PAPPAGONE

Gaetano Pappagone, o semplicemente Pappagone, è un personaggio immaginario reso celebre da Peppino de Filippo. Pappagone nasce nel 1966, all’interno del programma televisivo “Scala Reale”. Molto probabilmente, de Filippo aveva preso spunto dal cuoco della commedia “I casi sono due” di Armando Curcio, che si chiamava Gaetano Esposito, personaggio che comparve anche in uno sketch di ‘Studio Uno’ con Mina nell’ottava puntata di ‘Studio Uno’ del 1965.

Bastarono il cambio del cognome, qualche ritocco qua e là ed era nato il goffo, ignorante, ma comico, personaggio-fenomeno. Pappagone è un “aiutante” del Commendator de Filippo  – o, come lo definisce lui, Lavoratore di Cammerra del Cummantatore Pupino Di Filippo che – alle sue dipendenze – ne combina di cotte e di crude. Nato come personaggio da intrattenimento, Pappagone diventa un divo dello spettacolo e l’eroe di tutti i bambini. È definito una maschera napoletana allegra, bizzarra, ingenua, buona nell’anima, rendendo la sua vita uno stile di vita per ognuno : che impara sbagliando, sbaglia divertendosi e si diverte facendo divertire gli altri. Quindi fa le prime apparizioni nel celeberrimo Carosello come protagonista di alcuni spot pubblicitari, e la Gallo Rosso Editore decide di dedicargli una serie omonima di fumetti.

Il 21 gennaio 1967, esce in tutte le edicole – al prezzo di 100 lire – come avevano annunciato già da tempo i maas-media, il fumetto dedicato alla vita di Pappagone. In questi fumetti, il solito Pappagone vive, con il Commendator de Filippo, mille avventure, spostandosi dal Festival di Sanremo a Disneyland, trasformandosi da pompiere a sceicco e combinando, comunque, sempre migliaia di danni. L’unica cosa che rimane invariata è il suo abbigliamento : camicia a righe verticali e ciuffo di capelli perfettamente dritto. La sceneggiatura del fumetto è di Peppino de Filippo, mentre i disegni interni sono di Luciano Bernasconi e la copertina è disegnata da Manfredo. Il fumetto, la cui uscita è prevista ogni sabato, è principalmente diviso in tre parti :

  1. La storia
  2. Il Dizionario di Pappagone
  3. Posta e Appuntamenti Televisivi

I fumetti furono in totale 41. Dopo la fine della pubblicazione del fumetto, dietro varie richieste dei lettori, la Gallo Rosso Editore pubblicò nell’aprile del 1968 il libro sulla vita di Pappagone, “Pappatone ecque qua….” Peppino de Filippo rivelò, durante una puntata della trasmissione tv ‘Scala Reale’, che il nome “Pappagone” deriva da un tipo di prugne napoletane. L’attore definiva Pappagone il suo alter ego, con cui ironicamente si prende gioco di se stesso. Le mille sfumature del personaggio, la sua ironia, il suo vocabolario ricco di neologismi hanno portato a definire Pappagone una moderna maschera napoletana. Il personaggio ha recentemente dato origine al modo di dire “ai tempi di Pappatone”, associato a credenze e usanze anacronistiche e alla mancata evoluzione socio-culturale di varie comunità. Alcuni dei suoi neologismi entrarono a far parte del linguaggio degli anni Sessanta : Cummantatore = Commendatore, Carta d’Indindirindà = Carta d’Identità, Ecque qua = Ecco qua, Non vi percocate = Non vi preoccupate, Piriciò = Perciò e Capa tosta = Testa dura.