Vallechiara Medolla

on 17 Gennaio 2024 in Gruppi, La Mattonatta

La Mattonella: Gruppi
Foto inviate da: Libero Mail

Vallechiara MedollaArena Vallechiara – 1948
Una delle piazze del paese dal glorioso passato.
Grazie anche allo slancio dato dalla fine della guerra e agli artisti che si sono esibiti sul suo palco, ha dispensato sogni ad un’intera generazione.
Centinaia di persone accorrevano da tutti i paesi limitrofi.

La storia della famosa Arena Vallechiara raccontata da Claudio Malagoli, tratta dalla sua pubblicazione “FOTOGRAMMI INGIALLITI”:

“L’Arena Vallechiara era il luogo più famoso del paese, il locale all’aperto dove, nel periodo estivo venivano a ballare da ogni paese delle province vicine. In fondo al viale, nel centro del paese, un bel gruppo di enormi pioppi dai rami lunghissimi e stracolmi di foglie, facevano da grande ombrello al famoso “dancing”. Una rete metallica, con siepe alta, circondava il locale sul lungo lato curvo, mentre le mura delimitavano i due confini interni.
Titolare dell’attività era Lino Speziali che gestiva anche il cinema paeano ed un altro locale da ballo in provincia di Mantova. Alcuni anni dopo Speziali diventò Sindaco di Medolla.Vallechiara Medolla

Nelle serate di ballo la gente era stipata contro la rete, aggrappata alla ricerca di una fugace sbirciata a quanto accadeva nell’arena. La musica certo non aveva barriere e quella almeno se la godevano un po’ tutti anche quelli che l’ascoltavano stando a letto con le finestre aperte, come faceva mio padre.
All’interno, un po’ come tutti i locali all’aperto, una bella pista da ballo con palco coperto intorno a cui erano distribuiti tra gli alberi una gran quantità di tavolini e sedie. Il chiosco, fornitissimo di gelati, bibite e granite fatte all’istante, era costretto ad un continuo forcing.
Su un lato del palco si trovava una lunga gradinata di tubi di ferro con tavole di legno che fingevano da sedile su cui andavano a collocarsi schiere nutrite di “accompagnatrici-controllatrici”. Mamme, nonne, zie e parenti vari che accompagnavano al ballo le ragazze, ma che avevano il dovere, il compito, di tenere uno stretto controllo sul comportamento delle loro “pupille”.

Si ballava la domenica, pomeriggio e sera, ed al mercoledì sera. Spesso era proprio in questo giorno della settimana che arrivavano le grandi attrazioni. Dalla Pizzi a Tajol, da Gino Latilla a Narciso Parigi, fino a Celentano e Mina, molti degli artisti o complessi famosi in quegli anni è passato per Vallechiara.

Vallechiara MedollaOgni volta il paese si riempiva di gente e lungo i viali il passeggio diveniva faticoso tanta era la ressa.
Le panchine sempre occupate, i bar vicini a tavoli pieni, tante coppiette a passeggio, sognanti a canticchiare le canzoni che si spandevano nell’aria e un continuo rincorrersi di ragazzini esuberanti per la straordinarietà delle serate.
Sebbene alla fine degli anni 50 e 60 le automobili non fossero così diffuse come oggi, nelle serate più importanti le auto riempivano ogni via del centro, fino ai bordi della periferia, cioè in aperta campagna.”

Testi: Claudio Malagoli
Foto: Archivi Geneo Malagoli, Dino Cassanelli, Renzo Polastri e Rita Speziali

I Ficcanaso Medollesi

Bolle di Sapone

on 21 Luglio 2023 in Gruppi, La Mattonatta

La Mattonella: Gruppi

La Band “Bolle Di Sapone” di Alte Ceccato (VI) è attiva tra fine anni ’60 e inizio anni ’70.
Il gruppo musicale è composto da Piero Peripoli alla batteria, Ciano Brown alla voce, Roberto Tommasi alla chitarra e solista, Luciano Tommasi al basso e Lorenzo Roncolato alle tastiere. Le loro esibizioni sono principalmente nelle piazze, nei concorsi per band emergenti, in balere e discoteche.

Black Night

on 21 Luglio 2023 in Gruppi, La Mattonatta

La Mattonella: Gruppi

A fine anni ’60 nasce il gruppo musicale “Black Night”, ma si rafforza solamente qualche anno dopo con l’ingresso del cantante Gianni Piazza e con l’arrivo di Alfio Bortolaso alle tastiere. Prosegue con cambi di elementi fino alla formazione più attiva con il chitarrista solista Tony Costa, Agostino Albani al basso e con Mauro Simionato alla voce.
Dopo un paio di stagioni di esibizioni a feste private, balere varie, concorsi musicali, concerti in teatri e cinema, il cantante Mauro lascia la band e il batterista Gianni Piazza lo sostituisce nel canto continuando a suonare la batteria. Il repertorio è impostato su Deep Purple, Uriah Heep, Battisti, Formula 3 ed altri brani popolari dell’epoca.
La formazione continua con l’ingresso di Renato Crivellaro al basso e al sintetizzatore. La band si specializza nei tributi ai Grand Funk Railroad, esercizio che porta tutti i musicisti della band ad un grosso impegno ed ad un salto di qualità notevole.

The Mustang

on 21 Luglio 2023 in Gruppi, La Mattonatta

La Mattonella: Gruppi

“The Mustang” è una band degli anni ’60 di Montorso Vicentino (VI) attualmente ancora attiva.
La band si esibisce in locali d’ascolto, sale da ballo, feste di piazza, concorsi vari e i loro successi sono internazionali. La loro caratteristica è produrre esclusivamente musica italiana. Poldo Zaffan è il cantante e chitarrista di questo gruppo musicale, Lorenzo Roncolato suona alle tastiere ma nel tempo si sono susseguiti diversi altri musicisti che hanno portato avanti la storia della band.

The Mustang su Facebook

Atlantis

on 21 Luglio 2023 in Gruppi, La Mattonatta

La Mattonella: Gruppi

Gli “Atlantis” vedono la loro formazione nel 1967.
Il gruppo musicale è composto da Gianni Piazza alla batteria, Antonio Zamberlan al basso e dai chitarristi Candido Gaianigo e Adriano Dal Lago.
Originari di Montecchio Maggiore (VI) suonano in vari locali da ballo come Ponte delle Tezze (Feltre-BL), Albergo Lago di Altissimo (VI), nelle varie feste di piazza come Festa dell’Unità e in altre occasioni. Il repertorio preferito va da Donovan a Shocking Blues, da Cream a CCR.

I Vagabondi

on 24 Maggio 2023 in Gruppi, La Mattonatta

La Mattonella: Gruppi

I VagabondiSulla scia dei complessi veneziani che si formavano negli anni ’60, fu l’entusiasmo di Oscar Puppa nel 1962 a fondare il nucleo “storico” de I VAGABONDI; affiancato dal chitarrista Tony Antonio Penso e Dino Vianello “Crea”, batteria.

Sette mesi dopo si unirono a loro: Marino Fontanella, basso e Fausto Somma, tastiere. I primi concorsi vinti e una popolarità che avanzava pian piano, li spinse a suonare nei vari posti disponibili nel veneziano: “Villa Laguna” al Lido, al “Blue Moon”, alla “Lucciola” per poi spingersi a Jesolo, dove inaugurarono il “Wisky a Go go”, e poi ancora “Capannine”, “Champagne a Go go” ecc. Parteciparono al “Trofeo Davoli” dove si classificarono al 3° posto su 1.500 complessipartecipanti e questo consentì ai Vagabondi di suonare allo Stadio Tardini di Parma facendo da gruppo spalla a “I Corvi”.

I Vagabondi Parteciparono a spettacoli presentati da Pippo Baudo ed Enzo Tortora a “La Perla” del Lido di Venezia. Nel ’67 Tony e Dino partirono per il servizio militare; alla formazione si aggiunse così Gino Pavanello detto “Gineto”Ivano Testa, cultore di strumenti a corda, che fu poi sostituito da Graziano detto “Nano”, Roberto Gradara alla batteria e infine il cantante, Romano Festari detto “Laly”. Con questa formazione viene inciso il 45 giri promosso dalla Casa Discografica Mondo di Milano e prodotto da Leo Ceroni. Il disco conteneva i 2 brani scritti da loro: “Io chiamo il tuo nome” e “Lancio” (scritto da Fausto Somma che descriveva le emozioni vissute al primo lancio da paracadutista).

La sortita milanese li aveva fatti conoscere nell’interland della terra dei sogni, dove v’era il business discografico. Fu loro assegnato un brano che si rivelò un successo degli anni ’60, “Parole”, poi inciso però da Nico e i Gabbiani. E come tutte le belle storie che finiscono, nel 1971 I Vagabondi si sciolsero.

The Pops

on 10 Febbraio 2023 in Gruppi, La Mattonatta

La Mattonella: Gruppi

“Pop”: parola magica, distintivo di un gusto, di un costume, di una visione delle cose.

Negli anni ’60 vivevamo, ci nutrivamo, ci vestivamo, ci divertivamo, cercavamo stimoli estetici, subivamo stimoli pubblicitari in modo Pop, in una società Pop. E anche nella musica leggera non si cessava di pescare nel pozzo sacro degli strumenti e delle componenti del successo rapidissimo e Pop-olare.
Poteva mancare un complesso Pop? Aldo, Giuliano, Marco, Massimo, Nico.

I cognomi non importano, fanno poco Pop (detto fra noi: Brambilla, Votta, Sfregola, Battistelli, Besozzi, si, giusto Besozzi il figlio del grande attore Nino.
Messi insieme facevamo 99 anni in cinque. Non eravamo capelloni di fatto anche se tali ci proclamavamo “nello spirito“, ma ragazzi normali, vestiti normalmente e non meno normalmente pettinati e, che orrore, frequentavamo regolarmente le scuole “su-pe-rio-ri”.
Ci siamo ritrovati insieme nel luglio del 1965, con in tasca una pagella che decretava la promozione e “la licenza di non far niente” per tutta l’estate e davanti a noi tre mesi da occupare decentemente e che decentemente abbiamo finito di occupare formando un complesso, subito chiamato Silver Boys.
I risultati non sono mancati, abbiamo affinato la nostra tecnica strumentale e l’armonizzazione del complesso girovagando durante l’estate nei locali dell’Adriatico.

Massimo (chitarra solista e canto), Giuliano (chitarra ritmica e canto), Aldo (tastiera e canto), Nico (basso) e Marco (batteria) questa era la formazione giunta alle scritture e alla popolarità raccolta nella primavera successiva nei templi milanesi della musica beat il Paips, il Parco delle Rose, il Roxy e il Piper. Segnalati da un talent-scout alla GTA, siamo stati chiamati ad incidere il nostro primo disco. Ci siamo auto-ribattezzati “The Pops” e abbiamo scelto per l’incisione due pezzi tratti dalla produzione d’oltre Manica e già noti al pubblico dei giovanissimi, “A well respected man” e “No response” ripresentati nelle versioni italiane, molto originali, di Piero Massari “Un uomo rispettabile” e “Lalla Chicchi”.

“Un uomo rispettabile” è considerata una canzone di “protesta” che ha avuto un suo ruolo di canzone diversa nel panorama italiano della musica di metà anni 60, e che passava per radio come brano “contro”, ma che era in realtà molto più soft di quello che girava nel mondo anglosassone. Con questo brano abbiamo partecipato a Bandiera Gialla vincendo un girone estremamente difficile superando con i voti radiofonici Sonny & Cher e The Yardbirds. Siamo stati protagonisti di una intensa attività in locali e festival sia dell’area lombarda sia a livello nazionale. Il gruppo è titolare di 3 singoli a 45 giri per le etichette GTA e Cinevox. Abbiamo partecipato al “Primo raduno di Musica Beat” al Palazzetto dello Sport di Milano (15 giugno 1966), al Minifestival 66, ovviamente lo stesso anno, al Festival delle Rose nel 1967 (con il terzo singolo “Il successo”), in coppia con Jonathan & Michelle.

Il secondo singolo riguarda una cover della potente canzone pacifista “Uomini Uomini” di Roby Crispiano accompagnata da “La Ruota”(GTA 1966). Il terzo singolo include “Il Successo” brano originale composto da Alberto Anelli, sui meccanismi dell’industria discografica, sul retro “Se la tua mano”(Cinevox 1967).

I nostri soprannomi: Aldo Besozzi, detto Dado, Massimo Brambilla, detto Siringa, Giuliano Votta, detto Grissino, Nico Sfregola, detto Unghia, Marco Battistelli, detto Drago.

Nel 1967 abbiamo inserito nell’organico del gruppo Patrizio Rizzi batterista e Ivan tastierista in sostituzione di Marco Battistelli e Aldo Besozzi. Il nostro gruppo nel panorama globale nazionale era forse l’unico formato da ragazzi che suonavano e contemporaneamente continuavano a studiare. Quattro liceali e un universitario per i quali gli impegni hanno sempre un po’ ostacolato un vero e proprio lancio. Poi lo studio e il lavoro tradizionale sono diventati la priorità, non tutti i genitori approvavano certe scelte e così…

Inoltre se non si colgono al volo le opportunità tutto diventa molto difficile, certo ci vuole fortuna, qualità, ma quanto di una e quanto dell’altra? Mistero!
E poi i condizionamenti esterni: l’Università, il Servizio Militare e soprattutto l’Amore. Così alla fine del 1967 tutto rimase un sogno vissuto ad occhi aperti ma con la convinzione di aver vissuto gli anni più belli della nostra vita.

The Pops

Il Successo - The Pops
Uomini Uomini - The Pops
Uomini Uomini - The Pops

Lavori in Corso

on 20 Maggio 2021 in Gruppi, La Mattonatta

La Mattonella: Gruppi
Informazioni inviate da: Roberto Lanzotti

Nella foto di gruppo, da destra:

  • Roberto detto “el basso” (bassista)
  • Renato “ciro” (solista)
  • Lelli (cantante)
  • Claudio (batterista)
  • Baraldo (tecnico del suono)
  • Claudio (accompagnamento)

Foto del 1973 stavamo suonando ad un matrimonio.

The Wild Angels – I Provos

on 7 Ottobre 2020 in Gruppi, La Mattonatta

La Mattonella: Gruppi
Informazioni inviate da: Valeriano Calderini Fidenza – Parma

Il gruppo The Wild Angels nasce nel 1965 dall’intuizione di Valeriano Calderini e Antonio Zucchi.
Dopo un anno di prove escono finalmente per le esibizioni in pubblico nel 1966.

La formazione vede schierati: Angelo Porcari chitarra solista e canto, alla batteria e canto Arturo Ballotta, chitarra basso e canto Valeriano Calderini, chitarra ritmica e voce solista Antonio Zucchi, tastiere fisarmonica e canto Giovanni Canalella.

Il gruppo si esibisce per un anno fino alla nuova formazione quando alla batteria arriva Carlo Binelli. Si decide così di cambiare anche il nome diventando I Provos.
In un secondo tempo la band si arricchisce con l’arrivo di Mauro Giordani con la tromba, vengono così perfezionati i pezzi di rhytm and blues.

Il gruppo così formato suona sino al 1970.