cuoco di bordo sono gli unici sopravvissuti al naufragio. L’uomo diventa come un padre per i due ragazzi: se ne prende cura insegnando loro come procurarsi il cibo, costruire capanne. Una notte però l’anziano Paddy muore e i due devono badare a loro stessi.

Gli anni passano, Emmelin e Richard diventano due adolescenti belli e sani: entrambi si spaventano sui cambiamenti del loro corpo e iniziano a vedersi in modo diverso, si piacciono. In uno degli episodi Emmeline, curiosa, scopre una statua insanguinata (posta nella parte dell’isola proibita, secondo gli ordini impartiti dall’anziano cuoco), questo la spinge a pregare.

Tra i due nasce una reciproca passione e l’amore. Presto la fanciulla rimane incinta di un maschietto a cui viene dato il nome Paddy, in memoria del buon vecchio. Il bambino cresce e i genitori gli insegnano a nuotare, a pescare e a costruire utensili.

Un giorno, una nave guidata da Arthur, il padre di Richard in cerca del figlio perduto, giunge davanti alla laguna; scorge una famigliola giocare sulla sabbia ma scambia il trio per nativi. Richard e Emmeline inoltre, non sono intenzionati a far ritorno a casa, hanno trovato la loro felicità. Dopo altre vicissitudini, il padre di Richard fa ritorno nell’isola e finalmente ritrova il figlio.

La pellicola è stata girata in Giamaica e nelle isole Figi incassando, nel mercato nord americano oltre 58 milioni di dollari. Il film non è stato esente da critiche: nonostante si tratti di una storia d’amore, la visione rimase sconsigliata ad un pubblico minorenne a causa delle scene di nudo.

Del lungometraggio venne creato un sequel intitolato “Ritorno alla laguna blu” del 1991.