Martin Luther King

Martin Luther King è stato un pastore protestante e leader dei diritti civili.  Il suo nome è accostato, per la sua attività di pacifista, a quello di Gandhi, il leader della non violenza, della cui opera King è stato uno studioso.

Unanimemente riconosciuto apostolo instancabile della resistenza non violenta, eroe e paladino dei reietti e degli emarginati, “redentore dalla faccia nera”, Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché fosse vinto, nella realtà americana degli anni Cinquanta e Sessanta, ogni tipo di pregiudizio etnico. Ha predicato l’ottimismo creativo dell’amore e della resistenza non violenta, come la più sicura alternativa sia alla rassegnazione passiva che alla reazione violenta. Le prime campagne di King erano incentrate sull’abolizione di quel sistema di norme segregazioniste vigenti in particolare negli stati del Sud degli USA.

 

King incontrò John F. Kennedy  il  23 giugno del 1960, Kennedy lo rassicurò, affermando che riteneva fondamentale la questione del diritto al voto e che era favorevole da sempre ai diritti civili. Nel 1963 la folla poté assistere alla stretta di mano tra Kennedy e i leader della SCLC e al celebre discorso “I have a dream” di King, preparato poche ore prima di quella stessa giornata, che divenne il discorso-simbolo della marcia ed uno dei più famosi della storia oratoria americana.

Dopo essere tornato dal suo viaggio da Oslo dove il 10 dicembre 1964 ricevette il Nobel per la Pace, nel discorso tenutosi al banchetto celebrativo ad Atlanta, il 27 gennaio 1965 affermò che se si fosse ritirato, una volta ottenuto il massimo riconoscimento, si sarebbe ritirato all’apice della sua azione.

Martin Luther King giunse a Menphis il 3 aprile 1968. Dopo la marcia, rientra al Lorraine Motel. Nella sua stanza, la 306, situata al secondo piano, assieme ai suoi cerca di organizzare un nuovo corteo per uno dei giorni successivi. Alle 18:01 King uscì sul balcone del secondo piano del motel, dove venne colpito da un colpo di fucile di precisione alla testa. Fu accertato che lo sparo proveniva dalla stanza della pensione Bessie Brower, che si trovava di fronte a quella dove si riposava il pastore. La stanza era registrata a nome di John Willard che si rivelerà essere uno pseudonimo utilizzato da James Earl Ray. L’uomo fu arrestato l’8 giugno mentre cercava di lasciare il l’Inghilterra con un falso passaporto con il nome di Ramon George Sneyd.

King, in America, come Gandhi in India, organizzò una protesta pacifica, senza armi, soprattutto basandosi sul dialogo, ottenendo anch’egli grandi risultati. Applicò i principi della non violenza riscuotendo grandi successi, grazie anche ad una strategica preparazione dei metodi, dei luoghi e dei momenti di protesta, in modo da massimizzare la loro visibilità. “I have a dream”  è il titolo del discorso tenuto da Martin Luther  a Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili : in esso esprimeva la speranza che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi. Questo discorso è sicuramente uno dei più famosi del ventesimo secolo, ed è diventato simbolo della lotta contro il razzismo negli USA.