Neil Armstrong

Neil Armstrong è stato un astronauta statunitense e il primo uomo a posare piede sulla Luna il 20 luglio del 1969. Armstrong entrò a far parte del NASA Astronaut Corps nel 1962. Il suo primo volo spaziale fu in qualità di comandante nella missione Gemini 8 ed è stato uno dei primi civili a diventare astronauta; durante questa missione, Armstrong  effettuò il primo aggancio fra due navi spaziali in orbita.

Già nel 1958 Armstrong fu inserito nel programma statunitense con il quale gli americani si prefiggevano di sconfiggere i sovietici nella corsa allo spazio. Nei mesi successivi all’annuncio della formazione di una nuova squadra di aspiranti astronauti, Armstrong era molto preso dalla prospettiva di partecipare al Programma Apollo per le nuove frontiere dell’astronautica che la sfida avrebbe aperto.

Donald Kent Slavton chiamò Armstrong il 13 settembre del 1962 chiedendogli se fosse interessato ad unirsi al gruppo di astronauti della NASA e Armstrong rispose affermativamente. La selezione fu mantenuta segreta per i tre giorni successivi, anche se indiscrezioni sui giornali davano da tempo Armstrong già selezionato come il primo astronauta civile, e così fu. Ad ogni modo, Armstrong non sarebbe diventato il primo astronauta civile a volare nello spazio, poiché i sovietici lo anticiparono con la Vostok 6, inviando in orbita Valentina Tereskova, una operaia e paracadutista amatoriale, il 16 giugno del 1963.

La sua seconda e ultima missione spaziale lo vide comandante dell’Apollo 11, che realizzò il primo allunaggio con uomini a bordo. Nella missione, insieme a Buzz Aldrin, Armstrong effettuò un’attività extraveicolare sul suolo lunare per due ore e mezza, mentre il terzo membro dell’equipaggio, Michael Collins, era rimasto in attesa in orbita intorno alla Luna. Al ritorno sulla Terra, ad Armstrong, così come ai suoi due compagni di missione Collins e Aldrin, fu conferita la Medaglia Presidenziale della Libertà dal presidente Richard Nixon.

Sulla cima della scala comunicò: «Sto scendendo dal LEM ora». Posò il piede sinistro sull’ultimo scalino alle 2:56 UTC del 21 luglio 1969, pronunciando la storica fraseThat’s one small step for (a) man, one giant leap for mankind” – “Questo è un piccolo passo per l’uomo, un gigantesco balzo per l’umanità”. Armstrong aveva scelto questa frase dopo averci pensato durante il lancio e nelle ore successive all’allunaggio. La discesa dalla scaletta del Modulo lunare fu trasmessa in diretta da “Voice of America” negli Stati Uniti e, attraverso la BBC in altre stazioni, in tutto il mondo. Si è stimato che l’ascolto globale del momento dello sbarco fosse di almeno 450 milioni di persone, su una popolazione mondiale totale di 3 miliardi e 631 milioni.

Negli Stati Uniti così come nel resto del mondo, ci sono varie strade, scuole ed edifici a lui intitolati; tra questi, la nuova ala di Ingegneria della Purdue University, intitolata a  “Neil Armstrong Hall of Engineering” ; il “Neil Armstrong Air and Space Museum” a Wapakoneta, sua città natale, e l’aeroporto di “New Knoxville” in Ohio, dove prese la sua prima lezione di volo.