Il barattolo porta rullino

Il barattolo porta rullino

Chi non ha conservato in soffitta almeno qualche scatola di vecchi rullini fotografici? Quelli più comuni erano i Kodak da 35 mm che venivano riposti al riparo dalla luce dentro a dei graziosi barattolini neri con tappo a vite. Quelle scatoline cilindriche custodivano dei tesori di ricordi e momenti felici che più tardi prendevano forma nella camera oscura del fotografo.

Il rullino è il simbolo per eccellenza della fotografia analogica che fra gli anni 70 e 90 è entrata nelle case degli italiani – e non solo – che non mancavano occasione di immortalare frammenti di una vacanza o ritratti di persone care.

Oggi a ricorrere ancora al rullino sono solo collezionisti o appassionati di fotografia che cercano un modo di fotografare dal sapore più “vintage”. La rivoluzione digitale ha infatti travolto il mercato a partire dai primi anni 2000, quando le fotocamere digitali hanno raggiunto un prezzo accessibile per il consumatore medio. Ciononostante la prima macchina digitale vede la luce nel 1981 (era una Sony Mavica FD5 con supporto memoria in floppy disc), mentre el 1991 Kodak mette a puntola prima reflex digitale destinata a giornalisti e reporter professionisti e dunque appannaggio di una nicchia.

Se abbiamo risvegliato la vostra curiosità sulla fotografia analogica, allora è l’occasione buona per rispolverare il contenuto di quei vecchi barattoli di rullini, ammesso che ne abbiate conservati alcuni in qualche cassetto! E chissà che non vi aspetti una sorpresa come quella che Thomas App, un fotografo francese, ha trovato dentro una Kodak ricevuta in regalo. Dentro la macchinetta infatti c’era un rullino dimenticato che App non ha perso occasione per sviluppare. Il risultato? Delle foto di una misteriosa famiglia di cui si è messo alla ricerca ricorrendo ai social. Buona fortuna App e a tutti i nostalgici del rullino!