CECILIA MANGINI: “LA CANTA DELLE MARANE”

Cari Birikini,

oggi vorremo approfondire la figura di un’importante regista donna, attiva ancor oggi ma che iniziò la sua carriera alla fine degli anni ’50: Cecilia Mangini.

Cecilia Mangini nacque a Mola di Bari il 31 luglio 1927. Da sempre impegnata sul fronte sociale, non mancano nel corso della sua formazione professionale, momenti di ispirazione letteraria . L’attività cinematografica inizia insieme al marito Lino Del Fra e al grande Pier Paolo Pasolini (spesso autore dei dialoghi dei suoi lungometraggi). Insieme a Pasolini la documentarista girò “La canta delle marane” del 1960, tratto dal romanzo “Ragazzi di vita” e sempre quello stesso anno “Stendalì”, basato sui lamenti funebri in provincia di Lecce (a Martano). Cecilia Mangini esordisce nel mondo cinematografico in un periodo che lascia poco spazio d’espressione alla donna.

Vi vorremo proporre “La canta delle marane”, film documentario realizzato nel 1960 dalla regista in collaborazione con Pier Paolo Pasolini. Esso narra la giornata estiva di alcuni ragazzi nella periferia romana, abbandonati a loro stessi, arrabbiati con il mondo ma speranzosi che il futuro possa riservare loro condizioni migliori.

La macchina da presa si avvicina al volto di ciascuno, li scruta, mentre le parole del commento raccontano le loro storie, i desideri, la voglia di affrontare il futuro. La gioia e i giochi nella marana vengono interrotti dall’arrivo delle guardie che li fanno fuggire poiché proibito fare il bagno in quei luoghi.

Dietro questa semplice trama, Cecilia Mangini vuol denunciare l’abbandono di questi giovani ragazzi che non sembrano aver prospettive. Ma non solo! “La canta delle marane”, racconta l’addio al mondo antico, incantato delle marane; luoghi magici per i giovani delle sterminate periferie romane.

Il documentario, musicato da Egisto Macchi, rimane uno dei capolavori del cinema documentario italiano.