Caterina Caselli

on 10 Aprile 2024 in Remembering

10 aprile 2024

Radio Birikina festeggia Caterina Caselli

Nasce a Modena nel 1946.
La passione per il canto la porta a tentare, a soli diciassette anni, il concorso “Voci nuove” di Castrocaro. La personalità e la voce della ragazza vengono notate dal discografico Alberto Carisch che le fa firmare un primo contratto e produce il primo singolo “Sciocca/Ti telefono tutte le sere”.

Il vero successo giunge al Festival di Sanremo del 1966 quando la ragazza si presenta con il brano “Nessuno mi può giudicare”, scartato da Adriano Celentano. In tale occasione la Caselli si presenta con un’acconciatura che le fa valere il soprannome “casco d’oro”. Il brano viene poi pubblicato anche in Spagna e Francia ottenendo buon riscontro.

Con “Perdono” l’artista trionfa anche al Festivalbar di quello stesso anno e, poco dopo, il favore del pubblico si fa sentire anche sul brano “L’uomo d’oro” (quarto posto a “Un disco per l’estate”).
Nel 1967 esce il 33 giri intitolato “È la pioggia che va/ Puoi farmi piangere”, in cui la prima canzone è una cover dei Rokes mentre la seconda è la versione italiana di “I put a spell on You” degli Alan Price Set.
Decide di presenziare anche al Festival di Sanremo del 1967 con “Il cammino di ogni speranza”, in coppia a Sonny & Cher; lo stesso anno con Giorgio Gaber esce il terzo album: “Diamoci del tu”.

Anno fortunato per la Caselli il 1968, che partecipa a Sanremo con “Il volto della vita”, esce vittoriosa dal “Cantagiro” presentando “L’orologio”, esegue ad “Un disco per l’estate” il brano “Il carnevale” e fa ascoltare al pubblico “Insieme a te non ci sto più”.
Nel 1969 e nel 1970 ritorna al Festival di Sanremo: la prima volta in coppia con Johnny Dorelli, con il brano “Il gioco dell’amore”; la seconda volta a fianco di Nino Ferrer con “Re di cuori”.

Dopo il matrimonio con Piero Sugar pian piano la Caselli decide di dedicare le sue energie all’attività manageriale, limitando l’attività canora. Per alcuni anni continuerà a cantare e a pubblicare nuove canzoni tra cui “Le ali della gioventù”, “È domenica mattina”, “Un sogno tutto mio”.

A partire dal 1975 consapevole del rapido declino della sua carriera, decide di ritirarsi dalla scena musicale per dedicarsi alla professione di talent scout e produttrice discografica; lancia personalità come Elisa, Andrea Bocelli, i Gazosa, Malika Ayane, Raphael Gualazzi, Giovanni Caccamo e altri.

Il 25 giugno 2012 è tornata sul palco per il concerto volto a sostenere le popolazioni colpite dal terremoto dell’Emilia. Nel dicembre 2021, dopo anni lontana dalle scene, è tornata in televisione ospite della trasmisisone

Che tempo che fa, per parlare del suo nuovo film dal titolo Caterina Caselli – Una vita 100 vite.

Patty Pravo

on 9 Aprile 2024 in Remembering

9 aprile 2024

Radio Birikina festeggia Patty Pravo

Nicoletta Strambelli, conosciuta come Patty Pravo nasce a Venezia il 9 aprile 1948.

Il primo singolo risale al 1966, si tratta di “Ragazzo triste”, versione italiana della canzone “But You’re mine” di Cher. È subito successo per la “Ragazza del Piper” che nel 1967 si esibisce con “Qui e là” alla trasmissione televisiva “Partitissima”. Lo stesso anno porta al successo “Se perdo te”, cover del brano di P.P. Arnold “The time has come”.

La carriera di cantante viene affiancata a quella di attrice in alcuni musicarelli e sceneggiati come per esempio “Tutto Totò”, “Una ragazza tutta d’oro”, “I ragazzi di Bandiera Gialla”, “La coppia più bella del mondo” e “Il ragazzo che sapeva amare”. Risale al 1968 il brano “La bambola” con cui partecipa anche al programma televisivo “Canzonissima”. “La bambola” raggiunge l’apice della classifica musicale tuttavia, anche altri brani come “Sentimento”, “Tripoli 1969” entrano in classifica. L’album debutto dell’artista è stato pubblicato con l’etichetta ARC con il titolo “Patty Pravo”; in esso figurano successi precedenti come “Qui e là”, “Ragazzo triste”, “La bambola”, “Se perdo te” e cover di note canzoni quali “Yesterday” e “With a Little Help from My Friends”.

Nel 1969 esce “Il paradiso”, scritta da Mogol e Lucio Battisti. Nello stesso anno la cantante si presenta a “Canzonissima” con un nuovo 45 giri: “Nel giardino dell’amore/Ballerina ballerina”. Con “La spada nel cuore” la Pravo partecipa, in coppia con Little Tony, al Festival di Sanremo (1970); la collaborazione a questo brano porta al 45 giri “La spada nel cuore/Roma è una prigione”. Nell’autunno di questo stesso anno, Patty Pravo si esibisce al programma “Canzonissima” con “Per te”, che dà il nome anche al suo secondo album. Con “Non andare via” partecipa a “Canzonissima” dell’anno seguente, successivamente pubblica i 45 giri: “Non andare via/Un poco di pioggia” e “Tutt’al più/Chissà come finirò”.

Nel 1971 lascia l’RCA per poi passare alla “Phonogram”, che produce tre album: “Trilogia Phonogram”, costituita da “Di vero in fondo”, “Per aver visto un uomo piangere e soffrire Dio si trasformò in musica e poesia” e “Si…Incoerenza”. Tra le tracce figurano: “A modo mio”, “Col tempo”, “Piccino”, “Preghiera”, “Canzone degli amanti”.

Patty Pravo decide di far ritorno alla RCA italiana; con questa nel 1973 ottiene un clamoroso successo con il 45 giri “Pazza idea”, che darà il nome anche ad un successivo album in cui sono presenti i brani “Poesia”, “I giardini di Kensington”, “Sono cosa tua” e “Morire tra le viole”. Nel ’74 incide l’album “Mai una signora”, in cui figura la hit “La valigia blu”. Con il brano d’apertura dell’album: “Quale signora”, prende parte al Festivalbar di quell’anno. Nel 1976 incide “Tanto”, mentre risale al 1977 la celeberrima “Pensiero stupendo”, parte del 45 giri “Pensiero stupendo/Bello”.

All’inizio degli anni ottanta la Pravo lascia l’Italia per un periodo e si trasferisce in America, al fine di sperimentare ritmi e sonorità d’avanguardia. Da quest’esperienza nasce l’album “Cerchi”, che però non ottiene il successo sperato. Nel 1984 la Pravo partecipa al Festival di Sanremo con la canzone “Per una bambola”, aggiudicandosi il premio della critica. Nel 1986 firma un nuovo contratto con la “Virgin” e si presenta al Festival di Sanremo del 1987 con il brano “Pigramente signora”. A questo fa seguito la pubblicazione di uno dei lavori più belli della cantante: “Oltre l’Eden…” (1989).

Nel 1990, dopo aver rifiutato di esibirsi al Festival di Sanremo con “Donna con te”, pubblica il disco “Pazza idea eccetera eccetera…” che raggruppa i suoi più grandi successi, riarrangiati e rielaborati. Nel 1995 Patty Pravo si ripresenta al Festival della canzone italiana con “I giorni dell’armonia” che, per complessità ed originalità, non viene capita dal pubblico. La cantante partecipa nuovamente al Sanremo del 1997 con “…E dimmi che non vuoi morire” riscuotendo consensi favorevoli. Lo stesso vale per l’album live “Bye Bye Patty”.

Nel 1998 esce il disco “Notti, guai, libertà”, dal quale vengono estratti i singoli “Les estrangers”, “Strada per un’altra città”, “Emma Bovary” e “Angelus”. Nel 2000 la Pravo è impegnata alla realizzazione del nuovo album: “Una donna da sognare”, prodotto da Vasco Rossi e Gaetano Currieri. Due anni dopo ritenta Sanremo con “L’immenso”, singolo estratto dall’album “Radio Station”. “Uomo che sei/Tender chiara” è il nome del nuovo singolo della cantante (2004) seguito, nel 2007 dall’album “Spero che ti piaccia…Pour toi”, tributo alla cantante Dalida.

Patty Pravo decide di far ritorno al Festival di Sanremo del 2009 presentando “E io verrò un giorno là” e del 2011 con “Il vento e le rose”. Lo stesso anno pubblica l’album di inediti dal titolo “Nella terra dei pinguini”.  Dopo l’uscita di alcune raccolte, nel 2016 l’artista ritorna a Sanremo con il brano Cieli Immensi”, parte dell’album “Eccomi”. Sul palco dell’Ariston oltre al premio della critica, l’artista ha ricevuto un riconoscimento per i suoi 50 anni di carriera. Patty pravo ha lavorato anche alla realizzazione dell’album “Amici non ne ho…ma amiche si” della collega Loredana Bertè. Nel 2019 la cantante partecipa a Sanremo insieme al rapper Briga presentando il brano “Un po’ come la vita”.

Anouk

on 8 Aprile 2024 in Remembering

8 aprile 2024

Radio Birikina festeggia Anouk

Nata in Olanda nel 1975, Anouk Teeuwe trascorre la sua giovinezza scappando dai collegi e facendo disperare la madre. Negli anni ’90, comincia a fare la corista in gruppi rhythm’n’blues. Nel 1996 incontra Barry Hay e l’importante gruppo olandese dei Golden Earring; l’amicizia sfocia nel singolo “Mood Indigo”, in un tour congiunto e in alcune canzon. Tra gli album di successo citiamo: “Together Alone”, “Urban Solitude”, “Lost Tracks”. Nel 2008 pubblica “Who’s Your Momma?” pubblicato solo in alcuni Paesi d’Europa. Nel 2016 pubblica il suo undicesimo album Queen for a Day.

 

Gianluca Grignani

on 7 Aprile 2024 in Remembering

7 aprile 2024

Radio Birikina festeggia: Gianluca Grignani

Nasce il 7 aprile del 1972 a Milano e ben presto inizia ad inseguire il suo sogno, diventare un artista.
Inizia ad esibirsi nei locali della zona e a scrivere canzoni.

Nel 1994 si presenta a Sanremo giovani con la canzone “la mia storia tra le dita”. Alcuni mesi dopo esce la celebre “Destinazione paradiso”.
Nel 99 si ripresenta sul palco dell’Ariston con la canzone “Il giorno perfetto”, parte dell’album “Sdraiato su una nuvola”.
Ci riprova altre volte, nel 2002 con “Lacrima dalla luna”, che anticipa l’album “Uguali e diversi”. Tra le tracce più famose di quell’album ricordiamo “L’aiuola”.
Nel 2006 con “Liberi di sognare”, nel 2008 con “Cammina nel sole” e nel 2015 con “Sogni infranti”.

Nonostante le implicazioni giudiziarie per droga e alcolismo, Grignani non arresta la sua attività artistica che porta, nel 2010, all’album “Romantico Rock Show” da cui viene estratto il singolo “Sei sempre stata mia”. Nello stesso periodo esce il libro autobiografico “La mia storia tra le dita”.

Il 30 settembre 2011 viene incisa la canzone “Un ciao dentro un addio”, che anticipa l’album “Natura umana”..
Il 6 maggio 2016 esce l’album Una strada in mezzo al cielo, che celebra i vent’anni di carriera del cantautore. L’anno successivo è uscita la cover del brano “Aida” di Rino Gaetano, contenuto in “Aida Legacy Edition”, album realizzato da vari artisti italiani.

Nel 2020 esce con 3 nuovi singoli: Tu che ne sai di me, Dimmi cos’hai e Non dirò il tuo nome. Il 4 febbraio 2022, nella serata cover ha interpretato con Irama il brano La mia storia tra le dita.

Nel 2023 è salito sul palco dell’Ariston gareggiando al Festival di Sanremo con il brano “Quando ti manca il fiato”.

Imany

on 5 Aprile 2024 in Remembering

5 aprile 2024

Oggi fersteggiamo Imany

Nadia Mladjao nasce il 5 aprile del 1979. Nome d’arte è Imany che significa Fede o Speranza. Il suo primo album, uscito nel maggio 2011, contiene dodici brani scritti in inglese; tra i brani ricordiamo “You Will Never Know”.  Nel 2016 il remix del brano Don’t Be So Shy realizzato da Filatov & Karas diventa una hit mondiale e consacra l’artista al successo.

Francesco De Gregori

on 4 Aprile 2024 in Remembering

04 aprile 2024
Radio Birikina festeggia: Francesco De Gregori

Nasce a Roma nel 1951 e fin da bambino viene circondato dalla musica. A quindici anni impara a suonare la chitarra e si deve a suo fratello maggiore il debutto davanti ad un pubblico, al Folkstudio, un locale di musica romano.

Il successo arriva nel 1975 grazie a Rimmel, che fu ino dei dischi più venduti di quel decennio.
Da li una carriera incredibile, collaborando con i più grandi artisti come, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Gianni Morandi, Ivano Fossati e Ron.

Negli anni 80 dopo una pausa durata quasi 3 anni ritorna con l’album “Titanic”. Poco tempo dopo esce con l’EP “La donna cannone”, disco che porta il nome di una delle sue canzoni più belle e note.

Il decennio successivo vede l’uscita di un altro suo grande successo “il bandito e il campione” ma è anche un periodo nel quale, Francesco De Gregori, è soggetto a diverse critiche a causa dell’album “Prendere o lasciare”. Questi eventi lo portano a virare verso il genere rock.

Il nuovo millennio inizia nel migliore dei modi, affronta una tournèe a quattro insieme a Ron, Fiorella Mannoia e Pino Daniele.
Da li moltissime uscite lo vedranno protagonista: partendo da svariate raccolte, passando per album live e arrivando agli 8 album registrati in studio, di cui l’ultimo si intitola “De Gregori canta Bob Dylan”, album che sottolinea la grandissima ammirazione nei confronti di Dylan attraverso sue canzoni tradotte e ricantate da De Gregori.

Non si registrano sue partecipazioni al Festival di Sanremo, se non come scrittore della canzone Mariù, presentata da Gianni Morandi nel 1980.

Nel 2019 ritorna a collaborare con Zucchero Fornaciari all’interno dell’album D.O.C. nel brano Tempo al tempo.Il 10 dicembre 2021 ha pubblicato la cover del brano “Diamante” cantato con Gianna Nannini.

Fiorella Mannoia

on 4 Aprile 2024 in Remembering

4 aprile 2024

Radio Birikina festeggia: Fiorella Mannoia.

Fiorella Mannoia nasce a Roma il 4 aprile 1954.

Da giovane inizia insieme ai fratelli (Maurizio Stella e Patrizia) a muovere i primi passi nel mondo del cinema, come stuntgirl e controfigura. Nei primi anni ’70 recita in alcune produzioni come “Una colt in mano al diavolo”, “E il terzo giorno arrivò il corvo” e “Sei bounty killers per una strage”.

La prima esibizione come cantante avviene nel 1968 in occasione del Festival di Castrocaro, con il brano “Un bimbo sul leone”, in origine cantato da Adriano Celentano. Non si aggiudica il primo posto ma Fiorella viene contattata per un contratto discografico con la Carisch, con cui incide i suoi tre primi 45 giri: “Ho saputo che partivi/Le ciliegie”, “Gente qua gente là/Occhi negli occhi” e “Mi piace quel ragazzo lì/Occhi negli occhi”.

Nel 1970 passa alla It con cui incide il 45 giri “Mi gira la testa/Ore sei”. Nel 1972 chiude i rapporti con la It per aderire al contratto della RCA Italiana; qui, con Mimmo Foresi pubblica sia un 33 giri che un 45 giri (il primo intitolato “Mannoia Foresi &Co”, il secondo “Ma quale sentimento/Che cos’è”). Risale al 1974 il 45 giri “Ninna nanna/Rose”. Due anni dopo firma con la Dischi Ricordi alcuni 45 giri: “Piccolo/Che sete ho”, “Tu amore mio/Viva” e “Scaldami/Cover Girl”. Nel 1980 firma con la CGD; il primo duetto è il disco “Pescatore/Cent’anni di meno” con Pierangelo Bertoli.

Nel 1981, con “Caffè bollente” prende parte al Festival di Sanremo; lo stesso anno partecipa al Festivalbar con “E muoviti un po’”. “Torneranno gli angeli” è il titolo della canzone presentata al Festivalbar del 1983. L’anno successivo ritorna alla “Ariston Records” con cui registra il 45 giri ”Come si cambia/Fai piano”; con il brano “Come si cambia” presenzia al Festival di Sanremo. Nel 1965 raggiunge il secondo posto al Festivalbar con “L’aiuola”. Nel 1987 Fiorella Mannoia passa alla DDD; con questa etichetta discografica pubblica il 45 giri “Quello che le donne non dicono/Ti ruberò”. Con la prima di queste due canzoni partecipa al Festival di Sanremo ottenendo il premio della critica. Nel 1988 ritenta il Festival con “Le notti di maggio” (scritta da Ivano Fossati) vincitore, per una seconda volta, del premio della critica. Nello stesso anno viene reso disponibile al pubblico l’album “Canzoni per parlare”. Risale all’anno successivo “Un cuore di cane/Oh che sarà” e al 1990 il 45 giri “La giostra della memoria/Lunaspina”

Il 20 ottobre del 1994 esce l’album “Gente comune” da cui vengono estratti i singoli “L’altra madre” e “Crazy Boy”. Nei tre anni successivi vengono pubblicate tre raccolte: “Le origini”, “Il meglio” e “I grandi successi”. Nel 1998 viene messo in commercio il disco di inediti “Belle speranze”, promosso da quattro singoli: “Non sono un cantautore”, “Il fiume e la nebbia”, “Al fratello che non ho” e “Belle speranze”. Grande successo viene riscosso con il primo album live di Fiorella: “Certe piccole voci”, seguito nel 2001 da “Fragile” che ottiene il doppio disco di platino.

Il 22 novembre del 2002 viene pubblicato “In tour”, doppio album live in cui figurano Francesco De Gregori e Pino Daniele. “Onda tropicale” è il nome del disco della Mannoia (2006), anticipato dal singolo “Cravo e canela”. Nel 2009 prende parte all’evento “Amiche per l’Abruzzo”, concerto a scopo benefico tenutosi allo stadio di San Siro, in cui si è esibita al fianco di Elisa, Laura Pausini, Giorgia e Gianna Nannini. Sempre nello stesso anno pubblica “L’amore si odia”, duetto con Noemi (figura nell’album “Ho imparato a sognare” della Mannoia). Nel 2011 viene pubblicato il singolo “Io non ho paura” a cui fa seguito “Non è un film”.

Il 14 febbraio 2013 esce l’album “Un posto nel mondo” di Chiara, in cui figura il brano “Mille passi”, featuring con la Mannoia. Sempre nel 2013 esce “A te”, tributo a Lucio Dalla, che viene anticipato dalla canzone “La casa in riva al mare”.

Per festeggiare i 60 anni dell’artista, il 27 ottobre 2014 esce “Fiorella”, che si compone di due CD, che ripercorrono i brani più significativi e che hanno segnato la carriera della donna; tra gli ospiti dell’album, Laura Pausini, Enrico Ruggeri, Tiziano Ferro, Adriano Celentano, Claudio Baglioni, Ivano Fossati, Renato Zero, Cesare Cremonini e molti altri. Nel 2015 la Mannoia annuncia di essere al lavoro come produttrice per il nuovo progetto discografico di Loredana Bertè dal titolo “Amici non ne ho…Ma amiche si!”All’album hanno collaborato Emma, Alessandra Amoroso, Irene Grandi, Nina Zilli, Noemi, Patty Pravo, Elisa, Bianca Atzei. Nel 2016 Fiorella Mannoia firma il testo del brano “Perfetti sconosciuti”, colonna sonora dell’omonimo film, successivamente esce il singolo “Combattente”, che anticipa l’omonimo album. Nel 2017, precisamente nel mese di febbraio la cantante ha partecipato al Festival di Sanremo con il brano “Che sia benedetta” , che l’ha portata in giro per il mondo con il suo tour. I concerti sono terminati il 23 febbraio al Teatro Town Hall di Broadway.Nel 2018 la cantante annuncia un nuovo progetto che prende il titolo di “Personale” a cui fa seguito il tour. Ha preso parte alla seconda serata del 69° Festival di Sanremo in qualità di ospite, con “Il peso del coraggio”. Sempre nella stessa serata ha duettato insieme a Claudio Baglioni sulle note di “Quello che le donne non dicono”. Nel 2024 partecipa al Festival di Sanremo con “Mariposa”.

Luigi Tenco

on 21 Marzo 2024 in Remembering

21 marzo 2024

Radio Birikina ricorda, Luigi Tenco.

Luigi Tenco nasce a Cassine, in provincia di Alessandria, Piemonte, il 21 marzo 1938.

E’ stato un cantautore e compositore che, insieme ad altri grandissimi nomi come: Fabrizio De Andrè, Bruno Lauzi, Gino Paoli e molti altri, facevano parte di quella corrente musicale chiamata “scuola genovese” che rinnovò incredibilmente la musica leggera italiana.

Lo si ricorda per gli innumerevoli capolavori come: Mi sono innamorato di te, Angela, Vedrai Vedrai, Ciao amore ciao e molti altri ancora.

Insieme a Gino Paoli, suo grande amico, formarono un gruppo che si chiamava I Diavoli del Rock. Tuttavia nel 1963 successero dei fatti che lo segnarono profondamente.

Come primo  si ruppe l’amicizia con Gino Paoli, per via della relazione, che il suo amico, aveva con una giovanissima Stefania Sandrelli mentre era sposato con Anna Fabbri. Successivamente ci fu il tentativo di suicidio dello stesso Paoli, con un colpo di pistola al cuore.

Nel 1966 si trasferì a Roma dove conobbe Dalida e collaborò con i The Primitives, gruppo guidato da Mal, per i quali scrisse numerose canzoni, tra le cui il grande successo “Yeeeeeeh!”.

Nel 1967 si presentò al Festival di Sanremo con la canzone Ciao amore ciao, ma il brano non venne apprezzato dalle giurie, come sperato. L’eliminazione dalla competizione gli venne comunicata mentre stava dormendo su un tavolo da biliardo. Ritiratosi nella sua stanza, la 219 dell’hotel Savoy, nessuno seppe più nulla.

Fino a quando Lucio Dalla e Dalida, con la quale aveva cantato soltanto qualche ora prima, lo trovarono privo di vita.

Luigi Tenco morì il 27 gennaio 1967, all’età di 28 anni. Solamente nel 2006 venne confermata l’ipotesi di suicidio.

Pino Daniele

on 19 Marzo 2024 in Remembering

19 marzo 2024

Radio Birikina ricorda Pino Daniele

Pino Daniele, all’anagrafe Giuseppe Daniele è stato un cantautore, musicista e compositore italiano. Chitarrista di formazione blues, è stato, a cavallo degli anni settanta e ottanta, uno dei musicisti più innovativi del panorama italiano. In oltre quarant’anni di carriera ha collaborato con numerosi artisti: Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla e molti altri.

Pino Daniele esordì in un complesso chiamato New Jet, fondato con il suo compagno di classe Gino Giglio, in cui rimase per breve tempo, ma le prime significative esperienze di composizione ed esecuzione in gruppo si concretizzarono con la fondazione del complesso musicale Batracomiomachia.

Oltre ad essere l’anno delle prime esperienze professionali come musicista, il 1976 fu anche l’anno di un importante evento per la vita e la maturazione artistica di Daniele. Il giovane chitarrista entrò a far parte come bassista dei Napoli Centrale, ensemble partenopeo di primissimo piano in cui il musicista venne a contatto con diversi strumentisti fra i quali spicca il nome di James Senese.

Alla registrazione del 45 giri fece presto seguito l’album di esordio Terra mia, pubblicato nel 1977. Gli anni settanta si chiusero con la pubblicazione dell’album Pino Daniele, nel quale il cantautore si distaccò maggiormente dalle influenze della musica partenopea per abbracciare sonorità di esplicita derivazione blues.

L’arrivo del decennio aprì al musicista le porte della consacrazione come artista di primo livello. Il 27 giugno 1980, infatti, suonò in apertura del concerto milanese tenuto da Bob Marley allo Stadio San Siro, davanti a circa 80.000 persone. Nello stesso anno arrivò la pubblicazione dell’album Nero a metà.

Il 19 settembre 1981 Daniele tenne un grande concerto in Piazza del Plebiscito a Napoli di fronte a duecentomila persone, accompagnato sul palco da Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito, James Senese, una formazione tutta partenopea che lo stesso anno partecipò al quarto album Vai mo’.

Nel 1982 cominciarono le prime grandi collaborazioni con musicisti di fama internazionale.

Dal 1990 e per molti mesi, Pino Daniele ridusse sensibilmente il numero dei suoi concerti per ragioni di salute.  Nel 1994 fu protagonista di una tournée condivisa insieme a Eros Ramazzotti e Jovanotti, in uno spettacolo dove tre artisti con stili e influenze differenti si esibivano in set separati, ma che a turno si confrontavano in intermezzi musicali intervenendo nei brani di ognuno dei tre.

A due anni dall’ultimo lavoro, il musicista napoletano lanciò sul mercato Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui. Caratterizzato dall’incontro fra la tradizione partenopea e i ritmi latino-americani, il disco vide la partecipazione di Giorgia, Tony Esposito e Alfredo Paixão.

Il 27 marzo 2009 fu pubblicato l’album Electric Jam, anticipato dal singolo Il sole dentro di me, realizzato in duetto con il rapper J-Ax.

Nel 2012 fu lanciato il nuovo lavoro La grande madre, a cui collaborarono Steve Gadd, Chris Stainton, Mel Collins, Omar Hakim, Rachel Z, Willie Weeks, Gianluca Podio, Solomon Dorsey e Mino Cinelu. Nel marzo dello stesso anno Pino Daniele si imbarcò nel tour omonimo .

Il 31 dicembre 2014 si esibì per l’ultima volta a Courmayeur prendendo parte al programma televisivo L’anno che verrà.

La sera del 4 gennaio 2015, Pino Daniele, è mancato.

Bobby Solo

on 18 Marzo 2024 in Remembering

18 marzo 2024

Radio Birikina festeggia, Bobby Solo.

Roberto Satti, in arte Bobby Solo nasce a Roma il 18 marzo del 1945.

La passione per la musica e in particolar modo per il rock and roll, lo travolge nel periodo adolescenziale; per questo decide di imparare a suonare la chitarra e comporre alcune canzoni. Trasferitosi a Milano con i genitori, conosce Vincenzo Micocci che gli propone di firmare un contratto per la Dischi Ricordi ed è proprio in quest’occasione che decide di farsi chiamare Bobby Solo.

Il primo 45 giri, pubblicato nel 1963, contiene le canzoni “Ora che sei già una donna” e “Valeria”. L’anno dopo, in coppia con Frankie Laine partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Una lacrima sul viso”. Non si aggiudica la vittoria al concorso, tuttavia la canzone riscuote notevole successo sia in Italia che in Europa. Lo stesso brano ispira il musicarello dal titolo omonimo, che vede la partecipazione di Laura Efrikian e Nino Taranto.

Sempre nel 1964 il cantante si aggiudica il primo premio al “Festivalbar” con il brano “Credi a me”. E la vittoria arriva anche al Festival di Sanremo nel 1965 con “Se piangi se ridi”, canzone che viene eseguita anche all’Eurovision Song Contest a Napoli. L’anno successivo ritorna a Sanremo con “Questa volta” e al “Cantagiro 1966″ esibendosi con “Per far piangere un uomo”; entrambe le canzoni non riscuotono il successo sperato. Nel 1966 Bobby Solo pubblica il 45 giri “Non c’è più niente da fare / Serenella”, due brani che si aggiudicano il favore del pubblico.

Negli anni successivi prende parte a più edizioni del Festival di Sanremo; per fare qualche esempio: in coppia con Iva Zanicchi si aggiudica il primo posto nel 1969 con “Zingara”; nel 1970 si presenta insieme a Gigliola Cinquetti con la canzone “Romantico Blues”; negli anni 1980-1981 e 1982, partecipa rispettivamente con “Gelosia”, “Non posso perderti”, “Tu stai”.

Con il tempo il successo diminuisce e il cantante decide di aprire uno studio di registrazione (“Studi Chantalain”). Nel 1992 è interprete, insieme a Rossana Casale, della colonna sonora della versione italiana del film animato “Eddy e la banda del sole luminoso”. Nel 2003 torna al Festival di Sanremo con “Non si cresce mai”, in coppia con Little Tony. Tra il 2001 e il 2005 con la casa discografica “Azzurra Music” registra cinque album: “That’s Amore” del 2001, “Let’s Swing” (2003), “Homemade Johnny Cash (2004), “The Songs of John Lee Hooker” (2005) e “Christmas with Bobby Solo (2006). Nel 2009 esce il disco “Easy Jazz Neapolitan Song”, seguito da “On the Road”.

Nel 2014 è stato pubblicato l’EP “Muchacha” di quattro tracce. Nel 2015 l’artista ha presentato il nuovo album dal titolo “Meravigliosa vita”.

Nel 2016, a MilleVoci presenta poi nuove interpretazioni anche in lingua napoletana. Nel 2017 pubblica ”Russian Ladies” cantata insieme a George Aaron.

Nel 2020 una canzone scritta a 4 mani con Andrea Bellentani si posiziona al primo posto della classifica Euro Indie Music.

(immagine: www.avvenire.it)