Diana Ross

on 26 Marzo 2023 in Remembering

26 marzo 2023

Radio Birikina festeggia Diana Ross

Diane Ernestine Earle “Diana” Ross è nata a Detroit il 26 marzo 1944.

Debutta come cantante nel 1958 e nel 1960 entra a far parte del gruppo delle Supremes, con le quali raggiunge la notorietà, grazie a brani come “Baby Love”, “You Can’t Hurry Love”, “Reflections”.

Di Diana Ross ricordiamo grandi successi come “I’m coming out” (1980), “Endless Love” con Lionel Richie, “All of You” insieme a Julio Iglesias(1984), “When You tell me that you love Me “(1991), “I will survive” (1996), “Ain’t No Mountain Hight Enough”, “Touch me in the morning” (1973), “Theme from Mahogany (Do You Know Where You’re Going To)”. Nel 1993 la cantante entra nel Guinnes dei Primati come una delle artiste femminili di maggior successo del XX secolo.

Diana Ross non è soltanto un grande cantante ma anche una grande attrice: ha vinto un Golden Globe ed una nomination agli Oscar come “Migliore Attrice” per il film “La signora del blues”.

Nel 2012 riceve il premio “Grammy 2012” alla carriera. Due anni dopo è al Festival International de Jazz de Montrèal dove tiene due concerti aggiudicandosi il premio Ella Fitzferald per il contributo al jazz contemporaneo. Nel 2021, a 15 anni dalle sue più recenti pubblicazioni inedite, Ross torna in scena con il singolo Thank You, che anticipa l’album omonimo.

Mina

on 25 Marzo 2023 in Remembering

25 marzo 2023
Radio Birikina festeggia: Mina.
Mina Anna Maria Mazzini nasce il 25 marzo 1940 a Busto Arsizio.

Grandissima voce della musica italiana, è considerata una delle migliori mai esistite per qualità, estensione e tecnica.

La sua carriera inizia alla fine degli anni 50 e continua ancora oggi. All’attivo ha più di 1.500 brani, grazie ai quali ha conseguito diversi premi.
Nonostante gli oltre 60 anni di carriera, vanta solo 2 partecipazioni al Festival di Sanremo, senza vittoria. 

Sono tantissime le sue collaborazioni insieme ad artisti italiani come, Lucio Battisti, Giorgio Gaber, Zucchero, Ornella Vanoni, non dimenticando la solida unione lavorativa con Adriano Celentano.
Tentò anche Frank Sinatra una collaborazione insieme a lei, tramite spettacoli dal vivo che l’avrebbero lanciata e consacrata nel panorama musicale e dello spettacolo statunitense. Lei però decise di rifiutare per motivi che non furono mai chiariti ne da lei ne dal suo staff.

Tra i suoi più grandi successi ricordiamo: “Tintarella di Luna, Una zebra a pois, Mille bolle blu, E’ l’uomo per me, Grande grande grande, Amor mio, Ancora ancora ancora e Insieme”.
Non mancano gli incredibili duetti come: “Questione di feeling (con Riccardo Cocciante), Acqua e sale o Amami amami (con Adriano Celentano), Parole parole (con Alberto Lupo), Tutti gli zeri del mondo (con Renato Zero) e molti altri ancora.

Si è sempre distinta, da tutti i suoi colleghi, anche per la sua capacità di reinterpretare le sue canzoni o quelle di altri artisti, spaziando tra le diverse lingue. Molti suoi brani li si può ritrovare in spagnolo o in portoghese, mentre la si può sentir cantare totalmente in inglese nell’album del 1993 “Mina canta i Beatles”, dove ripropone dei grandissimi successi appartenenti al quartetto di Liverpool.

Molti artisti di oggi la celebrano reinterpretando i suoi più grandi successi. Nel novembre 2021 viene annunciato il singolo inedito “Niente è andato perso”, che anticipa la raccolta “MinaCelentano- The Complete Recordings”. Nel 2023 collabora con Blanco per il singolo “Un briciolo di allegria” contenuto nel nuovo album uscito il 21 aprile, “Ti amo come un pazzo”.

 

Franco Battiato

on 23 Marzo 2023 in Remembering

23 marzo 2023

Radio Birikina ricorda Franco Battiato.

Il 23 marzo 1945 nasceva a Jonia il cantautore e compositore Franco Battiato.

Dopo la morte del padre, nel 1965 si trasferisce prima a Roma e poi a Milano; proprio in quest’ultima città si esibisce al “Club 64” con la chitarra, in apertura degli spettacoli di cabaret. É qui che conosce Giorgio Gaber con cui stringe amicizia. Verso la metà degli anni ’60 pubblica due singoli per la rivista “Nuova Enigmistica Tascabile” (che allegava al giornale un disco): il primo singolo contiene la canzone “L’amore partito”, cover di Beppe Cardile e Anita Harris; il secondo brano è “…e più ti amo” originariamente interpretata da Alain Barrière.

Nel 1967 forma un duo denominato “Gli Ambulanti” con il pianista Giorgio Alicata che propone canzoni di protesta. Tuttavia, una serie di incomprensioni portano il duo a sciogliersi. Giorgio Gaber procura a Battiato un contratto con la casa discografica Jolly; i primi singoli incisi sono “La torre”, “Le Reazioni”, “Il mondo va così” e “Triste con me”. Sempre con Gaber, l’artista collabora al brano “…e allora dai!” che ha gareggiato al Festival di Sanremo del 1967; sempre nello stesso periodo la canzone “Gulp Gulp”, diventa sigla del programma televisivo “Diamoci del tu”.

Nel 1968 si rivolge alla Philips per la pubblicazione dei brani “Vento caldo”, “Marciapiede”, “É l’amore”, che segnano un punto di svolta nello stile del cantautore: dalle canzoni di protesta a quelle d’amore. Nel 1969 Battiato partecipa a “Un disco per l’estate” con “Bella ragazza”. Successivamente collabora con la casa discografica indipendente “Bla Bla” con la quale incide una serie di dischi tra cui “Festus”(1972), “Pollution”(1972), “Clic”(1973) che propongono un viaggio nel mondo personale dell’artista. Tra i brani più riusciti ricordiamo “Il silenzio del rumore”, “Plancton”, “Cancelli della memoria”, “Nel cantiere dell’infanzia”, “Sequenze e frequenze” e “Aria di rivoluzione”.

Negli stessi anni Battiato è autore di numerose canzoni di altri artisti (“Tarzan” dei Capsicum Red, per esempio). Nel 1971 fonda gli Osage Tribe con cui incide “Un falco nel cielo”. Nel 1973 supporta la band Jumbo nell’album intitolato “Vietato ai minori di 18 anni?” per poi, nel 1975 partecipare al progetto progressivo/sperimentale “Telaio magnetico”. Dopo essere passato dall’etichetta discografica “Bla Bla” alla “Dischi Ricordi”, Battiato si dedica alle scoperte delle avanguardie con tre lavori: “Battiato” del 1977 (famoso per il singolo “Cafè-Table-Musik”), “Juke Box” (1978) e “L’Egitto prima delle sabbie” (1978). Nel frattempo si cimenta nel genere teatrale, portando in scena l’opera musicale “Baby Sitter”; sempre in quello stesso lasso di tempo conosce il musicista Giusto Pio, insieme al quale assume la direzione dello spettacolo “Polli d’allevamento”. Con lo pseudonimo Astra, nel 1978 pubblica un nuovo 45 giri: i due brani scritti con Giusto Pio sono “Adieu” e “San Marco”. L’anno dopo scrive “Canterai se canterò” per Catherine Spaak e “Una storia inventata” per Milva che segnano l’ascesa dell’attività di cantautore. A partire dal 1979 passa alla casa discografica EMI; in questo periodo inizia ad interessarsi alla cultura e alla lingua araba. Da questa passione nasce il disco “L’era del cinghiale bianco”.

Dopo un anno esce l’LP “Patriots”, che in origine doveva chiamarsi “I telegrafi del martedì santo”; tra le tracce troviamo “Prospettiva Nevski”, “Le Aquile”, “Venezia-Istanbul”, “Arabian Song” e “Ut patriots to arms”. Nel 1981 esce “La voce del padrone” (titolo che ironicamente si riferisce all’omonima casa discografica); tra le tracce figurano: “Cuccurucucù”, “Summer on a solitary beach”, “Gli Uccelli”, “Sentimento Nuevo” e la famosissima “Centro di gravità permanente”. Dopo un anno di timido successo, nel febbraio del 1982 l’album raggiunge notevoli risultati, ricevendo dalla città di Venezia il premio “Gondola d’Oro” come miglio album dell’anno. Lo stesso anno Battiato presenta l’album “L’arca di Noè”. In esso figura uno dei capisaldi della sua discografia: “Voglio vederti danzare”.

Nel 1983 il cantautore lavora a “Orizzonti perduti”, album che fa largo uso di suoni elettronici (tra le tracce: “Tramonto occidentale”, “Gente in progresso”, “Zone depresse”, “La stagione dell’amore”). A partire dal 1994 il cantante decide di ridurre notevolmente l’attività concertistica. Fa eccezione la partecipazione all’Eurovision Song Contest in coppia con Alice, con il brano “I treni di Tozeur”. Sempre in quello stesso anno l’artista è impegnato nel progetto che viene presentato durante le puntate del programma “Mister Fantasy”. In tale contesto viene proposto al pubblico un concerto telematico in cui viene eseguita la canzone “Propiedad Prohibida”. Nel 1985 esce il disco “Mondi lontanissimi” basato ed ispirato ai temi della nascente letteratura cyberpunk. Battiato non si ferma e tenta di avventurarsi nei mercati esteri: con la raccolta “Echoes of Sufi dances” raggiunge buoni risultati in Spagna. L’obiettivo è arrivare ad ottenere il favore del pubblico americano, per questo si trasferisce temporaneamente a Los Angeles.

Il ritorno alla canzone è segnato dall’album “Fisiognomica” che presenta brani come “Il mito dell’amore”, “E ti vengo a cercare” e “L’oceano di silenzi”. Questo lavoro viene seguito da “Come un cammello in una grondaia” e da “Giubbe Rosse” (1989). Parallelamente compone le musiche per il film “Una vita scellerata” (1990), incentrato sulla vita di Benvenuto Cellini.

L’autore ritorna in Italia presentando l’LP di inediti: “Caffè de la Paix” che riprende le innovazioni pop del Battiato degli anni ’80, filtrate con accezioni teologiche. L’opera seppur di difficile fruizione si classifica come Miglior Disco dell’Anno. A partire dal 1994 inizia a collaborare con il filosofo Manlio Sgalambro; da questo nuovo sodalizio nascono “Il cavaliere dell’intelletto” e “L’ombrello e la macchina da cucire”. Nel 1996 la casa discografica Mercury pubblica “L’imboscata”, che riscuote notevole successo; il singolo di lancio è intitolato “Di passaggio”.

Nell’autunno del 1998 esce “Gommalacca” che rappresenta sia uno dei massimi successi dell’artista, sia uno dei più arditi esperimenti musicali. Tra le canzoni ricordiamo “Il mantello e la spiga”, “Auto Da Fe’” e “Il ballo del potere”. Alla fine degli anni ’90 Franco Battiato lavora al disco “Campi Magnetici”: l’opera segna un ritorno alle sonorità avanguardistiche adottate dal cantautore nei primi anni ’70, unite agli effetti della moderna tecnologia digitale. 

É il 1999 quando viene fatto conoscere il frutto di nuovi sacrifici: il titolo è “Fleurs” e si tratta di un “concept cover album” che vuole rendere omaggio al grande collega “Fabrizio De Andrè” (tra le cover figurano: “La canzone dell’amore perduto” e “Amore che vieni, amore che vai”). Il 30 agosto del 2002 esce “Fleurs 3” (sei anni dopo verrà proposto “Fleurs 2”). Battiato apre l’anno 2000 con “Ferro battuto” seguito, nel 2004, da “Dieci stratagemmi”; tra i singoli di questo secondo titolo citiamo i singoli estratti: “Tra Sesso e castità”, “Le aquile non volano a stormi”, “Ermeneutica” e “Odore di polvere da sparo”. Risale al 2007 invece, l’album “Il vuoto” a cui collabora sia il filosofo Manilo Sgalambro, sia il complesso femminile di origine sarda “Mab”. Nel 2000 partecipa come concorrente e direttore d’orchestra al Festival di Sanremo, insieme a Luca Madonia con cui presenta il brano “L’alieno”.

Nell’autunno del 2001 Battiato è impegnato al concept-album incentrato sulla figura del filosofo Bernardino Telesio. Nel 2012 esce “Apriti sesamo”, che si aggiudica il disco d’oro mentre nel 2014 “Joe Patti’s experimental group”. Il 6 novembre 2015 il cantautore stampa nuovamente la raccolta “Anthology – Le nostre anime”.

Dal febbraio 2016 è impegnato con Alice nel tour di successo Battiato e Alice: trentadue date italiane quasi tutte sold out, con l’accompagnamento della Ensemble Symphony Orchestra. Lo spettacolo alterna momenti in cui i due artisti si esibiscono singolarmente a numerosi duetti. Il tour viene riproposto a luglio e nell’autunno è prevista la pubblicazione di un cofanetto contenente cd e dvd. Battiato muore la mattina del 18 maggio del 2021, all’età di 76 anni.

George Benson

on 22 Marzo 2023 in Remembering

22 marzo 2023
Radio Birikina festeggia: George Benson.

Il chitarrista e cantante statunitense George Benson nasce il 22 marzo a Pittsburg. La carriera musicale inizia come chitarrista jazz nella formazione dell’organista Jack McDuff, all’età di 21 anni. Tra i successi ricordiamo “Give Me The Night”, “Lady Love Me (One More Time), “Turn Your Love Around”, “In Your Eyes”, “Love X Love”, “Being With You” e “This Masquerade”.

Grazie ad un accordo con il talent scout John Hammond l’artista incide il suo primo album intitolato “This New Boss Guitar ”, seguito da “It’s Uptown with George Benson Quartet” e “The George Benson Cookbook”. Nel 1968 pubblica “Giblet Gravy”; nello stesso periodo Benson passa alla casa discografica Verve Records (intorno al 1970 cambierà nuovamente collaborando con la A&M e la CTI).

Con l’album “Breezin’” del 1976, anticipato dal singolo “Masquerade”,si registra una svolta a livello sonoro: le melodie si fanno più sofisticate e mettono in luce la vocalità di Benson. Esce nel 1979 “Livin’Inside Your Love” che consacra il successo della canzone “Soulful Strut”, vincitrice di un Grammy Awards. Nel 1979 Bob Fosse sceglie il brano “On Broadway” (presente nel disco “Weekend in L.A.” di Benson) per il film “All That Jazz”.

Nel corso della sua carriera, il cantante ha duettato con grandi personalità come Aretha Franklin e Chaka Khan. Risale al 1983 l’album “In Your Eyes” che contiene tra le tracce la fortunata canzone “Being with You”. Dopo anni trascorsi alla Warner Bros, negli anni ’90 decide di cambiare etichetta discografica, rivolgendosi alla GRP/Verve, con la quale vengono pubblicati lavori come “Absolute Benson” (2000), “Irreplaceable” (2004), “Givin’ It Up” del 2006.

Tre anni dopo, George Benson, durante il tour mondiale ha omaggiato il cantante Nat King Cole, eseguendo brani tratti dal suo repertorio. Dalla stima nei riguardi di questo grande e famoso artista, nel 2013 nasce l’album “Inspiration: a Tribute to Nat “King” Cole”, in cui vengono rivisitati i brani del cantante.[/vc_column_text]

[/vc_column][/vc_row]

Pino Daniele

on 19 Marzo 2023 in Remembering

19 marzo 2023

Radio Birikina ricorda Pino Daniele

Pino Daniele, all’anagrafe Giuseppe Daniele è stato un cantautore, musicista e compositore italiano. Chitarrista di formazione blues, è stato, a cavallo degli anni settanta e ottanta, uno dei musicisti più innovativi del panorama italiano. In oltre quarant’anni di carriera ha collaborato con numerosi artisti: Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla e molti altri.

Pino Daniele esordì in un complesso chiamato New Jet, fondato con il suo compagno di classe Gino Giglio, in cui rimase per breve tempo, ma le prime significative esperienze di composizione ed esecuzione in gruppo si concretizzarono con la fondazione del complesso musicale Batracomiomachia.

Oltre ad essere l’anno delle prime esperienze professionali come musicista, il 1976 fu anche l’anno di un importante evento per la vita e la maturazione artistica di Daniele. Il giovane chitarrista entrò a far parte come bassista dei Napoli Centrale, ensemble partenopeo di primissimo piano in cui il musicista venne a contatto con diversi strumentisti fra i quali spicca il nome di James Senese.

Alla registrazione del 45 giri fece presto seguito l’album di esordio Terra mia, pubblicato nel 1977. Gli anni settanta si chiusero con la pubblicazione dell’album Pino Daniele, nel quale il cantautore si distaccò maggiormente dalle influenze della musica partenopea per abbracciare sonorità di esplicita derivazione blues.

L’arrivo del decennio aprì al musicista le porte della consacrazione come artista di primo livello. Il 27 giugno 1980, infatti, suonò in apertura del concerto milanese tenuto da Bob Marley allo Stadio San Siro, davanti a circa 80.000 persone. Nello stesso anno arrivò la pubblicazione dell’album Nero a metà.

Il 19 settembre 1981 Daniele tenne un grande concerto in Piazza del Plebiscito a Napoli di fronte a duecentomila persone, accompagnato sul palco da Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito, James Senese, una formazione tutta partenopea che lo stesso anno partecipò al quarto album Vai mo’.

Nel 1982 cominciarono le prime grandi collaborazioni con musicisti di fama internazionale.

Dal 1990 e per molti mesi, Pino Daniele ridusse sensibilmente il numero dei suoi concerti per ragioni di salute.  Nel 1994 fu protagonista di una tournée condivisa insieme a Eros Ramazzotti e Jovanotti, in uno spettacolo dove tre artisti con stili e influenze differenti si esibivano in set separati, ma che a turno si confrontavano in intermezzi musicali intervenendo nei brani di ognuno dei tre.

A due anni dall’ultimo lavoro, il musicista napoletano lanciò sul mercato Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui. Caratterizzato dall’incontro fra la tradizione partenopea e i ritmi latino-americani, il disco vide la partecipazione di Giorgia, Tony Esposito e Alfredo Paixão.

Il 27 marzo 2009 fu pubblicato l’album Electric Jam, anticipato dal singolo Il sole dentro di me, realizzato in duetto con il rapper J-Ax.

Nel 2012 fu lanciato il nuovo lavoro La grande madre, a cui collaborarono Steve Gadd, Chris Stainton, Mel Collins, Omar Hakim, Rachel Z, Willie Weeks, Gianluca Podio, Solomon Dorsey e Mino Cinelu. Nel marzo dello stesso anno Pino Daniele si imbarcò nel tour omonimo .

Il 31 dicembre 2014 si esibì per l’ultima volta a Courmayeur prendendo parte al programma televisivo L’anno che verrà.

La sera del 4 gennaio 2015, Pino Daniele, è mancato.

Bobby Solo

on 18 Marzo 2023 in Remembering

18 marzo 2023

Radio Birikina festeggia, Bobby Solo.

Roberto Satti, in arte Bobby Solo nasce a Roma il 18 marzo del 1945.

La passione per la musica e in particolar modo per il rock and roll, lo travolge nel periodo adolescenziale; per questo decide di imparare a suonare la chitarra e comporre alcune canzoni. Trasferitosi a Milano con i genitori, conosce Vincenzo Micocci che gli propone di firmare un contratto per la Dischi Ricordi ed è proprio in quest’occasione che decide di farsi chiamare Bobby Solo.

Il primo 45 giri, pubblicato nel 1963, contiene le canzoni “Ora che sei già una donna” e “Valeria”. L’anno dopo, in coppia con Frankie Laine partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Una lacrima sul viso”. Non si aggiudica la vittoria al concorso, tuttavia la canzone riscuote notevole successo sia in Italia che in Europa. Lo stesso brano ispira il musicarello dal titolo omonimo, che vede la partecipazione di Laura Efrikian e Nino Taranto.

Sempre nel 1964 il cantante si aggiudica il primo premio al “Festivalbar” con il brano “Credi a me”. E la vittoria arriva anche al Festival di Sanremo nel 1965 con “Se piangi se ridi”, canzone che viene eseguita anche all’Eurovision Song Contest a Napoli. L’anno successivo ritorna a Sanremo con “Questa volta” e al “Cantagiro 1966″ esibendosi con “Per far piangere un uomo”; entrambe le canzoni non riscuotono il successo sperato. Nel 1966 Bobby Solo pubblica il 45 giri “Non c’è più niente da fare / Serenella”, due brani che si aggiudicano il favore del pubblico.

Negli anni successivi prende parte a più edizioni del Festival di Sanremo; per fare qualche esempio: in coppia con Iva Zanicchi si aggiudica il primo posto nel 1969 con “Zingara”; nel 1970 si presenta insieme a Gigliola Cinquetti con la canzone “Romantico Blues”; negli anni 1980-1981 e 1982, partecipa rispettivamente con “Gelosia”, “Non posso perderti”, “Tu stai”.

Con il tempo il successo diminuisce e il cantante decide di aprire uno studio di registrazione (“Studi Chantalain”). Nel 1992 è interprete, insieme a Rossana Casale, della colonna sonora della versione italiana del film animato “Eddy e la banda del sole luminoso”. Nel 2003 torna al Festival di Sanremo con “Non si cresce mai”, in coppia con Little Tony. Tra il 2001 e il 2005 con la casa discografica “Azzurra Music” registra cinque album: “That’s Amore” del 2001, “Let’s Swing” (2003), “Homemade Johnny Cash (2004), “The Songs of John Lee Hooker” (2005) e “Christmas with Bobby Solo (2006). Nel 2009 esce il disco “Easy Jazz Neapolitan Song”, seguito da “On the Road”.

Nel 2014 è stato pubblicato l’EP “Muchacha” di quattro tracce. Nel 2015 l’artista ha presentato il nuovo album dal titolo “Meravigliosa vita”.

Nel 2016, a MilleVoci presenta poi nuove interpretazioni anche in lingua napoletana. Nel 2017 pubblica ”Russian Ladies” cantata insieme a George Aaron.

Nel 2020 una canzone scritta a 4 mani con Andrea Bellentani si posiziona al primo posto della classifica Euro Indie Music.

(immagine: www.avvenire.it)

Paul Kantner

on 17 Marzo 2023 in Remembering

17 marzo 2023
Radio Birikina ricorda Paul Kantner

Nasce il 17 marzo 1941 a San Francisco, negli Stati Uniti.

Conosciuto principalmente per essere stato membro dei Jefferson Airplane e fondatore dei Jefferson Starship.

Divenuto un elemento fondamentale per le varie formazioni, collabora attivamente alla creazione dei vari album, sostenendo che l’uso di droghe psichedeliche, lo aiutasse ad espandere i suoi sensi e aumentasse la sua carica spirituale.

All’ attivo ha quasi 30 album, tra quelli con i vari gruppi e da solista.

Morì a casua di un attacco cardiaco il 28 gennaio 2016

(immagine: edition.cnn.com)

Guesch Patti

on 16 Marzo 2023 in Remembering

16 marzo 2023

Radio Birikina festeggia Guesch Patti.

Pseudonimo di Patricia Porasse, nasce il 16 marzo 1946 a Neuilly-sur-Seine , un paesino francese, situato nella regione dell’Île-de-France.

Fin da bambina intraprende la carriera da ballerina, arrivando già a 9 anni a lavorare con alcuni tra i più grandi coreografi francesi dell’epoca.

Ad inizio anni 60, tuttavia, decide di dedicarsi alla carriera da cantante. Grazie ad “Etienne”, la cantante conquista il disco d’oro in Francia. Il successo è travolgente, grazie alla conquista della prima posizione in diversi paesi. Altro lavoro che riscuote notevole successo è “Labyrinthe”, anticipato dal singolo “Let be must the queen” . Risale al 1992 “Wake up”, il brano che fa da apripista a “Gobe”. Nonostante la grande qualità del disco, l’album sarà un fallimento.

Nel 2000 viene pubblicato il suo quinto album “Dernières nouvelles” completamente incentrato su un contesto di solitudine.

I flop commerciali degli anni 90, però, hanno inciso molto sul proseguo della sua carriera da cantante, infatti piano piano ne ha preso sempre più le distanze, diversificando così le sue esperienze artistiche successive.

Gianni Bella

on 14 Marzo 2023 in Remembering

14 marzo 2023
Radio Birikina festeggia: Gianni Bella.

Il cantautore e compositore Gianni Bella, nasce a Catania il 14 marzo 1947.

Alla fine degli anni ’70 si trasferisce nel nord Italia con la sorella Marcella (aspirante cantante); per lei compone una prima canzone: “Hai ragione tu”. Nel 1972 Gianni insieme a Giancarlo Bigazzi scrivono “Montagne vedi” con cui Marcella gareggia al Festival di Sanremo. Da questo momento, Bella e Bigazzi collaboreranno più volte; tra i brani ricordiamo “Sole che nasce, sole che muore” (1972), “Io domani” (1973) e “Nessuno mai” (1974). Il nostro protagonista decide di seguire le orme della sorella e dedicarsi al canto: nel 1974 partecipa a “Un disco per l’estate 1974” con “Più ci penso”; nel 1976 vince la manifestazione “Festivalbar” con il brano “Non si può morire dentro”. Nel 1977 Gianni lavora ad un secondo album: “Io canto e tu”. Nel 1981 partecipa al Festival di Sanremo presentando “Questo amore non si tocca” per poi, nel 1983 collaborare con Mogol nella realizzazione della canzone “Nell’aria”, interpretata da Marcella Bella in occasione del Festival della canzone italiana di quell’anno. Con la sorella, due anni dopo, incide il 45 giri “L’ultima poesia”.

Cinque anni dopo (1990) il cantautore partecipa al Festival di Sanremo in coppia con la sorella: il brano in questione è “Verso l’ignoto”. Anche l’anno 1991 vede l’artista presenziare al Festival con “La fila degli oleandri”. Alla fine degli anni ’90 firma uno dei maggiori successi della carriera di Adriano Celentano: “L’emozione non ha voce”.

Nel 2001 e nel 2007 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo con le canzoni “Il profumo del mare” e “Forever per sempre” (questa seconda partecipazione in coppia con la sorella).

Nel gennaio del 2010 il cantautore viene colpito da un ictus e ricoverato presso l’ospedale di Ferrara, specializzato nella riabilitazione.

Il 15 gennaio del 2010 l’artista viene colpito da un ictus e ricoverato presso l’ospedale San Giorgio di Ferrara, centro specializzato nella riabilitazione. Dopo una degenza durata sette mesi, l’artista viene dimesso grazie ai notevoli miglioramenti ottenuti e si mette subito al lavoro insieme all’amico Mogol ed a Geoff Westley.
Nel 2011 la sua canzone “Rinascimento”, composta con Mogol, viene interpretata da un commosso Gianni Morandi al Festival di Sanremo, per rendergli omaggio.
Nel 2014, superata la convalescenza, scrive la sua prima composizione autobiografica. Tale brano viene presentato ai provini per il Festival di Sanremo 2015 dalla sorella Marcella, ma viene scartato.
Il giorno 8 marzo del 2015, a Milano, si è tenuta una serata evento fortemente voluta da Marcella Bella in onore del fratello Gianni. Il concerto, intitolato Una serata Bella… per te Gianni, ha visto la partecipazione di artisti da tempo vicini ai fratelli Bella come Loredana Bertè, Umberto Tozzi, Mario Biondi, Mario Lavezzi e di alcune nuove voci del panorama italiano, quali Annalisa Scarrone e Deborah Iurato. Scopo dell’evento è stato ripercorrere, sin dalle prime composizioni, la carriera di Gianni Bella, senza trascurare i successi scritti per altri artisti, primo tra tutti Adriano Celentano; molti i duetti ai quali Marcella ha dato vita assieme ai colleghi.

Luciano Ligabue

on 13 Marzo 2023 in Remembering

13 marzo 2023

Radio Birikina festeggia Luciano Ligabue

Luciano Ligabue nasce a Correggio il 13 marzo 1960.

Nel 1987 il cantante con il suo gruppo “Orazero” ottiene la vittoria al concorso “Terremoto rock”. E’ così che incide un 45 giri che contiene i brani “Anime in plexiglass” e “Bar Mario”. Nel mese di maggio del 1990 nasce il primo LP, intitolato semplicemente “Ligabue”. Con il pezzo forte dell’album, “Balliamo sul mondo”, vince il premio più importante della sua fin qui breve carriera, il “Festivalbar Giovani”.

Il successo incalza e così l’artista decide di pubblicare il suo primo libro: “Fuori e dentro il borgo”, ritratto del sottobosco bolognese con le sue storie e i suoi straordinari personaggi. Il libro, com’era prevedibile, è un successo; non solo di pubblico ma anche di critica. Da questo scritto nasce “Radio Freccia”, un film che ottiene tre nastri d’argento . Segue un altro brano di successo: ” Certe notti”.

Nel 2002 è la volta dell’ennesimo successo con il disco “Fuori come va?”, seguito dal tour, e da un DVD.Dopo tre anni lontano dagli studi di registrazione, nel mese di settembre 2005 esce l’attesissimo “Nome e cognome”, preceduto da un concerto evento durante il quale Ligabue si alterna su quattro palchi diversi, uno principale, uno per un’ebisizione acustica solista, uno per una performance in coppia con il violinista Mauro Pagani e uno per esibirsi con la ex band dei “ClanDestino”.

Altro successo scritto e interpretato nel 2007 è “Gli ostacoli del cuore”, in coppia con Elisa.  Nel 2010 torna con un nuovo disco di inediti dal titolo “Arrivederci, mostro!” e torna anche al cinema con un film-documentario dal titolo “Niente paura – come siamo, come eravamo e le canzoni di Luciano Ligabue”.

A novembre 2016 esce “Made In Italy”, primo concept album della carriera di Ligabue che balza immediatamente al primo posto delle classifiche. A gennaio 2019, dopo un anno di silenzio, Ligabue torna con un nuovo singolo in radio, “Luci d’America”, tra i brani più trasmessi in radio.