MONICA VITTI

Cari amici di Birikina,

come dimenticare la grande attrice Monica Vitti?

Monica Vitti è il nome d’arte di Maria Luisa Ceciarelli, nata a Roma il 3 novembre 1931 da madre bolognese e padre romano. Durante la guerra si manifesta il suo grande sogno ovvero diventare un’attrice di teatro; obiettivo che comincia ad inseguire iscrivendosi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica (all’epoca diretta dal grande Silvio D’Amico). E’ sempre in questi anni che sceglie di farsi chiamare Monica Vitti: Monica, nome che aveva appena letto in un libro e Vitti che deriva dal cognome della madre (Vittiglia).

Nel 1956 debutta a teatro nella tragedia shakesperiana “Amleto” in cui le viene affidato il ruolo di Ofelia.

Dopo qualche parte di secondo piano in alcune pellicole comiche, la Vitti venne notata dal regista Michelangelo Antonioni con cui intreccia una relazione sia professionale che personale; ecco che diventa la tormentata Claudia nel film del 1960 “L’avventura”, ne “La notte” (1961) interpreta la tentatrice Valentina, nel 1962 la misteriosa Vittoria per il lungometraggio “L’eclisse” e due anni dopo, interpreta la nevrotica Giuliana in “Deserto rosso” consacrata dal Leone d’oro a Venezia.

L’autoironia viene scoperta nel 1966 quando accetta di recitare nel film inglese “Un divertimento in stile 007” a cui seguono “Fai in fretta a uccidermi…ho freddo” e “Ti ho sposato per allegria”.

Attrice versatile passa da ruoli impegnati alle commedie di Mario Monicelli che la vuole per il peronaggio di Assunta Patanè in “La ragazza con la pistola” (1968). Mario Monicelli metterà in risalto la vena comica dell’interprete anche nei film “Amore mio aiutami” del 1969 e in “Dramma della gelosia – Tutti i particolari di cronaca” (1970). Durante gli anni ’70 Monica Vitti collabora a numerosi film tra cui “La pacifista” (1971), “Il fantasma della libertà” (1974), “Ragione di stato” (1978) e “il cilindro” (commedia televisiva). Nel decennio successivo continua a dividersi tra cinema e teatro: per ciò che riguarda il cinema riceve il premio al Festival di Berlino del 1984 in “Flirt”, in teatro porta in scena “La strana coppia” e “Pagina pagina”. Monica continua a stupire il pubblico con “Il tango della gelosia” (1980) e “Il Mistero Oberwald” presentato alla Mostra di Venezia dell’80.

Ma la Vitti non è stata solo una grande attrice ma anche una regista e sceneggiatrice; nel 1990 dirige il film “Scandalo segreto”. Nel 1995 durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica riceve il Leone d’Oro alla carriera. Nel 2002 si mostra al pubblico un’ultima volta alla prima teatrale del musical di Riccardo Cocciante “Notre Dame de Paris”. Da allora Monica Vitti sceglie di non mostrarsi più al pubblico, anche a causa della dolorosa malattia degenerativa.