Calcolatrice Casio anni Novanta

on 17 Febbraio 2021 in Stile senza tempo

Oggi per fare dei calcoli si ricorre subito al cellulare che ormai ha mille funzionalità diverse. Ma prima dell’avvento degli smartphone, a scuola o in ufficio, la calcolatrice scientifica era un oggetto d’obbligo nella cartella o sulla scrivania.

La marca senz’altro più in voga dai tempi del calcolo elettronico è la CASIO che nel 1957 fa il suo ingresso nel mercato con la prima calcolatrice: la 14-A messa a punto dai fratelli Kashio. Nel 2006 l’azienda ha festeggiato un miliardo di calcolatrici vendute in tutto il mondo, giusto per farsi un’idea sulla diffusione che ebbe questo rivoluzionario prodotto.

Negli anni sono state prodotte decine di modelli che si differenziavano sia per il tipo di tecnologia che contenevano ma anche per il design. La forma “a libro” richiudibile rientra tra le più famose oltre che tra le più in voga degli anni Ottanta/novanta tanto da diventare un oggetto che ha segnato un’epoca.

Dagli anni Novanta in poi tuttavia, come molti altre oggetti di uso quotidiano, le calcolatrici Casio come le ricordiamo hanno aperto le porte ai nuovi sviluppi scientifici che permettevano di inserire chip sempre più piccoli e compatti. Ed ecco che nel mercato arrivano le calcolatrici moderne costituite da un pezzo unico. Alcuni collezionisti o alcuni nostalgici ancora conservano i vecchi modelli in qualche cassetto, testimoni di mille ricordi e di anni indimenticabili!

Gli autoscontri

on 17 Febbraio 2021 in Stile senza tempo

Gli autoscontri sono i re del luna-park! Chi non si fiondava subito a fare incetta di gettoni alla cassa per poi lanciarsi in una serie di scontri, inseguimenti e coraggiose sterzate immaginando di essere un famoso pilota o magari un agente segreto in fuga?

Gli autoscontri sono il simbolo della giostra moderna eppure hanno una storia che affonda le radici negli anni Venti, quando alle feste di paese iniziarono a diffondersi le prime giostre elettrificate. La forma era più o meno identica a quella odierna ovvero c’era un’autopista ovale e tante macchinine che permettevano di sentirsi al Circuito di Monza (inaugurato proprio nel 1922).

Pochi sanno che in Altopolesine, in provincia di Rovigo, si trovi un distretto della giostra rinomato a livello internazionale e creatosi proprio a partire da due ingegnosi meccanici che all’epoca cavalcarono l’onda del successo delle prime autopiste. A Bergantino i nostalgici e curiosi potranno visitare il celebre Museo della Giostra.

Guardando ai tempi moderni e pensando agli autoscontri la prima cosa che viene in mente è la musica. Più che delle piste per auto alcune giostre si trasformavano in discoteche a cielo aperto con musica techno che batteva sui timpani. Il resto lo facevano lo zucchero filato oppure le mandorle caramellate, altri elementi immancabili dei parchi divertimento che hanno animato la nostra gioventù!