Anche i ricchi piangono

Anche i ricchi piangono

Quando partiva la sigla di Anche i ricchi piangono non ce n’era più per nessuno, le nonne (o le mamme) si incollavano davanti alla tv, per farsi trasportare dalle vicende burrascose di Mariana, la protagonista della celeberrima telenovela messicana.

Prodotta nel 1979, l’interprete principale era l’attrice Verónica Castro mentre il soggetto era ispirato ad un dramma per la radio di un’autrice cubana. Il successo fu mondiale tanto che Anche i ricchi piangono è considerata “la” telenovela per antonomasia. I primi episodi (che sfiorano i 250 in totale) in Italia vennero trasmessi nel 1983 e poi ripresi nel decennio successivo da Rete 4 che ne fece uno dei punti forti della propria programmazione.

Le ultime puntate nel nostro paese sono andate in onda nel ’96, chiudendo un cerchio che ha segnato letteralmente un’epoca e che fa tutt’ora parlare di se. L’impatto nella cultura popolare fu di proporzioni tali che tutt’oggi si usa l’espressione “anche i ricchi piangono” per indicare – in chiave ironica – le “disgrazie” dei ricchi che in proporzione a quelle delle persone “normali” sembrano gran poca cosa.

L’elemento della divisione in classi è predominante nella telenovela incentrata sulle vicende di Mariana che dopo la morte del padre viene cacciata di casa, ritrovandosi povera e sola, nonostante la cospicua eredità lasciatale dal padre che tuttavia scoprirà solo più tardi.

Prima dovrà vedersela con il grande amore della sua vita, Luis Antonio, figlio del benefattore che le dà una casa, e con tutte le forze contrarie a questo amore, tra cui le perfide trame della cugina Esther.