JOHN LENNON E YOKO ONO

Tra i grandi matrimoni del secolo scorso troviamo quello tra il cantante dei “Beatles”, John Lennon e l’ artista Yoko Ono.
Lei: più grande di lui, lo strapperà ai suoi amici, lo influenzerà, verrà spesso descritta come donna diabolica e calcolatrice; lui invece, ne esce come l’ingenuo, la vittima…

“Il nostro rapporto è davvero di professore e allievo. Sono io che ho la notorietà ma lei che mi ha insegnato tutto”, queste le parole che il cantante spendeva per la sua innamorata.

La storia d’amore ha inizio il 7 novembre del 1966 durante l’inaugurazione della mostra d’arte di Yoko Ono, tenutasi a Londra.
Un colpo di fulmine, anche se i due dichiareranno i reciproci sentimenti dopo più di un anno (20 maggio 1968). Un giorno Lennon invita la donna nel suo studio di registrazione e sarà la musica a consolidare il legame: il sentimento cresce e nasce il loro primo album: “ Two Virgins”.

 

Ma chi è Yoko Ono? Musicista e pittrice, la donna è amica intima di Andy Warhol e John Cage. All’inizio degli anni ’60 aderisce al movimento artistico denominato “Fluxus” (nato intorno al 1961 ad opera di George Maciunas). Numerosi sono i film sperimentali diretti dalla donna; tra questi ricordiamo “Bottoms”: una sequenza di riprese di sederi umani, o le immagini che la ritraggono nuda con Lennon. In realtà la sua arte cela un significato politico e gli stessi ideali di pacifismo e anticonformismo diventano parte anche di Lennon.

Il cantante dei “Beatles” lascia l’appartamento condiviso con Ringo Starr e si trasferisce a New York con la nuova compagna; nel 1970 i Beatles annunceranno il loro scioglimento.

Con Lennon si sposa il 20 marzo 1969, sulla Rocca di Gibilterra. Dopo due aborti spontanei, probabilmente causati anche dall’uso di droghe, nasce, Sean. Il cantante decide di lasciare l’attività musicale e di dedicarsi interamente al figlio.

La profonda devozione tra i due avrà fine l’8 dicembre del 1980 quando il venticinquenne Mark David Chapman spara al cantante. In un’intervista Yoko Ono si esprime sulla vita successiva alla morte del marito: «Mi hanno chiesto molte volte un’ opinione riguardo a quella notte e all’omicidio di mio marito e ho sempre risposto di non aver mai più pensato a quel giorno. Ho sempre detto che volevo guardare al futuro per non ricordare quell’orribile momento. Ma in verità il ricordo di quella notte non mi ha mai abbandonato in vent’anni».