I Vagabondi

I Vagabondi

La Mattonella: Gruppi

I VagabondiSulla scia dei complessi veneziani che si formavano negli anni ’60, fu l’entusiasmo di Oscar Puppa nel 1962 a fondare il nucleo “storico” de I VAGABONDI; affiancato dal chitarrista Tony Antonio Penso e Dino Vianello “Crea”, batteria.

Sette mesi dopo si unirono a loro: Marino Fontanella, basso e Fausto Somma, tastiere. I primi concorsi vinti e una popolarità che avanzava pian piano, li spinse a suonare nei vari posti disponibili nel veneziano: “Villa Laguna” al Lido, al “Blue Moon”, alla “Lucciola” per poi spingersi a Jesolo, dove inaugurarono il “Wisky a Go go”, e poi ancora “Capannine”, “Champagne a Go go” ecc. Parteciparono al “Trofeo Davoli” dove si classificarono al 3° posto su 1.500 complessipartecipanti e questo consentì ai Vagabondi di suonare allo Stadio Tardini di Parma facendo da gruppo spalla a “I Corvi”.

I Vagabondi Parteciparono a spettacoli presentati da Pippo Baudo ed Enzo Tortora a “La Perla” del Lido di Venezia. Nel ’67 Tony e Dino partirono per il servizio militare; alla formazione si aggiunse così Gino Pavanello detto “Gineto”Ivano Testa, cultore di strumenti a corda, che fu poi sostituito da Graziano detto “Nano”, Roberto Gradara alla batteria e infine il cantante, Romano Festari detto “Laly”. Con questa formazione viene inciso il 45 giri promosso dalla Casa Discografica Mondo di Milano e prodotto da Leo Ceroni. Il disco conteneva i 2 brani scritti da loro: “Io chiamo il tuo nome” e “Lancio” (scritto da Fausto Somma che descriveva le emozioni vissute al primo lancio da paracadutista).

La sortita milanese li aveva fatti conoscere nell’interland della terra dei sogni, dove v’era il business discografico. Fu loro assegnato un brano che si rivelò un successo degli anni ’60, “Parole”, poi inciso però da Nico e i Gabbiani. E come tutte le belle storie che finiscono, nel 1971 I Vagabondi si sciolsero.