Pop Art

La Pop Art è una corrente artistica che prende il nome dall’inglese ‘popular art’ ovvero ‘arte popolare’. Il movimento artistico presentò una sfida alle tradizioni d’arte includendo nel proprio lavoro l’immaginario della cultura massificata come la pubblicità, le notizie e gli oggetti di uso quotidiano.

Le origini di questa arte devono essere cercate nella crisi attraversata dall’arte non figurativa; una crisi che portò la giovane generazione di artisti alla ricerca di una nuova espressione estetica. I maestri attingevano la propria ispirazione dalle immagini del cinema, dalla televisione, dalla pubblicità, dagli oggetti commerciali di una società consumistica, che produceva i propri idoli creati dai mass media.

L’appellativo ‘popolare’ deve essere inteso come ‘arte di massa’ che significa opere prodotte in serie. Dal momento che la massa non ha volto, l’arte che la esprime deve essere il più possibile anonima, perchè, secondo gli artisti pop, solo in questo modo, potrà essere compresa e accettata dalla gente. In un mondo dominato dal consumo, la Pop Art guarda al complesso degli stimoli visivi comuni, siano essi oggetti come una scatola di detersivo o l’immagine stereotipata di un divo del cinema.

I maggiori rappresentanti del genere furono Roy Lichtenstein, che si richiamò al mondo dei fumetti; George Segal, che costruì figure in gesso colte nei gesti del quotidiano; Claes Oldenburg, che riprodusse giganteschi oggetti di consumo; James Rosenquist con i suoi grandi cartelloni pubblicitari e Andy Warhol, che trasformò l’opera d’arte da oggetto unico a oggetto seriale.

La mercificazione dell’uomo moderno e il consumismo eletto a sistema di vita furono i fenomeni principali dai quali gli artisti presero ispirazione. La Pop Art usò lo stesso linguaggio della pubblicità cercando di essere omogenea alla società dei consumi che l’aveva prodotta.

L’artista pop non trova più spazio per l’esperienza soggettiva e questo lo configura come puro manipolatore di immagini, di oggetti e di simboli già fabbricati a scopo industriale, pubblicitario o economico. Nella mani di un artista pop le immagini comuni si trasformano in immagini ‘artistiche’ dell’arte colta che racconta il periodo storico nelle quali sono nate.