Le vecchie Lire

Cari amici di Radio Birikina,

oggi parliamo delle vecchie Lire, la valuta italiana nata nel 1861 dopo l’unità nazionale e rimasta in vigore fino al 2002 (anno in cui è subentrato l’euro). Prima di essere la moneta italiana, la Lira venne adottata dalla Repubblica Cispadana in epoca napoleonica. Risalgono al 1807 le prime emissioni delle zecche di Milano, Bologna e Venezia. In quel momento storico, la lira valeva quanto il franco francese.

Nel 1893 venne messa in liquidazione la Banca Romana e venne poi creata la Banca d’Italia, con una copertura aurea di almeno il 40% delle lire in circolazione.

Specialmente negli anni ’60 si pagava spesso in spiccioli, le banconote erano meno diffuse e utilizzate.

 

Ma che cosa c’era rappresentato dietro le monete? Iniziamo da 1 lira: tra il 1946 al 1950 c’era l’Arancia, tra il 1951 e il ’59 invece, la cornucopia ovvero il “corno dell’abbondanza”.

Passiamo alle 2 lire su cui erano rappresentate o una spiga o un olivo. Simboli di flora e fauna anche per le tre lire su cui dal ’46 al ’50 era presente l’uva; dal 1951 il Delfino.

E ricordate le 10 lire? Tra il 1946 e il 1950 era rappresentato l’Olivo, subito dopo si mutò optando per una spiga di grano.

Saliamo di valore con le 20 lire su cui protagonista è sempre stato l’albero di quercia. Per quanto riguarda le 50 lire invece, ricordiamo il vulcano.

E ricordate le 100 lire? Beh nel corso del tempo hanno subito più modifiche: dalla figura di Minerva all’Italia turrita, fino alla raffigurazione di Guglielmo Marconi o della FAO (l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura).

Altra moneta è quella delle 200 lire che è sempre stata dedicata a importanti organi di stato come i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Lega Navale Italiana, l’Arsenale Militare Marittimo, l’Aeronautica Militare, per fare qualche esempio.

Più storiche, per così dire, le 500 lire, monete in argento con rappresentato le caravelle, la Quadriga o Dante Alighieri. Molti di voi ricorderanno anche le 500 lire bimetalliche su cui c’era il Quirinale.