La moda italiana negli anni ’50

Cari Birikini, oggi vi proponiamo un viaggio nell’ambiente della moda: parliamo dei famosi anni ’50.
Il mondo si stava riprendendo da un lungo periodo di crisi economica, conseguenza della seconda guerra mondiale. L’America era diventata la maggior potenza del pianeta e gli stati europei cominciarono ad avvertire il fascino nei confronti dello stile musicale e cinematografico americano.

Ben presto l’influenza si estende anche nel campo della moda. Simbolo di questo periodo furono i jeans che da indumento utilizzato dagli operai durante le ore di lavoro, divenne elemento rappresentativo della gioventù. Per la prima volta era il popolo a scrivere un nuovo capitolo nella storia della moda.
Il periodo di benessere che stava attraversando l’Europa, portò il popolo ad essere fautore del consumo di massa: ogni famiglia ambiva a possedere un’automobile, un frigorifero e abiti d’alta sartoria (quelli proposti nelle riviste e che rispondevano alle nuove tendenze).
Il 12 febbraio 1951 la moda italiana, che fino ad allora aveva sempre lavorato alle dipendenze delle grandi firme francesi, riesce ad emanciparsi: il primo passo verso l’autonomia è fu fatto da Giovanni Battista Giorgini che durante il periodo bellico aveva stretto contatti con gli americani, aveva studiato tendenze e gusti nell’abbigliamento e si era messo all’opera per portare tutte le nozioni apprese sulle passerelle italiane. Nel 1951 in via dei Serragli a Firenze,si tenne la sfilata organizzata da Giorgini in cui figuravano personalità come le Sorelle Fontana, Franco Bertoli, Emilio Pucci, Jole Veneziani. L’invito all’evento recitava :“Lo scopo della serata è di valorizzare la nostra moda. Le signore sono vivamente pregate di indossare abiti di pura ispirazione italiana”

La stampa estera criticò positivamente le creazioni che, ben presto, conquistarono i mercati internazionali.

Nel 1952 all’interno del palazzo Pitti nasce la prima industria di moda italiana in cui si tengono continue sfilate e manifestazioni.
Accanto al tessuto jeans si sviluppa sempre più la moda dedicata al tempo libero: i pantaloni stavano conquistando il pubblico femminile; maglie e maglioni che fino ad allora erano considerati indumenti poveri e popolari, cominciano ad essere i pezzi forti nelle collezioni degli stilisti;l’orlo delle gonne si alza e sulle spiagge fa la sua comparsa il bikini.
Nel 1958 in Italia viene fondata la Camera Sindacale della moda, con sede a Roma e, un anno dopo, Valentino apre la sua maison.
Da questo momento la moda italiana trionfa in tutto il mondo.

Elisa Nadai